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Nelle prime stelle processi nucleari mai visti

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Nelle prime stelle sono avvenuti processi di fissione nucleare che hanno portato alla formazione di elementi molto più pesanti dell’uranio. Che questo fosse avvenuto era un’ipotesi alla quale si lavorava da tempo, ma ora per la prima volta sono state osservate le tracce di quelle reazioni nucleari. I dati, pubblicati sulla rivista Science, si devono alla ricerca internazionale coordinata dal dipartimento di Astronomia dell’Università del Michigan. Il punto di partenza sono stati gli elementi pesanti in 42 stelle della Via Lattea, tutte finora molto studiate dagli astronomi ma mai simultaneamente.

Lo studio, condotto utilizzando nuove simulazioni, ha permesso di scoprire che alcuni elementi, come l’argento e il rodio, sono probabilmente quello che resta dal processo di fissione di elementi pesanti, generati in passato da fenomeni cosmici violenti, come la collisione di stelle estremamente dense come quelle di neutroni oppure dall’esplosione di supernovae. Da quelle reazioni nucleari sono stati generati elementi che in origine avevano un peso atomico di almeno 260, maggiore rispetto a quello dell’uranio.

“Non abbiamo mai rilevato nulla di così pesante nello spazio o in natura sulla Terra, nemmeno nei test sulle armi nucleari”, afferma il coordinatore della ricerca, il fisico Ian Roederer, che oggi lavora alla North Carolina State University. Questi risultati, ha aggiunto, “potrebbero darci un’idea di come si sia formata la ricca diversità degli elementi”. Ogni cosa, nell’universo come sulla Terra e gli stessi esseri viventi, è fatta degli elementi prodotti dalle stelle, vere e proprie fabbriche cosmiche di materia nelle quali protoni e neutroni si combinano negli atomi per generare elementi di peso atomico diverso: leggeri come il carbonio o pesanti come il piombo. Gli elementi più pesanti nascono solo nelle stelle di neutroni, così dense che un cucchiaino della loro materia peserebbe quanto la Terra.

Il processo nucleare che permette di generare gli elementi pesanti come l’oro, il platino o l’uranio, avviene quando, all’interno di una sorta di ‘zuppa’ di neutroni nella quale fluttuano dei nuclei atomici, un gruppo di neutroni si attacca a un nucleo innescando una serie di reazioni che, in meno di un secondo, trasformano alcuni neutroni in protoni: è questo il ‘processo di cattura rapida dei neutroni’, o ‘processo r’. “Il processo r è necessario se si vogliono produrre elementi più pesanti, come piombo e bismuto”, osserva Roederer. “Abbiamo un’idea generale di come funzioni il processo r, ma “non di quanti diversi tipi di siti nell’universo possano generarlo, non sappiamo come finisce e non possiamo rispondere a domande come: ‘quanti neutroni si possono aggiungere?’, oppure ‘quanto può pesare un elemento?”. Le prime risposte sono arrivate adesso dalle 42 stelle della Via Lattea.

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Cronache

Auto in fiamme a Napoli, si blocca la zona collinare, traffico in tilt

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Un incendio di vaste proporzione ha creato notevoli problemi alla circolazione della zona collinare di Napoli: un’auto in fiamme in via Bernardo Cavallino per motivi da accertare, ha provocato una nuvola di fumo che ha costretto due squadre di Vigili del Fuoco ad intervenire. Non ci sono feriti, ma gli abitanti del quartiere hanno temuto il peggio. La zona è rimasta bloccata da poco dopo le 8 del mattino ed ancora si sta lavorando per mettere la zona in sicurezza. visto che si tratta di un’arteria importante delal zona collinare della città e densamente abitata

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Esteri

‘Da banche Occidente in Russia 800 mln euro in tasse a Cremlino’

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Le maggiori banche occidentali che sono rimaste in Russia hanno pagato lo scorso anno più di 800 milioni di euro in tasse al Cremlino, una cifra quattro volte superiore ai livelli pre-guerra. Lo riporta il Financial Times sottolineando che le imposte pagate, pari allo 0,4% delle entrate russe non legate all’energia per il 2024, sono un esempio di come le aziende straniere che restano nel Paese aiutano il Cremlino a mantenere la stabilità finanziaria nonostante le sanzioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano, “le maggiori sette banche europee per asset in Russia – Raiffeisen Bank International, Unicredit, Ing, Commerzbank, Deutsche Bank, OTP e Intesa Sanpaolo – hanno riportato profitti totali per oltre tre miliardi di euro nel 2023. Questi profitti sono stati tre volte maggiori rispetto al 2021 e in parte generati dai fondi che le banche non possono ritirare dal Paese”.

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Napoli bello, Roma fortunata: è pari al Maradona

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– Napoli e Roma si annullano nella sfida valevole per la 34 giornata di Serie A. Al Maradona finisce 2-2 una bella sfida, accesa ed emozionante soprattutto nella ripresa: apre Dybala su rigore, Olivera e Osimhen (altro rigore) la ribaltano, poi nel finale il prezioso ritorno al gol di Abraham permette ai giallorossi di tornare a casa con un punto abbastanza importante per la corsa alla Champions League. La squadra di De Rossi sale a 59 punti restando a -4 dal Bologna, ma vede accorciare l’Atalanta che ora e’ dietro di sole due lunghezze e con una gara da recuperare. Amaro in bocca invece per gli uomini di Calzona, che scivolano a -5 dal settimo posto della Lazio.

La prima nitida occasione del match capita al 6′ in favore dei giallorossi (sara’ l’unica del primo tempo), quando da corner del solito Dybala arriva una sponda area di Mancini che pesca Pellegrini, il cui colpo di testa termina di poco alto sopra la traversa. Dopo una prima parte di gara giocata a ritmi bassi da ambo le squadre, i partenopei provano a crescere dalla mezz’ora: Osimhen tenta da posizione defilata trovando la respinta di Svilar, graziato invece poco piu’ tardi da Anguissa che sbaglia tutto a tu per tu.

Al 40′ si fa vedere Kvaratskhelia con il suo classico destro a giro, deviato in tuffo ancora da un attento Svilar, mentre a pochi istanti dal riposo un colpo di testa di Di Lorenzo sfila di poco a lato. Nella ripresa il Napoli continua nella propria produzione offensiva, ma al 56′ e’ ancora decisivo un intervento di Svilar ad evitare il possibile vantaggio di Lobotka. Passano un paio di minuti e, dall’altra parte, e’ invece la Roma a trovare l’episodio per sbloccare: Azmoun va giu’ in area a contatto con Jesus, l’arbitro fischia il penalty e Dybala lo trasforma alla perfezione nell’1-0 ospite.

Gli azzurri non ci stanno e al 64′, grazie ad un pizzico di fortuna, la pareggiano con Olivera: l’esterno calcia di mancino da fuori area, Kristensen devia e di fatto mette fuori causa Svilar che stavolta non puo’ nulla. Il match prende ritmo e i partenopei in particolare ritrovano morale, sfiorando il vantaggio al 73′ con Osimhen, che svernicia Mancini in velocita’ ma trova un miracoloso Svilar davanti a se’. Nel finale succede di tutto: Osimhen porta avanti il Napoli grazie ad un calcio di rigore fischiato dopo un contatto tra Renato Sanches e Kvaratskhelia (decisivo intervento del Var), poi all’88’ la Roma trova il nuovo pari con un colpo di testa di Abraham, che segna dopo una sponda aerea da corner di Ndicka ed esulta dopo un altro intervento del Var (gol inizialmente annullato per offside).

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