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NauticSud, Musumeci: se mancano i posti barca occorre crearli

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Il recente convegno di apertura degli Stati Generali della Nautica da Diporto ha visto tra i protagonisti ilMinistro Nello Musumeci. Con un messaggio di supporto alle imprese del settore, Musumeci ha evidenziato l’importanza strategica della nautica da diporto nel panorama economico italiano, sottolineando il ruolo chiave che essa riveste nell’ambito dell’economia blu.

“Porto il saluto della presidente del Consiglio Giorgia Meloni ed il suo apprezzamento a questo lavoro imprenditoriale della nautica da diporto che offre un importante impulso al sistema Italia”. Con queste parole il Ministro Nello Musumeci, al convegno di apertura degli Stati Generali della Nautica da Diporto organizzati da Afina, ha aperto il suo intervento.

NauticSud , Gennaro Amato e Nello Musumeci
Foto: Stefano Renna

Poi, sul tema: “Porti turistici e aree marine protette – strumenti economici di rilancio per la nautica da diporto”, il titolare del Dicastero per la Protezione civile e le Politiche per il mare ha subito chiarito la posizione del governo: “Ho già in agenda 3 temi legati ai problemi della nautica da diporto – ha detto il ministro Musumeci -, per dare soluzioni. Il primo riguarda il peso burocratico che soffre ogni operatore del settore, per alleggerire la burocrazia dei sistemi esistenti; il secondo intervenire con le istituzioni dei territori per risolvere il problema dei posti barca, un suicidio che non possiamo permetterci, e, non ultimo il valore del mare e la blue economy, che può divenire il motore di crescita delle regioni del Sud”.

Foto: Stefano Renna

Gennaro Amato, presidente di Afina, ha così recepito il messaggio di conforto che, oltre il saluto della premier Meloni, è giunto dal Governo. “Sono soddisfatto come imprenditore, delle risposte ricevute dal Governo, che ci fanno capire di non essere in un mare tempestoso, ma di poter finalmente vedere la possibilità di soluzione a questo stato di incertezze che attanaglia il sistema produttivo della piccola e media nautica, ma anche dell’intera filiera nautica italiana”.

Ma Musumeci ha poi proseguito: “Nelle filiere che compongono l’economia blu la nautica è davvero il pulsante più armonico. La nautica italiana è motivo di orgoglio nazionale e figura tra le 8 filiere di maggior importanza per il pil nazionale. Si tratta del meglio del made in Italy con imprenditori che hanno tenacia, capacità innovativa e gusto per la qualità, un risultato che non si inventa e che ci rende secondi al mondo frutto di anni di tenace impegno dei piccoli e medi imprenditori. In una condizione degli Stati Generali della Nautica dobbiamo considerare lo stato di salute della nautica da diporto – ha proseguito Musumeci – che appare in ottima salute, ma anche con le difficoltà dietro l’angolo. Pensate che il Mezzogiorno, nell’economia del mare, ha un tasso di crescita maggiore del centro nord e questo ci fa capire che il mare può diventare il motore di crescita delle regioni del sud, per farlo abbiamo bisogno degli strumenti, se mancano i posti barca bisogna crearli”.

Gennaro Amato, Presidente Afina
Foto: Stefano Renna

L’analisi della società di studi PwC, che accompagna i lavori degli SGN, è chiara. Esiste un trend produttivo delle imbarcazioni da diporto in crescita, ma le immatricolazioni scendo rispetto al 2021 (da 84.633) a 83.093 del 2023. Allo stesso tempo i natanti, imbarcazioni sotto i 10 metri di lunghezza che non necessitano di immatricolazione, sono in netta crescita registrando circa 416 mila unità. Questa analisi indica poi che in Italia l’assenza degli ormeggi è una realtà. In particolare, nel centro nord Italia, la disponibilità vede ogni tre barche hanno 1 posto disponibile, mentre il dato peggiora nel sud Italia, dove si arriva ad un solo posto disponibile ogni 4 imbarcazioni.

Il presidente dell’Autorità portuale del Tirreno centrale, Andrea Annunziata, ha sintetizzato: “Più spazio al diporto. Le istituzioni sono pronte come lo sono i privati, che possono portare anche fondi per lo sviluppo necessario. Un accordo pubblico privato può rappresentare un importante supporto all’azione necessaria. Il piano regolatore prevederà, per nostra competenza, tanti posti barca in più, ma serve una definizione pratica sui progetti ma, pur tenendo conto della tutela dell’ambiente e delle opere di tutela storiche, ora dobbiamo trovare inizio di un processo fattivo”.

Anche il soprintendente ABAP di città metropolitana di Napoli, Mariano Nuzzo, si è espresso disponibile ad un dialogo per trovare soluzioni: “I temi del mare sono molto vicini agli interessi di ABAP di città metropolitana, abbiamo un ufficio ad hoc su queste tematiche che vogliamo e dobbiamo accompagnare per le tematiche e necessità nuove. Cercheremo e troveremo argomentazioni comuni prendendo atto che vanno fatte alcune cose e altre da preservare, ma allo stesso tempo accompagneremo le progettualità di comune accordo ed intesa”.

Nauticsud
Foto: Stefano Renna

L’economista Gianni Lepre, consigliere del ministro Sangiuliano e da sempre vicino ad Afina, ha indicato i numeri dell’economia della nautica da diporto può produrre: “La nautica può portare un turismo di alto livello e qualità, dobbiamo tenerlo presente per l’economia territoriale che, nella sola Campania, si potrebbe tradurre in oltre 6.300 posti di lavoro con ben 126 milioni di euro di stipendi. Il tutto in una regione dove si registra il 15% di disoccupazione e che tocca addirittura il 40% tra i giovani. Il segmento potrebbe garantire prospettive valide al futuro dei nostri giovani, un’opportunità che non possiamo trascurare. La nautica da diporto, arte di eccellenza dell’artigianato nazionale e vanto del made in Italy, è una soluzione importante, c’è bisogno dell’intervento istituzionale del governo in favore delle imprese che non possono, e devono, avere limiti di sviluppo ed opportunità”.

In conclusione, gli Stati Generali della Nautica da Diporto hanno messo in luce l’importanza strategica della nautica per l’economia italiana, evidenziando la necessità di interventi mirati da parte delle istituzioni per favorirne lo sviluppo e la crescita sostenibile.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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