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NauticSud, mare e turismo per il rilancio del Sud in un settore economico vitale

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Un convegno su turismo e portualità nell’ambito del NauticSud organizzato dall’AFINA che ha visto come ospite d’onore il ministro per il Turismo Daniela Santanchè che ha sottolineato come sia impensabile che una terra così bella, affacciata sul mare, non abbia quelle strutture che servirebbero per lo sviluppo.

“Non è possibile che una regione come la vostra, una città come la vostra, immaginifica e baciata da Dio, non abbia quello che è giusto che abbia per svilupparsi. Se non partiamo dal Sud, se non facciamo ripartire il Sud, ha detto il ministro Santanchè, non vinciamo. Perché vince la squadra e nemmeno noi Governo vinciamo da soli. Abbiamo bisogno del sindaco e della Regione Campania di cui ancora non ho avuto il piacere di incontrare il presidente De Luca, nonostante io sia venuta diverse volte in questa regione. Qui ci sono i presupposti, la squadra c’è, io sono a disposizione con il sindaco e gli imprenditori per andare avanti e risolvere. Presenteremo a breve un progetto con l’onorevole Schiano, completo di tutti i dati per fa sì che lo sviluppo nautico possa favorire il transito di turisti e risolvere i problemi strutturali di alcuni percorsi di terra”.

Con la consueta franchezza e con interventi lucidi e diretti il ministro del Turismo ha dato una scossa agli interlocutori:  al tavolo dei relatori, moderati dal direttore del quotidiano Il Mattino, Francesco De Core, anche il presidente di Afina, Gennaro Amato, il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore regionale al Turismo, Felice Casucci.

“Ho ascoltato con grande interesse – ha sottolineato Gennaro Amato – e ho capito che finalmente esiste una sinergia istituzionale per risolvere il nostro maggior problema: l’assenza di ormeggi e la necessità di realizzare porti turistici. I napoletani hanno il primo approdo turistico, degno del nome di Marina, a Castellammare di Stabia e solo per raggiungerlo perderebbero almeno metà giornata di mare. Confido al più presto nel tavolo di concertazione che il sindaco Manfredi ha previsto entro il 10 marzo e aggiungo che noi imprenditori di Afina, con il supporto di BCC di Napoli, siamo pronti a partecipare economicamente allo sviluppo dei marina nella nostra città. Il primo obiettivo è l’ampliamento del porto turistico di Mergellina”.

Sulla stessa determinazione il primo cittadino Gaetano Manfredi, che nel suo intervento ha più volte ricordata le intese di vedute con il ministro Santanchè: “L’uso del mare deve riguardare non solo l’economia ma anche la mobilità: come ha ricordato il Ministro Santanchè: Le vie del mare rappresentano un’alternativa importante perché il mare è in primo luogo una grande via di comunicazione. Lo sviluppo di questa città, ha detto il Sindaco di Napoli,mnell’interesse pubblico, significa rimettere in moto l’economia. In questo momento, come dicevo poc’anzi alla Ministra Santanchè, Napoli è un brand che tira a livello globale. Stiamo ragionando con Afina e con tutti gli altri portatori di interessi del settore per avere una programmazione e un percorso condiviso. Il tempo è un valore, adesso è il tempo giusto. Noi faremo la nostra parte, ci aspettiamo che gli investitori facciano la loro. Insieme faremo veramente la differenza per questa straordinaria città che aspetta solo questo, di cogliere le opportunità che merita e che tutti le vogliono dare”.

L’intesa tra istituzioni, problemi a parte tra il Ministro e il presidente De Luca, sembra essere la strada giusta secondo l’assessore al Turismo della Regione Campania, Felice Casucci: “Per il settore nautico sono fondamentali lo spirito di collaborazione tra le varie istituzioni e gli enti coinvolti e soprattutto la mano offerta dal Ministro Santanché (ormai un’amica), in modo da consolidare un ragionamento di cooperazione, confronto e dialogo che per noi è essenziale. Bisogna fare dei passi avanti e si possono fare solo insieme”.

 

 

 

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Esteri

Parigi, arrestato l’uomo che minacciava di farsi saltare nel consolato dell’Iran: era disarmato

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È stato arrestato l’uomo che si era asserragliato nel consolato dell’Iran a Parigi: aveva minacciato di farsi saltare per aria ma quando è uscito dallo stabile, perquisito, non aveva nessun esplosivo addosso: l’uomo però era già stato indagato per un incendio nei locali del consolato nel 2023.  L’uomo,  61 anni, aveva giustificato il gesto spiegando che voleva sostenere il movimento di protesta in Iran nato  dopo la morte di una ragazza arrestata dalla polizia perché non portava bene il velo. Per quell’episodio venne condannato a otto mesi con la condizionale, oltre ad essere colpito da un divieto di recarsi nel 16esimo arrondissement di Parigi, proprio dove si trova il consolato iraniano.

Sul posto la polizia ha inviato unità di intervento rapido ed ha istituito un perimetro di sicurezza in diverse strade intorno a Place du Trocadero, dove si trova il consolato iraniano, un luogo affollato che è proprio di fronte alla Torre Eiffel. Il consolato iraniano a Parigi non è mai molto affollato e vengono rilasciati pochi visti, a causa della freddezza tra i due paesi.

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Cronache

Nuovo identikit per Giovanni Motisi diffuso dalla Polizia: è caccia al latitante dell’ala stragista di Cosa Nostra

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La Polizia di Stato ha diffuso il nuovo identikit di Giovanni Motisi, latitante dal lontano 1998 e inserito nell’elenco dei fuggitivi di “massima pericolosità” del “programma speciale di ricerca” del Ministero dell’Interno. Motisi è noto come uno degli ultimi grandi latitanti protagonisti della fase stragista di Cosa Nostra, e le indagini per la sua cattura sono in corso senza sosta.

Le autorità di Palermo stanno coordinando le indagini, con l’obiettivo di rintracciare e arrestare Giovanni Motisi. A tal fine, la Polizia di Stato ha adottato anche le più moderne tecnologie investigative, tra cui la tecnica della “Age progression”, che consente di elaborare un’immagine del volto dell’individuo invecchiato nel tempo.

La tecnica dell’Age progression si basa sull’analisi e l’attualizzazione di specifici profili antropometrici che caratterizzano la famiglia di appartenenza del ricercato. Utilizzando le competenze e le avanzate tecnologie del Servizio di Polizia Scientifica della Polizia di Stato, sono state rielaborate e aggiornate alcune immagini del latitante, risalenti agli anni ’80 e ’90.

Questo lavoro tecnico ha consentito di creare un nuovo identikit con alcune possibili variazioni dei tratti attuali del volto di Giovanni Motisi. Si tratta di un ulteriore sforzo per stringere il cerchio delle indagini e arrivare alla cattura del pericoloso latitante.

“Il nuovo identikit faciliterà il lavoro degli investigatori del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Palermo, ma potrà anche incoraggiare la collaborazione dei cittadini”, sottolineano le autorità della Polizia di Stato.

L’appello alle persone è quindi chiaro: ogni informazione che possa aiutare a individuare Giovanni Motisi e a portarlo di fronte alla giustizia è preziosa e fondamentale per garantire la sicurezza della comunità e per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata.

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Cronache

Napoli, sequestrata nave turca con grano ucraino: conteneva sigarette di contrabbando

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Nave carica di mais e grano ucraino e sigarette di contrabbando. Carabinieri arrestano 4 persone, anche il comandante del cargo

Si tratta di una nave turca, battente bandiera panamense, dove i carabinieri della sezione operativa e radiomobile di Castellammare di Stabia hanno trovato migliaia di pacchetti di sigarette di contrabbando. Proveniente dall’Ucraina con un carico di mais e grano e attraccata nel porto di Torre Annunziata, l’imbarcazione nascondeva nella stiva circa 7000 pacchetti di sigarette di origini serbe ma destinate verosimilmente al mercato nero napoletano.

In manette il comandante della nave, un 39enne siriano di Tartus e 3 oplontini di 68, 57 e 58 anni. Questi ultimi avevano appena prelevato 500 stecche del carico (5000 pacchetti) e li avevano stipati in un’auto. Sono stati arrestati per contrabbando di tabacchi esteri.

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