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Napoli spettacolo, battuta la Stella Rossa di Belgrado con doppietta di Mertens e gol di Hamsik

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Vincere e sperare in un pareggio a Parigi tra Psg e Liverpool per passare il turno già stasera. Il Napoli al San Paolo deve fare ogni sforzo per battere la Stella Rossa di Belgrado. Sugli spalti ci sono quasi 3 mila tifosi serbi, ma nessun problema: c’è  gemellaggio. Unica preoccupazione è la scarsa simpatia dei serbi per le divise in genere. Al San Paolo però ci sono mille agenti dentro e fuori per il match di Champions. Napoli subito aggressivo.

Marek Hamsik. Grande gol del capitano del Napoli che spiana la strada alla vittoria

Al 5 minuto azione corale degli azzurri: conclusione di tacco finale di Mertens. Il portiere della Stella Rossa Borjan riesce a intuire e a deviare. Il Napoli resta in attacco. E al minuto 10 cross da destra, sotto porta un Hamsik attentissimo mette alle spalle del portiere. Il Napoli non è pago del risultato, continua ad attaccare. Al 28 esimo è Kalidou Koulibaly che incorna di testa, da vero attaccante, su cross da sinistra di Callejon. Il portiere si esalta. Al minuto 33 cross da destra di Fabian Ruiz, tocco di Mertens sotto rete ed è gol.

Difesa del Napoli. Grande attenzione in copertura di Allan e Maksimovic

Un gol da manuale del calcio, assai pesante. Per il folletto belga è il gol numero 19 nelle coppe, di cui 10 in Champions. Ha raggiunto Matador Cavani come migliore goleador in azzurro. È un Napoli spettacolare quello che raddoppia. Gioca in scioltezza. La Stella Rossa per fortuna non si chiude in difesa ma gioca. E il match ne guadagna in spettacolarità. In una occasione è anche il Napoli a rischiare un gol, ma per fortuna c’è David Ospina in porta che riesce a evitare i gol.  Secondo tempo sempre col Napoli in attacco. E al 48 minuto è già davanti alla porta della Stella Rossa facendo provare dei brividi al portiere Borjan. Al minuto 51 è sempre il campione belga che riceve in profondità un bel pallone da capitan Hamsik, se la aggiusta, incrocio e salta un difensore, batte a volo. La palla va alle spalle di Borjan. È il 3 a 0. È il primo cannoniere azzurro in circolazione nelle coppe con 20 reti, 100 invece in tutte le competizioni.  Dietro di lui c’è Matador Cavano a 19.  Il Napoli che gioca contro i serbi è solo un lontano parente di quello che domenica ha pareggiato una partita incolore con il Chievo. Al 56 minuto svarione difensivo del Napoli e gol di  Ben Nabouhane che fissa il risultato sul 3 a 1. Il Liverpool ha perso a Parigi: 2 a 1. Per capire chi passerà occorrerà aspettare gli ultimi 90 minuti del Napoli a Liverpool. Dove però gli azzurri potranno contare su due risultati su tre. Negli ultimi secondi c’è anche un boato al San Paolo. Inspiegabile perchè a Parigi non era successo nulla. Ma si sa, al Napoli ci si diverte anche sugli spalti. A prendere in giro che è in campo? Forse. Bella serata a Napoli.

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Sinner vola in finale alle Atp Finals: battuto De Minaur, ora attende Alcaraz

Jannik Sinner domina Alex De Minaur 7-5 6-2 e vola in finale alle Atp Finals: 13ª vittoria sull’australiano e 17 successi consecutivi nel torneo. Ora attende Alcaraz

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Jannik Sinner continua il suo percorso straordinario alle Atp Finals e domani difenderà il titolo. L’azzurro ha battuto Alex De Minaur in due set, 7-5 6-2, giocando una semifinale di grande solidità e lucidità nei momenti chiave.

Un primo set combattuto, poi il dominio

La sfida è durata un set: lungo, complicato, tirato. Sinner ha saputo ancora una volta colpire quando contava davvero, come in tutto il suo percorso impeccabile a Torino. Con il break decisivo nel finale del primo parziale l’inerzia è cambiata definitivamente.

Nel secondo set non c’è stata storia: ritmo, precisione e aggressività hanno permesso all’altoatesino di chiudere agevolmente.

Numeri da campione

Il successo su De Minaur porta con sé cifre impressionanti:

  • 13ª vittoria consecutiva sull’australiano
  • 17 vittorie di fila alle Atp Finals
  • 31 successi consecutivi sul cemento indoor

Un dominio che certifica la crescita del numero 2 al mondo e lo proietta verso una finale che profuma di nuova rivalità epocale.

In finale l’attesa per Alcaraz

Sinner attende ora il nome del suo avversario: con ogni probabilità Carlos Alcaraz, protagonista insieme a lui della sfida più intensa del 2025. Lo spagnolo dovrà prima superare Felix Auger-Aliassime nella sua semifinale.

Domani, intanto, l’Italia del tennis tornerà a sognare con il suo campione.

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Bolelli e Vavassori si fermano in semifinale alle Atp Finals: Heliovaara-Patten volano in finale

Niente finale alle Atp Finals per Simone Bolelli e Andrea Vavassori: gli azzurri cedono in due set a Heliovaara e Patten, solidi al servizio e impeccabili a rete.

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Sfuma il sogno di Simone Bolelli e Andrea Vavassori alle Atp Finals di Torino. La coppia azzurra, protagonista di un torneo di altissimo livello, si è arresa in semifinale al duo formato dal finlandese Harri Heliovaara e dal britannico Henri Patten, numero 2 del ranking mondiale.

Un match in salita sin dai primi game

Il match è stato segnato da due break identici, uno per set, arrivati subito sull’1-1. Da quel momento Bolelli e Vavassori sono sempre stati costretti a rincorrere nel punteggio, senza riuscire a ribaltare l’inerzia della partita.

Gli azzurri hanno costruito occasioni per rientrare, ma il livello dei loro avversari è stato altissimo: Heliovaara e Patten si sono dimostrati solidissimi al servizio e praticamente perfetti sotto rete.

La partita

  • Primo set: 6-4

  • Secondo set: 6-3

Due parziali che raccontano un match equilibrato negli scambi ma deciso nei momenti chiave, dove la coppia numero 2 al mondo ha fatto valere precisione ed esperienza.

Un torneo comunque positivo per gli azzurri

Nonostante la delusione per la semifinale persa, Bolelli e Vavassori salutano Torino dopo un percorso importante e confermandosi tra le coppie più competitive del circuito.

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De Laurentiis attacca Fifa e Uefa: “Mi hanno restituito Rrahmani e Anguissa sfasciati, basta con troppe partite e nazionali obbligatorie”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis critica Fifa e Uefa per l’eccessivo numero di partite e per gli infortuni subiti dai giocatori convocati in Nazionale. “Le società devono poter decidere se mandarli o no”.

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Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis (foto Imagoeconomica) torna a puntare il dito contro Fifa e Uefa, denunciando ancora una volta l’eccessivo numero di partite e la gestione delle pause per le Nazionali, che stanno compromettendo le stagioni dei club.

In collegamento video con l’evento Motore Italia – America’s Cup, De Laurentiis ha espresso tutta la sua rabbia per gli infortuni che hanno colpito Amir Rrahmani e Frank Anguissa dopo gli impegni internazionali.

Ho prestato Rrahmani ed è tornato sfasciato, Anguissa è tornato sfasciato. Non si può andare avanti così. Quando ci sono i campionati devo arrivare fino alla fine senza interruzioni. Bisogna avere meno squadre e fare meno partite”.


“Le società devono decidere se mandare i giocatori in Nazionale”

Il patron azzurro ha rilanciato la sua proposta di riforma dei rapporti tra club e federazioni:

I giocatori prendono uno stipendio dalle società e le società devono poter decidere se mandarli o no in Nazionale. Se un calciatore si infortuna durante gli impegni internazionali, deve essere previsto un risarcimento e la riapertura del mercato per sostituirlo”.

Un attacco diretto al sistema internazionale del calcio, che secondo De Laurentiis penalizza i club a vantaggio degli organismi sovranazionali.

Alla Fifa e all’Uefa dei campionati nazionali non interessa nulla”, ha concluso con tono polemico.


Un grido d’allarme che divide il calcio europeo

Le parole di De Laurentiis riaccendono un dibattito mai sopito: quello sull’iperinflazione del calendario calcistico.
Tra Champions, campionati, Nations League e tornei continentali, le squadre sono costrette a giocare quasi senza soste, con il rischio di aumentare infortuni e stress fisico.

Il presidente del Napoli, da anni tra i più critici verso il sistema Fifa-Uefa, chiede una riforma radicale: meno partite, più tutele per i club e maggiore equilibrio tra interessi economici e sportivi.

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