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Migranti, lite in conferenza stampa tra Salvini e il ministro lussemburghese

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Questione migranti al centro dell’incontro tra i ministri dell’Interno Ue riuniti a Vienna. Un vertice ad altissima tensione, in cui il ministro dell’Interno italiano, Matteo Salvini gioca parte del protagonista, mentre il ruolo di comparsa va al ministro degli esteri lussemburghese. Salvini è stato al centro dell’attenzione sin da prima dell’inizio, quando da Berlino la portavoce del ministro dell’interno Horst Seehofer, Eleonore Petreman ha ribadito che per Berlino l’accordo sui migranti con l’Italia è chiuso: “L’accordo politico è stato preso” e mancano passaggi “tecnici”, ha detto, smentendo Salvini che ieri aveva detto che l’accordo ancora non c’è.

Salvini si è scontrato con Jean Asselborn, ministro degli Esteri e dell’Immigrazione del Lussemburgo, in un battibecco che è stato ripreso anche dalle telecamere. Alla frase pronunciata da Salvini durante il suo intervento, “non abbiamo l’esigenza di avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che non facciamo più”, il collega lussemburghese ha sbottato e preso la parola: “In Lussemburgo, caro signore, avevamo migliaia di italiani che sono venuti a lavorare da noi, dei migranti, affinché voi in Italia poteste dare da mangiare ai vostri figli”. Per poi concludere con l’imprecazione “merde alors” (una sorta di “diamine”).

“Ho sentito da qualche collega dire che c’è bisogno di immigrazione perché la popolazione europea invecchia, io ho una prospettiva completamente diversa – aveva detto Salvini nel suo intervento -. Io penso di essere al governo per aiutare i nostri giovani a tornare a fare quei figli che facevano qualche anno fa e non per espiantare il meglio dei giovani africani per rimpiazzare i giovani europei che per motivi economici oggi non fanno più figli. A questo punto Asselborn ha interrotto Salvini dicendo: “io sono il ministro del Lussemburgo e controllo le mie finanze e voi in Italia dovete occuparvi dei vostri soldi per aiutare a dare da mangiare ai vostri figli, merde alors”

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Vaia, ministero della Salute da anni commissariato da Mef

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“Il ministro Schillaci si è battuto com un leone perché avessimo, in un contesto di scarsa disponibilità economica, delle disponibilità in più. Ma bisogna ammettere che il ministero della Salute è da anni un ministero commissariato dal Mef. Faccio un appello a Meloni: dia più forza a questo ministero”. Lo ha detto il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia, nel corso dell’evento InnovaCtion, promosso da Gsk, in corso a Roma.

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De Luca: con Conte base per alleanza che possa governare Paese

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“Le dichiarazioni che ha fatto Conte ieri mi sono sembrate sinceramente molto ragionevoli, molto equilibrate e serie. Mi pare che su questa base si possa ragionare per costruire un’alleanza credibile per governare l’Italia”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca commentando positivamente la visita di ieri del leader del M5s al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. “Per governare questo Paese – ha detto De Luca – non bastano gli slogan e una riedizione di Lotta Continua, occorre mettere in piedi un programma che, partendo dalla povera gente, dal mondo del lavoro, sia credibile anche per il sistema delle imprese, per i ceti professionali, per i ceti dinamici del nostro paese e, in ogni caso, per la maggioranza degli italiani, altrimenti la strada per il governo rimane chiusa”.

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Sondaggi: Swg; FdI al 28,6%, Pd al 19,4% e M5s al 16,4%

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FdI scende al 28,6% (-0,4%), il Pd è stabile al 19,4%, il M5s perde lo 0,2% attestandosi al 16,4, stesso calo per la Lega al 9,4%. FI sale dello 0,1%) e raggiunge quota 7%, Azione va al 3,8% (+0,1), Avs al 3,6% (+0,1), Iv guadagna lo 0,2% arrivando al 3,3%, mentre +Europa perde lo 0,2% e scende al 2,6. Sono alcuni dei risultati dell’ultima indagine sulle intenzioni di voto realizzata da Radar Swg, che compara i dati con quelli del 20 novembre. Per l’Italia con Paragone sta all’1,6%(-0,1), Unione Popolare all’1,4% (+0,2), Noi Moderati all’1,1% (+0,1).

NOTA METODOLOGICA: Il metodo di rilevazione dell’indagine, condotta dal 22 al 27 novembre, è Cati-Cami-Cawi su un campione di 1200 soggetti maggiorenni.

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