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Cronache

Mauro Corona: «Scalo montagne per vincere la paura. Vivo in verticale, la spiaggia non fa per me»

Mauro Corona racconta la sua ultima impresa sulla Ferrata delle Aquile. «Ho bisogno di paura per sentirmi vivo». La montagna come riscatto e sfida quotidiana.

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C’è una  foto che lo ritrae penzolante sull’insegna della Ferrata delle Aquile, sull’altopiano della Paganella, in Trentino. Mezzo slegato, imbragatura al minimo. Eppure, per Mauro Corona (foto Imagoeconomica in evidenza), 74 anni, «è solo un altro giorno vissuto in verticale». Nell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, l’alpinista, scrittore e scultore friulano riflette sul senso della sua vita spericolata, sulle vertigini del successo e su quelle reali, vissute ogni giorno tra pareti di roccia e temporali d’alta quota.

Il bisogno quotidiano di paura

«A me piacerebbe svegliarmi in maglietta, bermuda e andare in spiaggia a Jesolo», confessa Corona. Ma poi, ogni giorno, torna a cercare la paura: «Ne avevo terrore sulla Paganella, ma lo devo fare, per vincerla. È così che ogni volta riconquisto l’autostima». Il suo rapporto con la montagna è totale, assoluto, viscerale. «Ci sono giorni in cui brucerei quello che ho scritto o scolpito. Solo la montagna mi salva».

Allenamento, dieta e… osteria

Fisico asciutto e muscoli da quarantenne, Corona si allena ogni giorno «arrampicando tre o quattro ore», mangia pochissimo, zero zuccheri, pochi carboidrati e tanta carne. «La sera però vado in osteria. E festa finita». Anche la sera prima della ferrata aveva bevuto. Ma le mitiche bevute del passato sono lontane: «Ora bevo con più misura. Vivo in verticale. L’orizzontale mi va bene, ma per poco».

I rischi veri e quelli nascosti

La Ferrata delle Aquile, spiega, non è pericolosa di per sé, se affrontata nel modo giusto: casco, moschettoni ben piazzati. Ma i rischi reali sono quelli imprevisti: i fulmini, gli animali selvatici, le frane improvvise. «Quel giorno il cielo luccicava», racconta. E poi ci sono i camosci, i cervi, i gracchi alpini. «Basta una pietruzza mossa da un camoscio e può crollarti addosso mezza parete».

Un corpo da donare alla scienza

Corona scherza sulla sua longevità: «Con tutto quello che ho bevuto, sono ancora qui. Donerò il mio corpo alla scienza». Ha scalato cime con vento e neve, è caduto, si è rialzato. Ma è convinto che la genetica abbia fatto la sua parte. E soprattutto, la montagna gli ha insegnato due lezioni: «Quando sei in cima, puoi solo scendere» e «si può sempre risalire una cima già scalata».

La prossima impresa? Il Campanile di Val Montanaia

Il prossimo obiettivo? «Tra qualche giorno farò il Campanile di Val Montanaia». Un’altra sfida verticale, per chi a quasi 75 anni continua a cercare non la gloria, ma l’adrenalina. E un po’ di narcisismo? «Forse, ma senza diventare ridicolo. Non voglio essere uno sborone. Voglio solo vivere con pienezza». Conclude con un’ultima battuta che è tutta sua: «Sono il Machiavelli del Nord Est. Tocco ogni volta il fondo per risalire».

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Cronache

Julio Sergio in lutto: è morto il figlio Enzo, 15 anni. Lottava da anni contro un tumore

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Un dolore immenso ha colpito l’ex portiere della Roma, Julio Sergio Bertagnoli: è morto il figlio Enzo, a soli 15 anni, dopo una lunga e durissima battaglia contro un tumore cerebrale. A dare la notizia è stato lo stesso Julio Sergio, che ha condiviso il tragico annuncio attraverso i suoi profili social, ricevendo immediatamente l’abbraccio virtuale di tifosi, amici e colleghi del mondo del calcio.

La diagnosi di Enzo risale al 2020, quando aveva appena 10 anni. Da allora, il giovane ha combattuto con coraggio e dignità contro una malattia aggressiva, che nelle ultime settimane lo aveva costretto a un coma farmacologico. La sua situazione era ormai considerata irreversibile.

Commovente e potente il gesto d’amore del padre, che solo qualche settimana fa aveva deciso di radersi i capelli a zero per stare simbolicamente vicino al figlio, sottoposto alla chemioterapia. Quel video aveva fatto il giro del web, raccogliendo emozione e solidarietà da ogni parte del mondo.

Numerosi i messaggi di cordoglio. L’AS Roma, squadra con cui Julio Sergio ha militato tra il 2006 e il 2011, e brevemente nella stagione 2012-2013, ha scritto su X (ex Twitter):

“Julio, siamo al tuo fianco in questo momento di dolore inimmaginabile. Tutta l’AS Roma è con la tua famiglia, tutti i romanisti vi abbracciano.”

Anche Francesco Totti ha voluto mandare un pensiero via Instagram, scrivendo un semplice ma toccante:

“Ciao Enzo, Rip.”

La scomparsa di Enzo tocca profondamente non solo l’ex calciatore, ma anche il cuore di chi ha seguito questa battaglia fatta di speranza, amore e sofferenza. Alla famiglia Bertagnoli va l’abbraccio silenzioso e rispettoso di tutto il mondo del calcio e di chiunque abbia sentito propria, almeno per un momento, questa tragedia.

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Cronache

Pompei, ancora un incidente sul lavoro: due operai precipitano da 15 metri

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Un altro grave incidente sul lavoro in Campania. Due operai sono precipitati da un’altezza di circa 15 metri mentre erano impegnati nella potatura di un albero nei pressi di un’antenna telefonica, all’interno del parcheggio di un supermercato lungo viale Unità d’Italia a Pompei e sono rimasti feriti, uno è grave.

Il fatto è accaduto non lontano dalla stazione ferroviaria: uno dei due lavoratori è finito addirittura sui binari.

Secondo le prime ricostruzioni, l’incidente sarebbe stato causato dalla rottura improvvisa del braccio meccanico della gru utilizzata per i lavori. Entrambi gli operai sono rimasti feriti in modo serio e sono stati trasferiti d’urgenza in ospedale: uno all’Ospedale del Mare di Napoli, l’altro al San Leonardo di Castellammare di Stabia.

Su disposizione della Procura di Torre Annunziata, l’area è stata immediatamente sequestrata dagli agenti della Polizia municipale di Pompei, così come il mezzo coinvolto nell’incidente. Sono attualmente in corso gli accertamenti da parte degli inquirenti per verificare l’effettivo rispetto delle norme di sicurezza sul lavoro. Secondo i primi rilievi, alcuni dispositivi di protezione sarebbero stati effettivamente utilizzati, ma resta da chiarire se fossero adeguati e conformi agli standard previsti dalla legge.

L’episodio riporta drammaticamente all’attenzione il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nei cantieri e nelle attività ad alto rischio come quelle in quota. Ancora una volta, a farne le spese sono i lavoratori, troppo spesso vittime di negligenze e mancati controlli.

La comunità locale e i sindacati esprimono preoccupazione e indignazione, chiedendo interventi urgenti e strutturali per garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose. Intanto, la magistratura prosegue le indagini per accertare eventuali responsabilità penali o amministrative.

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Cronache

Tragedia nella notte a Ercolano: muore 27enne in scooter

Incidente mortale a Ercolano: un 27enne ha perso la vita in scooter dopo l’impatto con auto parcheggiate. Indagini in corso da parte dei carabinieri.

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Un’altra giovane vita spezzata sulle strade campane. Questa notte a Ercolano, in corso Italia, un ragazzo di 27 anni ha perso la vita in seguito a un grave incidente stradale. Era il passeggero di uno scooter guidato da un amico di 26 anni.

Lo schianto contro le auto parcheggiate

Secondo le prime ricostruzioni, il conducente dello scooter, per motivi ancora da accertare, avrebbe perso il controllo del mezzo, finendo contro alcune auto parcheggiate lungo la strada. L’impatto è stato violento.

Il 27enne è stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale del Mare, ma purtroppo non ce l’ha fatta: è morto a causa delle gravi lesioni riportate. Il conducente dello scooter è rimasto ferito in modo non grave.

Indagini in corso

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della sezione radiomobile di Torre del Greco, che stanno conducendo le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. Al momento non si esclude nessuna ipotesi: si attendono gli esiti degli accertamenti tecnici e degli eventuali test tossicologici.

Una tragedia che riaccende l’allarme sulla sicurezza stradale, in particolare nei centri urbani e nelle ore notturne.

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