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Maurizio Sarri cambia 8 calciatori su 11 ma il suo Chelsea cala il poker, batte il Burnley e torna in vetta alla League

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The show must go on, lo spettacolo deve andare avanti. E così è stato in Inghilterra. Nonostante la tragedia di Leicester, si è giocata senza alcun problema la decima giornata di Premier League. In campo nel pomeriggio le due londinesi Chelsea e Arsenal. Un’eccellente prestazione dei Blues sul campo del Burnley permette alla squadra di Maurizio Sarri di rimanere agganciato al treno per la vetta, mantenendo il fiato sul collo di Liverpool e City, momentaneamente scavalcato in classifica in attesa del monday night contro il Tottenham. Amplissimo il turno over che ha fatto Sarri, ha cambiato 8 uomini su 11 rispetto al facile successo di coppa contro il Bate Borisov. Ha mantenuto in campo i soli Kepa, Willian e Pedro, quest’ultimo costretto a uscire alla mezz’ora per un problema di stomaco, al suo post il mattatore di coppa Loftus-Cheek. Rivede il campo dal primo minuto Morata, a cui bastano appena venti minuti per sbloccare la gara e porre fine alle critiche. 

Classica azione della squadra di Sarri: verticalizzazione dello spagnolo, che, imbucato magistralmente da Barkley, prende il tempo al portiere e con una “puntata” stile calcetto lo infila di netto. Nella ripresa Barkley si prende la scena: prima sigla il raddoppio con un sinistro rasoterra imprendibile, poi serve a Willian la palla del 3-0. Allo scadere i Blues dilagano con Loftus-Cheek, che si aggiunge al tabellino dei marcatori con un sinistro dall’altezza del dischetto. Vittoria convincente. Con percentuali di passaggi, possesso palla, tiri in porta e gol che dicono di una superiorità schiacciante del Chelsea.

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Champions, il Real Madrid batte il Bayern e va in finale: Ancelotti re di coppe

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Il Real Madrid ha compiuto un’impresa pazzesca al Santiago Bernabeu, ribaltando le sorti della semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco e guadagnandosi un posto nella finale di Londra. La partita sembrava ormai indirizzata verso la vittoria del Bayern, che era in vantaggio grazie alla rete di Davies, ma Joselu ha cambiato il destino del match con una doppietta nei minuti finali.

Carlo Ancelotti, l’architetto di questa incredibile vittoria, ha dimostrato ancora una volta di essere il “re di coppe”. I suoi ragazzi hanno indossato una maglietta con la scritta “a por la 15′”, a testimonianza del desiderio di conquistare la quindicesima Coppa dei Campioni. Ancelotti ha saputo leggere la partita e ha effettuato le sostituzioni giuste al momento giusto, in particolare l’ingresso di Joselu si è rivelato decisivo per il successo del Real Madrid.

Il Bayern Monaco ha offerto una resistenza tenace, ma l’errore di Neuer ha aperto la porta al Real Madrid. La squadra spagnola ha preso l’iniziativa, sostenuta da un tifo assordante, e ha continuato a creare occasioni da gol. Vinicius è stato particolarmente pericoloso sulla fascia sinistra, ma è stata la determinazione di Joselu a fare la differenza.

Ancelotti ha elogiato l’apporto del suo staff e dei suoi giocatori, sottolineando l’importanza di delegare e di avere un gruppo di alto livello. La vittoria del Real Madrid è stata una dimostrazione di carattere e determinazione, e ora la squadra si prepara per affrontare il Borussia Dortmund nella finale di Champions League a Londra.

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Conference League, la Fiorentina pareggia con il Brugge e va in finale

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La Fiorentina conquista la finale di Conference League  contro il Club Brugge. Il pareggio 1-1 in Belgio è stato sufficiente per garantire agli uomini di Italiano la loro seconda finale consecutiva in questa competizione, dopo la delusione dello scorso anno contro il West Ham United. Il match è stato inizialmente tattico, con entrambe le squadre che hanno impiegato venti minuti per calibrare i propri movimenti. Il primo vero sussulto è arrivato con un mancino alto di Mandragora, ma è stato il Bruges a trovare il gol con De Cuyper, che ha sfruttato un’occasione su un errore difensivo della Viola. La squadra italiana ha risposto con determinazione, creando diverse occasioni ma senza riuscire a concretizzare. Tuttavia, il rigore trasformato da Beltran ha ribaltato le sorti del match, portando la Fiorentina in finale. La ripresa è stata un vero e proprio assedio viola, con Kouamé che ha colpito la traversa e Mignolet che ha salvato il Bruges su una punizione magistrale del capitano viola. Ma è stato Beltran a scrivere la storia, con il suo gol che ha garantito alla Fiorentina un posto nella finale. Non sono mancati momenti di tensione, come la parata di Terracciano che ha tenuto la porta inviolata. Ora gli occhi sono tutti puntati sulla finale del 29 maggio allo Stadio Agia Sophia di Atene, dove la Fiorentina cercherà di conquistare il trofeo.

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Internazionali di Roma, Djokovic: sarò al top della forma per Roland Garros

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“Penso di essere sulla buona strada per raggiungere il picco della mia forma al Roland Garros di Parigi”. Lo ha detto Novak Djokovic nella conferenza stampa agli Intenzionali d’Italia. “Spero che qui a Roma possa giocare meglio di quanto ho fatto a Montecarlo – ha proseguito – Il desiderio, ovviamente, è sempre quello di arrivare lontano. Ma vediamo. Adesso è un concetto diverso. È la prima volta che Roma e Madrid durano quasi due settimane, come Indian Wells e Miami. E questo ti da più tempo per recuperare tra una partita e l’altra se continui nel torneo, il che penso sia utile per me”. L’obiettivo, oggi, però non è Roma.

“In termini di preparazione guardo oltre – ha spiegato – Punto al Roland Garros, a Wimbledon e alle Olimpiadi. Questo è il blocco per il quale ci stiamo preparando di più e sono soddisfatto di come sono andati gli ultimi 10-14 giorni di allenamento”.

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