L’Aeronautica festeggia i suoi 96 anni. La cerimonia dell’anniversario della sua costituzione si è svolta nell’aeroporto militare di Ciampino: conferita, alla Bandiera di Guerra della 46/a Brigata Aerea di Pisa, l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia “per il prezioso supporto fornito per il trasporto tattico ed il rifornimento in volo in molteplici ed impegnative operazioni di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale”. Proprio in questi giorni gli stessi equipaggi della Brigata aerea sono impegnati nel trasporto di operatori della Protezione Civile e aiuti umanitari in Mozambico, in soccorso alle popolazioni colpite dal ciclone Idai. Nel corso della cerimonia è stata anche consegnata la targa di benemerenza ‘Icaro’ 2018 al 3/o Reparto Genio Aeronautica Militare di Bari Palese, che si è distinto in interventi infrastrutturali e per la sicurezza di grandi eventi internazionali ed emergenze nazionali. All’iniziativa sono intervenuti il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, il generale Enzo Vecciarelli e il generale di squadra aerea Alberto Rosso, rispettivamente capo di stato maggiore della Difesa e dell’Aeronautica militare. La cerimonia di Ciampino è stata preceduta, in mattinata, dalla deposizione, al lapidario di Palazzo Aeronautica, di una corona di alloro da parte del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica in ricordo di tutti i Caduti dell’Aeronautica Militare. La giornata viene ricordata in tutto il Paese con l’apertura al pubblico di diverse basi della Forza Armata.
“Il mio plauso va a tutto il personale dell’Aeronautica, militare e civile, alla vostra quotidiana naturale eccezionalita’, che attraverso ogni singolo gesto e’ parte di un armonico lavoro di squadra che consente di rendere reale e concreta la sicurezza e la difesa di ogni italiano, anche quando non se ne percepisce immediatamente il bisogno. Per questo e’ essenziale che il vostro impegno e la vostra professionalita’ siano accompagnati da un coerente programma di ammodernamento tecnologico”, ha detto durante il suo discorso il capo di stato maggiore della Difesa Vecciarelli.
Il generale Rosso, capo di stato maggiore dell’Aeronautica, ha invece spiegato che “la grande famiglia azzurra e’ chiamata ad affrontare le sfide imposte da un contesto geostrategico sempre caratterizzato da incertezza, instabilita’, complessita’ e disordine, in cui emergono nuove minacce generate nel dominio ‘immateriale’ cibernetico, che si sovrappone a quelli tradizionali. In questa prospettiva – ha proseguito Rosso – , importante e insostituibile e’ il contributo dell’Arma Azzurra a tutela e per la sicurezza e difesa del paese, del suo territorio e dei suoi cittadini, cosi’ come lo e’ a sostegno della presenza e ruolo nazionale in seno alla Nato, alla Ue e alle Nazioni Unite, sino all’apporto al mantenimento della pace e della stabilita’ internazionale, esercitato anche attraverso le operazioni al di fuori dei confini nazionali, nelle quali trova ulteriore conferma l’esemplare professionalita’, competenza e generosita’ del nostro personale”.
Una donna di 81 anni è morta ieri sera a Concordia, in provincia di Modena e l’ipotesi è che sia stata investita da un’auto pirata. E’ successo intorno alle 18 in via per Novi, il corpo è stato trovato a poca distanza da casa. Sono intervenuti carabinieri e vigili del fuoco. Sembra che avesse feriti compatibili con un investimento e sono in corso indagini e ricerche per risalire al veicolo che l’avrebbe urtata, allontanandosi nel buio. Si guarderanno le telecamere della zone e si cercano testimoni.
Sulle piste di Monte Elmo, a Sesto Pusteria, una bambina di soli sei anni, di origine slovacca, è stata lasciata sola dai genitori per quasi due ore, mentre questi sciavano in autonomia. “Il caso non deve essere sottovalutato”, afferma il comandante della stazione Carabinieri di Sesto maresciallo maggiore Gandellino Bucci, ribadendo l’importanza della supervisione dei minori da parte degli adulti, al fine di evitare conseguenze spiacevoli. I genitori della bambina sono stati segnalati dai carabinieri all’autorità giudiziaria.
Secondo quanto accertato dai Carabinieri, la bambina è stata notata nei pressi di un rifugio, completamente sola. I genitori, in vacanza nella nota località sciistica, avrebbero deciso di abbandonarla temporaneamente in un’area pubblica, ritenendo che fosse sicuro lasciarla sola per il tempo necessario a percorrere svariate discese sulle piste lungo tutto il comprensorio sciistico. Quando sono tornati a prenderla, quasi due ore dopo, hanno trovato ad aspettarli i militari, impiegati nei quotidiani servizi di vigilanza sulle piste. L’episodio verificatosi sul Monte Elmo non è, purtroppo, un caso isolato, affermano i Carabinieri. Sono sempre più frequenti le segnalazioni di bambini lasciati soli in luoghi pubblici da genitori che sottovalutano i pericoli o scelgono di anteporre il proprio svago alla sicurezza dei figli. “Questo fenomeno, che riflette un allarmante deficit di responsabilità genitoriale, può avere conseguenze gravissime, sia in termini di rischi immediati per i minori sia per il loro sviluppo emotivo”, afferma il maggiore Simone Carlini, comandante della compagnia Carabinieri di San Candido.
(foto di archivio a scopo illustrativo, non ha alcuna attinenza con quanto scritto in articolo)
A Napoli stanotte è stata “guerriglia urbana”. Lo denuncia il parlamentare Francesco Emilio Borrelli che ha assistito in diretta e documentato momenti di “follia” per la notte di Sant’Antonio Abate, ricorrenza in occasione della quale si accendono falò per la ‘tradizione’ del cippo. Ci sono stati, riferisce, roghi in più punti della città, lanci di sassi, bottiglie di vetro, bombe carta. E ancora, sassaiole contro i vigili del fuoco e forze dell’ordine con gazzelle dei carabinieri danneggiate. Per Borrelli, altro che decreti sicurezza, ci vorrebbero in città “i carri armati”.
“Si sono registrati – racconta – diversi roghi ed incidenti in tanti punti della città. Quarteri Spagnoli, Forcella, Sanità, Salvator Rosa, Mergellina, Corso Garibaldi. Nel Rione Sanità, a Piazza San Gaetano, oltre 100 ragazzi hanno appiccato il fuoco ad un cippo alto almeno 4 metri. Le bande hanno voluto mettere in chiaro il loro potere sfidando le Istituzioni a colpi di sassi e lanci di bottiglie di vetro e bombe carta. Infatti diverse sassaiole contro i Vigili del Fuoco e le forze dell’ordine sono avvenute proprio alla Sanità, a Chaia alla Torretta, a via Salvator Rosa. Alcune gazzelle dei carabinieri sono rimaste danneggiate e con i vetri frantumati”. “E’ stata una sconfitta delle Istituzioni”- dichiara il deputato di alleanza Verdi-Sinistra. che nel corso della nottata, su segnalazione dei cittadini, ha denunciato pubblicamente quel che stava accadendo e si è recato sui luoghi delle devastazioni e guerriglie urbane”.
“E’ la morte dello Stato che consegna le chiavi della città ai delinquenti. Le forze dell’ordine, che comunque ringraziamo, hanno fatto quel che hanno potuto ma la verità è che sono in sotto numero mentre c’è sovrabbondanza di teppisti e giovani criminali e fermarli tutti attualmente è impossibile. Dall’altra parte c’è evidentemente un certo timore nell’affrontare queste bande trattandosi soprattutto di minorenni. Quindi la situazione è questa: servono nuovi agenti sul territorio e un cambio di paradigma, se non si è determinati molto presto non sarà più possibile porvi rimedio. La questione poi non deve limitarsi alla notte del cippo ma occorre fare un lungo e profondo lavoro per smantellare la cultura criminale che porta troppi giovani a seguire la strada dell’illegalità. Lo Stato mostri la sua presenza investendo anche sulla prevenzione parola che sembra essere scomparsa dal vocabolario del governo.”, conclude Borrelli.