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Cronache

La British American Tobacco che uccide ogni anno gli italiani vendendo sigarette “buone”, regala auto e altro alla Finanza per sequestrare le sigarette “cattive”

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Quando lo Stato non fa lo Stato vuol dire che si mette male per i cittadini. Quello che vi presentiamo è uno di quei casi. Ma ce ne sarebbero tanti altri. Facciamo una premessa. Il contrabbando è un reato gravissimo, come la contraffazione. Ma ancora più grave è il fatto che noi cittadini ne abbiamo una percezione debole. Nell’immaginario collettivo dell’italiano medio comprare sigarette di contrabbando, in fondo non è così cattiva come idea. Anzi, si risparmia pure. Così come non si percepisce la gravità dell’acquistare merce falsa, taroccata. Che cosa fa lo Stato per combattere il contrabbando di sigarette? Si fa finanziare dalla multinazionale del tabacco, che acquista auto nuove alle Guardia di Finanza, regala apparecchiature in grado di capire se pacchetti di sigarette esposti per strada o anche in negozi autorizzati sono di provenienza certa e dunque sono passati per i monopoli pagando la tassa o se invece sono di contrabbando. Oggi, ad esempio, abbiamo scoperto che Napoli è la città prima in classifica (che primato!) per l’incidenza del contrabbando dei manufatti da tabacco: 24% a fronte di una media nazionale dell’8,8%. Chi le dice queste cose così precise? Uno studio realizzato da Intellegit. Che cosa sarebbe Intellegit? Una start-up dell’Università di Trento finanziata da British American Tobacco Italia che avrebbe studiato (non si sa secondo quali parametri e utilizzando quali strumenti) il  fenomeno del contrabbando di sigarette a livello nazionale e dunque avrebbe svelato che tra le piazze “più importanti” in Italia c’è Napoli. Lo studio è stato presentato proprio a Napoli, in occasione della sottoscrizione del protocollo tra Bat (la multinazionale del Tabacco) e Guardia di Finanza, con il quale la British American Tobacco Italia donerà alle Fiamme gialle di Napoli 15 autovetture nel triennio 2019-2021. Altre 20 autovetture sono state donate grazie ad un accordo per gli anni 2015-2018. L’obiettivo è contribuire a potenziare le attività di prevenzione e contrasto di un fenomeno criminoso che, secondo le stime più recenti, solo nel 2017 è costato all’Erario dello Stato italiano circa 1 miliardo di euro in mancati introiti tra accise e Iva, su scala nazionale. E un danno, mi pare di capire anche alla British American Tobacco.

Contrabbando. Controlli anche in mare

Evidentemente la cosa è grave per le casse dello Stato e chissenefrega (ci scuseranno) della British American Tobacco. Nessun riferimento viene fatto da chi rappresenta lo Stato ai danni che queste sigarette di contrabbando fanno alla salute dei cittadini che le consumano. E nemmeno si capisce in che cosa sarebbero diverse le sigarette di contrabbando rispetto a quelle prodotte dalla British American Tobacco e piazzate in Italia. Anche le sigarette della British American Tobacco fanno danni devastanti alla salute di chi le consuma. Certo, il fatto che paghino le tasse allo Stato per venderle non rende le sigarette della British American Tobacco meno nocive per la salute degli italiani. Ci sarebbe poi tutto il discorsetto, che magari faremo in altra sede, sui costi della sanità pubblica per i danni fatti ai consumatori di sigarette ma questo è un capitolo ancora più serio. L’altro aspetto, anche questo poco serio della manifestazione pubblicizzata dalla British American Tobacco a Napoli, consiste in una serie di banalità e luoghi comuni che purtroppo fanno male ad una città. Sia chiaro, che le sigarette a Napoli si vendano per strada, purtroppo, in alcuni posti, con certi accorgimenti, è vero.

Sigarette. Sono la principale causa di cancro a prescindere dalla provenienza

Ma leggere sulla ricerca dell’Università di Trento, finanziata con i soldi dei venditori di sigarette, che “differentemente da quanto avviene in piazze come Bari, Palermo e Milano, la vendita illegale di sigarette a Napoli si svolge generalmente alla luce del sole con banchetti e bancarelle istallati nelle vie dei mercati rionali facilmente rimovibili in caso di arrivo delle forze dell’ordine” fa un po’ ridere. Così come fa ridere, ma questo dovrebbero spiegarlo i finanzieri che ricevono auto in dono, sapere che “le principali zone di vendita di sigarette illecite sono quelle adiacenti al porto – dove transitano i maggiori flussi di carichi illegali – ma anche numerose aree del centro città e della prima periferia. In particolare, gli hotspot della vendita si concentrano nella zona della stazione ferroviaria e nei quartieri Forcella, Bagnoli, Quartieri Spagnoli, Scampia, Secondigliano nonchè nelle aree della zona est della città”. La domanda è: se sappiamo tutte queste cose perché non le stronchiamo? Ora ci sono anche auto in più regalate dalla British American Tobacco per farlo meglio.

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Cronache

Maestra adescava minori su chat per avere rapporti sessuali, condannata a 7 anni e 3 mesi

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Una maestra 47enne di scuola elementare è stata condannata dal Tribunale di Bari a 7 anni e 3 mesi di reclusione e al pagamento di una multa di 75mila euro con l’accusa di aver adescato sui social e nelle chat minorenni con i quali avrebbe avuto rapporti sessuali in un b&b nel centro di Bari, facendosi filmare. La notizia è riportata dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna a 4 anni.

La donna, che si faceva chiamare zia Martina, finì agli arresti domiciliari nel dicembre del 2021 quando insegnava in una scuola del nord Italia e fu sospesa dall’incarico. Risponde di due episodi di produzione di materiale pedopornografico e di una presunta vicenda di corruzione di minorenne. Il Tribunale ha disposto nei suoi confronti l’interdizione dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado o servizio in istituzioni e strutture pubbliche e private frequentate da minori, oltre alla misura di sicurezza del divieto di avvicinamento a luoghi frequentati da minori e di svolgere lavori che prevedano un contatto abituale con minorenni per la durata di un anno dopo aver scontato della condanna.

L’imputata è stata assolta ‘perché il fatto non sussiste’ da una ulteriore contestazione di corruzione di minorenne, relativa ad un presunto video di natura erotica con un adolescente. Le indagini partirono in seguito alle denunce presentate ai carabinieri dai genitori delle presunte vittime.

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Addio a José Alberti, fu la prima guida di Maradona a Napoli

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José Alberti, la prima guida di Diego Armando Maradona a Napoli, è scomparso ieri all’età di 82 anni. Alberti, nato a Buenos Aires, non era solo l’interprete del Pibe de Oro, ma anche un amico e una figura di riferimento che ha accolto Maradona nella sua famiglia, facendogli conoscere le bellezze della città e la passione calcistica dei suoi abitanti.

Sbarcato in Italia negli anni ’60 per giocare nel settore giovanile della Juventus, Alberti si stabilì a Napoli dopo aver firmato per l’Internapoli. La sua carriera lo portò poi a diventare allenatore in diverse squadre di provincia. Ma fu il suo ruolo nella trattativa per portare Maradona a Napoli che lo rese indimenticabile. Omar Sivori, che aveva chiuso la carriera a Napoli, contattò Alberti per incontrare Jorge Cyterszipiler, il manager di Maradona. Questa missione segreta mirava a far conoscere la città a Diego, che sarebbe stato acquistato da Ferlaino per 13,5 miliardi di lire.

Alberti era presente al San Paolo il 5 luglio 1984, il giorno della presentazione di Maradona. Tradusse le domande dei cronisti di tutto il mondo e suggerì a Maradona alcune parole in italiano per salutare i nuovi tifosi. La sua famiglia, composta dalla moglie Mariagrazia e dai figli Andrea ed Emilia (campionessa di pallanuoto), divenne un punto di riferimento per Diego e la sua compagna Claudia.

José Alberti e Maradona condividevano una forte amicizia. Alberti, nato il 26 ottobre, festeggiava spesso i compleanni con Diego, brindando insieme in luoghi come “La Cueva”, il locale che Alberti aveva aperto a Riva Fiorita. Anche dopo il ritiro, Alberti rimase nel mondo del calcio come consulente per club italiani e argentini.

Cinque anni fa, José Alberti ebbe l’onore di abbracciare Papa Francesco in Vaticano. Il pontefice, tifoso del San Lorenzo, squadra in cui Alberti aveva giocato, ricordava con affetto quei tempi.

I funerali di José Alberti si terranno oggi alle ore 11 nella Chiesa Santa Maria di Bellavista a Posillipo. La sua scomparsa lascia un vuoto nel cuore di chi lo ha conosciuto e di tutti i tifosi napoletani che ricordano con affetto il suo contributo nell’arrivo del più grande calciatore di tutti i tempi a Napoli.

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Ercolano rinasce: nuovo Museo Archeologico e spazi riqualificati

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Ercolano, spesso considerata la sorella minore di Pompei, sta per vivere una trasformazione epocale. Grazie a un investimento di 50 milioni di euro da parte del Packard Humanities Institute (PHI), la città vedrà la nascita di un nuovo museo archeologico e l’ampliamento del parco, che includerà finalmente l’antica spiaggia recuperata e nuovi spazi provenienti da una vecchia coltivazione di piante ornamentali.

Il progetto prevede la riqualificazione delle aree sud ed est di Herculaneum, e sarà realizzato grazie alla collaborazione tra il PHI e il Parco Archeologico di Ercolano. I terreni acquistati dal PHI verranno donati al parco, portando un enorme passo in avanti dopo 20 anni di partenariato tra la prestigiosa istituzione e il sito archeologico.

Ieri, presso il Ministero della Cultura, è stato firmato un protocollo di intesa alla presenza del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, del direttore generale dei musei, Massimo Osanna, del direttore del parco di Ercolano, Francesco Sirano, del sindaco Ciro Buonajuto, del presidente del PHI, David W. Packard, e del presidente dell’Istituto Packard per i beni culturali, Michele Barbieri.

Il Packard Institute non solo donerà gli spazi, ma si occuperà anche della progettazione e della realizzazione delle nuove strutture. Gli edifici attuali, ormai inadatti, saranno sostituiti da nuove strutture su un’area estesa su più di 3 ettari, precedentemente occupata dal mare fino al 79 d.C. Il nuovo ingresso su corso Umberto I sarà rivolto verso il mare e verrà realizzato anche un parcheggio per i visitatori.

Questo progetto porterà non solo alla creazione di nuovi depositi permanenti e laboratori di restauro, ma anche alla nuova sede del parco archeologico e dei relativi uffici. Il rapporto tra città antica e moderna migliorerà notevolmente, come dimostrato dalla rinascita del quartiere via Mare-via Cortili.

Il ministro Sangiuliano ha espresso grande entusiasmo per l’accordo: “Ercolano è uno dei siti archeologici più importanti al mondo. L’intesa raggiunta ci consente un grande salto di qualità con l’acquisizione di nuovi terreni e la creazione di nuovi spazi per gli uffici direzionali, i depositi e i laboratori del Parco archeologico”.

David W. Packard ha sottolineato l’importanza della collaborazione: “Sono lieto che la nostra fondazione abbia potuto svolgere un ruolo in questo importante lavoro presso il sito dell’antica Ercolano. Nutro grande ammirazione per l’abilità e la dedizione degli specialisti italiani che hanno lavorato a questo progetto”.

Massimo Osanna ha elogiato il programma elaborato con una visione di lungo periodo, che permetterà una gestione ancora più moderna e innovativa degli spazi e dei depositi. Francesco Sirano ha aggiunto: “Ci sarà un prima e un dopo questo accordo che apre una nuova era nella plurisecolare storia delle ricerche e della gestione del sito”.

Il sindaco Ciro Buonajuto ha concluso: “Questa collaborazione porterà ancora una volta innovazione, ricerca avanzata e migliori pratiche gestionali che consentiranno di preservare e promuovere al meglio il nostro straordinario patrimonio”.

Questo progetto rappresenta un’opportunità unica per valorizzare Ercolano, rendendola non solo un’importante meta turistica, ma anche un centro di ricerca e innovazione nel campo dell’archeologia.

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