Classica versione one man band. Lui, chitarra, armonica, kazoo e pedale di grancassa. Non ha più 30 anni, ma è tostissimo come solo un rocker puro sa esserlo. Edoardo Bennato quando sale sul palco dell’Europauditorium di Bologna viene letteralmente sommerso di applausi e affetto. Gli emiliani hanno sempre amato il cantautore napoletano. E lui parte proprio con Cantautore, una presa per il culo del cantautore. È a lui, al cantautore che prende in giro, che Edoardo si rivolge con una voce di scherno per dirgli “tu sei bello, tu sei imbattibile, tu sei incorruttibile, tu sei un cantautore…”.
Il Quartetto d’archi e le chitarre elettriche servono a completare lo spettacolo preparato per i suoi fan bolognesi. Quando il Quartetto Flegreo (Simona Sorrentino e Fabiana Sirigu violini, Luigi Tufano viola, Marco Pescosolido violoncello) sale sul palco si sentono alcune note di Vivaldi, prima di passare ad introdurre Pinocchio & Co., un viaggio musicale tra passato, presente e futuro del cantautore di bagnoli, uno dei pochi che assieme a Vasco Rossi può dirsi rocker puro. In tre ore quasi di musica Edoardo tira fuori i brani che gli hanno dato un successo enorme e le nuove composizioni, passando da Dotti medici e sapienti alle disavventure di Pinocchio, alle peripezie di Peter Pan, personaggi chiave dell’immaginario del rocker napoletano. A 30 anni si ha un timbro di voce, a 70 e passa se ne ha un altro, si matura. Certo è che In fila per tre o L’isola che non c’è o anche La Fata e Detto tra noi con questa voce più calda, meno urlata, hanno quasi un sapore nuovo. E dentro Europauditorium, dove ci sono ragazzini di 17 anni e persone con i capelli bianchi, stessa generazione del rockee, non ce n’è uno che non canti tutte le canzoni dall’inizio alla fine, dalla prima all’ultima strofa.
Con la sua band (Giuseppe Scarpato e Gennaro Porcelli chitarre, Roberto Perrone batteria e percussioni, Raffaele Lopez tastiere, Arduino Lopez basso) Bennato si inoltra in un’ America meno banale, forse più vera di quella che abbiamo sognato, sullo schermo, alle sue spalle, su un vide wall scorrono immagini di Marylin Monroe, JFK e Martin Luther King, simboli di un’identità culturale lontana, diversa in ogni caso dalla sua. È un rocker maturo, padrone del palco come sempre, capace di esaltare anche le grandi doti dei musicisti che lo accompagnano.
Non c’è Venderò, ma in compenso Vendo Bagnoli discetta sui destini della città e l’energia va a mille. La calunnia è un venticello cita il Barbiere di Siviglia e omaggia Enzo Tortora e Mia Martini, indifesi dalle maldicenze e poi Io che non sono l’imperatore non scende a patti con nessuno, travolgendo l’audience mentre Lopez si produce in uno slap bass funkeggiante. Quando hai il ritmo, non c’è niente da fare. La luna, poi è un altro sogno americano, una svolta di umanità e “sembrava così diversa in quell’estate che non era estate”. Un attimo di pausa in questa sfuriata rock and roll dove sbuca pure una canzone d’amore per lei, la chitarra, prima di Pronti a salpare title track dell’ultimo album in cui Bennato ha ritrovato la sua vena pungente parlando di emigrazioni ed immigrazioni tra i delicati arpeggi di Scarpato ispirati all’Eric Clapton di Can’t find my way home” prima del rnr bollente di “Rinnegato” che non fa prigionieri.
Concerto intenso, divertente, chiuso da un bis dove viene calato il poker di Un giorno credi, la Non è bello ciò che bello scritta per Pavarotti, la travolgente Meno male che adesso non c’è Nerone e l’apoteosi a luci accese di In prigione, in prigione. E che vi serva da lezione…. Testi in cui c’è tutta l’irriverenza del rocker pure che non scende a patti con nessuna ideologia. E che nella sua vita professionale, questa sua assoluta indipendenza da tutti e da tutto, l’ha pagata cara ed amara. Ma era ed è un uomo libero, un rocker puro e un cantautore… Il 17 sarà al teatro Colosseo di Torino. Il 20 novembre Edoardo torna a casa sua, nella sua Napoli, al Palapartenope, il 24 a Verona, al teatro Filarmonico, il 27 al Teatro Arcimboldi (Teatro degli Arcimboldi) di Milano, il 29 a Roma, all’Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia.
Jannik Sinner conquista i quarti di finale agli Internazionali di Roma, battendo in due set l’argentino Francisco Cerundolo con il punteggio di 7-6, 6-3. Un match spettacolare durato oltre due ore, ricco di intensità e colpi da applausi, che ha entusiasmato il pubblico del Foro Italico.
Primo set combattuto, poi l’allungo decisivo
Il primo set si è rivelato equilibratissimo, con i due tennisti che hanno lottato punto su punto fino al tie-break, dove Sinner ha fatto valere la sua classe e la sua solidità mentale. Cerundolo ha tenuto testa al numero uno al mondo con coraggio, ma ha ceduto nei momenti chiave.
Nel secondo set Sinner accelera
Nel secondo parziale l’azzurro ha alzato ulteriormente il ritmo, trovando profondità e precisione nei colpi. Cerundolo ha provato a rimanere in partita, ma Sinner ha preso il controllo dello scambio e ha chiuso sul 6-3, confermandosi in grande forma.
Ora i quarti di finale
Con questa vittoria, Sinner stacca il pass per i quarti di finale del Masters 1000 romano e continua il suo cammino verso un sogno chiamato finale. Il tifo del pubblico di casa resta il suo carburante migliore.
Da regina dei social media e abile comunicatrice, Kim Kardashian si è presa la scena oggi al processo contro le dieci persone sospettate di averla rapinata nel 2016 a Parigi. Commossa dal pentimento di uno degli imputati, l’ex modella ha preso la parola in aula per perdonarlo. Lo ha raccontato Le Parisien. “Signora, è stato dopo averla visto in uno show televisivo francese e aver realizzato il danno psicologico che le ho inflitto che ho deciso di indirizzarmi a lei”, ha scritto Omar Ait Khedache, ‘Omar il Vecchio’, nella missiva letta in aula dal presidente del tribunale.
“Mi rivolgo a lei come essere umano per dirle quanto mi pento, quanto mi ha commosso e toccato vederla in lacrime. Spero che le mie parole la aiutino a superare il trauma”, ha detto ancora. Il pianto di Omar ha mosso al pianto anche Kim, in lacrime alle parole del suo aggressore. “Apprezzo la lettera, queste parole. Io ti perdono”, ha scandito Kardashian.
Perdona, ma non dimentica. Questo “non cambia emozioni e sentimenti”, ha subito aggiunto, “la mia vita è cambiata per sempre”. Tanto che ora “negli Stati Uniti, lavoro nel sistema giudiziario, voglio diventare un avvocato e far riabilitare le persone. Ho sempre creduto nella seconda possibilita’”. Il 3 ottobre 2016 uomini armati irruppero nella stanza d’albergo dove si trovava Kardashian, a Parigi per la settimana della moda, la legarono e la tennero sotto tiro mentre si appropriavano dei preziosi gioielli che l’ex modella aveva portato con se’. Si e’ trattato della rapina a mano armata piu’ redditizia compiuta negli ultimi vent’anni nella Ville Lumier: dieci milioni di dollari la refurtiva, tra cui l’anello di fidanzamento con diamanti da 4 milioni di dollari che la regina delle influencer aveva ricevuto dall’ex marito, il rapper Kanye West.
Samuel French, attore noto per i suoi ruoli in Killers of the Flower Moon di Martin Scorsese e nella saga televisiva The Walking Dead, è morto venerdì 9 maggio a Waco, Texas, all’età di 45 anni. La notizia è stata confermata dal produttore cinematografico Paul Sinacore, che ha lavorato con French nel film in uscita Towpath.
Una carriera intensa e una passione totale per la recitazione
Sinacore ha ricordato l’attore su Instagram definendolo «un interprete magnetico, celebrato per le sue performance esplosive e per una dedizione assoluta al mestiere». French, infatti, aveva affrontato una lunga battaglia contro un cancro che negli ultimi anni si era diffuso in tutto il corpo, come riportato da The Hollywood Reporter.
«Samuel era un caro amico e un attore incredibile», ha scritto Sinacore. Nel film Towpath, ambientato nel 1964 durante il movimento per i diritti civili, French interpreta il detective Bernard Crooke, un ruolo che secondo il regista «non sarebbe mai esistito senza di lui». «Ha portato un’intensità straordinaria, ha dato tutto per dare vita alla nostra visione creativa comune».
Dal successo con Scorsese al piccolo schermo
French aveva recitato in alcune serie TV come Texas Rising, The Mark of a Killer e Fear the Walking Dead — in quest’ultima nei panni di Ben, nella sesta stagione. Il suo ruolo più importante è arrivato con Martin Scorsese, che lo ha scelto nel 2023 per interpretare CJ Robinson, agente sotto copertura nel pluripremiato Killers of the Flower Moon, accanto a Robert De Niro.
«Con De Niro ha condiviso lo schermo regalando una performance di potenza trattenuta e intensità silenziosa», ha ricordato ancora Sinacore.
L’amore per la figlia e il ricordo commosso dei colleghi
French lascia una figlia, cui era profondamente legato. «Parlava sempre di lei con orgoglio e tenerezza», ha raccontato Sinacore, aggiungendo: «La sua amicizia ha avuto un impatto sorprendentemente profondo sulla mia vita».