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La confessione choc di Tony al giudice: volevo bene ai bambini, non so perchè ho ucciso Giuseppe e ferito Noemi

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Resta in carcere Tony Essobti Badre, il 24enne venditore ambulante accusato di aver ucciso il figlio della sua convivente (Giuseppe, 7 anni9 e del ferimento della sorellina (Noemi, 8 anni), avvenuti a Cardito (Napoli). Il gip del tribunale di Napoli Nord Antonino Santoro ha così deciso, convalidando il fermo del pm Paola Izzo. Nell’udienza di convalida l’uomo ha ribadito la confessione resa subito dopo il fatto al sostituto della Procura di Napoli Nord Izzo, chiarendo anche quei particolari ancora controversi, come quello relativo all’utilizzo, durante il pestaggio, del manico rotto di una scopa, trasformato in un’arma. “Ho colpito i bambini con calci e pugni ed anche con il manico della scopa”, ha ammesso Badre, che dovrà rispondere di omicidio volontario aggravato da futili motivi e lesioni aggravate; “volevo bene ai ragazzi come fossero miei – ha proseguito – ma quando hanno distrutto la cameretta, in particolare la sponda del letto acquistata con tanti sacrifici, ho perso la testa. Sono distrutto”, si e’ poi lasciato andare il 24enne, dicendosi ancora piu’ rammaricato dal fatto di aver inizialmente “sottovalutato la portata delle ferite” inferte al figliastro, perdendo quelle due-tre ore risultate fatali. Badre ha poi raccontato che la compagna avrebbe cercato di fermarlo durante il pestaggio, ma senza riuscirci, ed ha ripercorso le tappe della travagliata convivenza con la donna, madre di tre figli avuti da una passata relazione, con cui aveva frequenti dissidi. Continuano a migliorare intanto le condizioni della sorellina delle vittima, ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli, dove e’ piantonata dalle forze dell’ordine e con il divieto di incontrare i parenti. “Il quadro clinico – spiega Vincenzo Tipo, primario del Pronto Soccorso – e’ in continuo miglioramento per le condizioni fisiche, ma la piccola resta qui anche per proseguire il percorso di sostegno psicologico a cura dello staff dell’ospedale”. La bambina, che dopo la tragedia aveva accusato esplicitamente il patrigno, ha incontrato il pm Paola Izzo, che gia’ ieri l’ha interrogata per circa due ore alla presenza della psicologa dell’equipe di sostegno che la segue, facendosi raccontare gli episodi che hanno portato alle percosse subite da lei e dal fratello. I colloqui della piccola con il pubblico ministero proseguiranno anche nei prossimi giorni, con durate mai troppo lunghe per non acuire lo stress della bambina. “Siamo nella fase acuta del trauma – ha spiegato Carlo Barbati, del team di psicologi – quindi adottiamo un intervento contenitivo, lasciando parlare la bambina, cercando di non suscitarle sentimenti sgradevoli, ma anche essere in grado di risponderle, perche’ ai bambini non bisogna dire bugie”. Gli psicologi del Santobono chiaramente parlano con grande cautela delle sensazioni della piccola. Pochi i dettagli che emergono dalla stanzetta dove e’ ricoverata. Emerge il superamento dello choc verbale da parte della bambina, arrivata senza parlare, e la sua richiesta di mangiare gnocchi e cotoletta.

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Ragazza investita e uccisa a Napoli, pirata fermato e messo in carcere

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È stato sottoposto a fermo e trasferito nel carcere di Poggioreale il 29enne ritenuto responsabile della morte di Sara Romano, la 21enne che all’alba di oggi è stata investita e uccisa da un suv in via Cattolica, tra Coroglio e via Cavalleggeri, a Napoli. Il provvedimento, notificato all’indagato dai carabinieri di Bagnoli, è stato emesso dal sostituto procuratore di Napoli Maurizio De Franchis che contesta il reato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Gli investigatori stanno attendendo i risultati del narco-test e dell’alcol test a cui il 29enne è stato sottoposto.

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Voto di scambio politico-mafioso, 7 arresti nel Napoletano

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Dalle prime luci dell’alba i carabinieri della compagnia di Torre Del Greco (Napoli) stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (sei arresti in carcere e uno ai domiciliari) emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 7 persone. Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino. I dettagli saranno forniti durante una conferenza stampa del procuratore Nicola Gratteri.

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‘Infrastrutture al Sud per il rientro dei ricercatori’

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“Noi stiamo investendo sul Sud e sulle sue infrastrutture perché anche queste sono infrastrutture. Il modo migliore per portare progetti di ricerca, come questo, e ricercatori, come quelli che stanno seguendo questi progetti, è creare delle infrastrutture. Ed è anche il modo migliore per fare tornare i nostri ricercatori, che sono andati all’estero, e per fare venire ricercatori stranieri”. Così da Napoli la ministra dell’ Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha accolto alla Stazione zoologica Anton Dohrn la spedizione scientifica Trec, ovvero Traversing European Coastlines, che si occupa di studiare la biodiversità e gli ecosistemi lungo le coste europee.

“È importante creare delle iniziative di eccellenza, come queste, che non si fanno solo domande ma danno pronte risposte utili per la comunità globale”, ha detto Bernini che entro il mese di maggio incntrerà in un bilaterale la collega francese Sylvie Retailleau, che oggi non è potuta intervenire. Il progetto Trec è “un’occasione per noi di grande soddisfazione. Il fatto di poter gestire insieme con una collaborazione con la Francia, con l’Embl ( European Molecular Biology Laboratory) e con grandi istituzioni che si occupano di contenere la perdita della biodiversità è la rappresentazione di quello che dobbiamo fare tutti: affrontare i grandi problemi, le grandi criticità che affliggono il mondo insieme”.

E questo, ha aggiunto, “dimostra quanto la forza del network sia in grado di dare delle risposte. Devo dire che questa collaborazione ci è particolarmente grata perché ha un effetto concreto, con risultati immediati che sono quelli di cui abbiamo bisogno ora”. Trec è il primo progetto continentale che studia gli ecosistemi costieri e la loro risposta all’ambiente e arriva a Napoli dopo otto mesi, nel 2023, di attività dedicate al campionamento sulle coste dei mari Atlantico, Baltico e del Nord e con l’ingresso nel 2024 nel Mediterraneo sulle coste spagnole. Oltre 150 i gruppi di ricerca che collaborano alla spedizione e 90 le Istituzioni in 21 Paesi europei. Il progetto è coordinato dall’European Molecular Biology Laboratory, insieme alla Tara Ocean Foundation e all’Embrc (European Marine Biology Resource Centre).

Diversi i partner locali coinvolti lungo il percorso di campionamento, tra questi la Stazione Anton Dohrn di Napoli che è l’ente coordinatore di Embrc Italy ed ha già ospitato la goletta Tara presso la Marina militare nel 2014. A Napoli gli scienziati, che viaggiano con i laboratori mobili dell’Embl e a bordo della goletta Tara, raccoglieranno campioni d’acqua, suolo, sedimenti e aerosol in città, nell’area di Pozzuoli e nella zona del fiume Sarno. Farà tappa a Napoli, per oltre un mese presso la stazione Dohrn anche il principale componente della flotta di laboratori mobili, l’Advanced Mobile Laboratory che fornirà tecnologie all’avanguardia direttamente sul campo, aiutando i ricercatori a processare i campioni biologici subito dopo averli raccolti, con l’utilizzo di strumenti e metodologie avanzate.

Un monitoraggio punto per punto contro la perdita accelerata della biodiversità costiera. E la caratteristica paneuropea del progetto implica che i campioni saranno prelevati in modo standardizzato: ciò renderà possibile confrontare e sondare i dati in tutta Europa, superando le difficoltà dovute ai diversi sistemi di campionamento regionali o nazionali. I team scientifici raccolgono informazioni su fattori quali la presenza di inquinanti, antibiotici, pesticidi o ormoni, sulla temperatura, la salinità e sui livelli di ossigeno. In ogni punto i team campionano il suolo, i sedimenti e le acque poco profonde.

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