Malgrado lo stop del Viminale sono stati presentati libro e film “La Casalese-Operazione Spartacus”. Rispetto al programma iniziale, però, è cambiata la location. La presentazione della pellicola di Antonella D’Agostino, ex moglie di Renato Vallanzasca, e prodotta dalla Roxyl Music Art & Show di Angelo Bardellino, nipote di Antonio Bardellino fondatore del clan dei Casalesi, si è tenuta al Circolo Nautico di Gaeta e non, come inizialmente previsto prima del provvedimento del Ministero dell’Interno, in un locale di Spigno di Saturnia, in provincia di Latina.
Nei giorni scorsi era stato il senatore Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia, ad annunciare: “C’è lo stop del Viminale alla presentazione del libro e del film di Antonella D’Agostino, ex moglie di Vallanzasca, prodotto dal nipote del boss dei casalesi Bardellino. La libertà di espressione è una cosa, dare spazio a messaggi che avvicinano, anziché allontanarli, i cittadini alla cultura mafiosa è un’altra”.
L’avvocato della produzione, Enrico Cellini, in una nota ha fatto sapere: “Il provvedimento sarà oggetto di impugnazione avanti il TAR del Lazio, essendo illegittimo ed, oltretutto, notificato ad un soggetto non legittimato e non all’effettivo legale rappresentante. In relazione al “curriculum” di Angelo Bardellino, preciso che lo stesso non è mai stato condannato per l’appartenenza a nessuna organizzazione criminale e nè, tantomeno, per associazione di stampo camorristico; non ha mai riportato condanne aggravate dal metodo mafioso e nessuna indagine lo hai mai visto coinvolto per fatti di sangue. La condanna relativa all’operazione denominata “Formia connection” per fatti risalenti al lontano 2004 è sub judice, in quanto la Suprema Corte di Cassazione deve ancora pronunciarsi sulla sussistenza del reato di estorsione (semplice e non aggravata dal metodo mafioso). Con la sua società – prosegue il legale – operante da 8 anni ha prodotto spettacoli in mezza Europa; ha trattato con politici di livello in Ungheria, Romania e Russia. In Italia ha collaborato per la trasmissione “The Voice” e con cantanti conosciuti a livello internazionale. Bisogna poi precisare che il libro della D’Agostino non contiene riferimenti alla storia della camorra o a circostanze che possano ricondurre a riferimenti come estorsioni, fatti di sangue e quant’altro. Si tratta semplicemente di una storia d’amore, tratta da un fatto realmente accaduto, di una madre che cerca di salvare il proprio figlio minore. Il titolo “La casalese”, oltretutto indicato prima dell’intervento della società di Bardellino, è ingannevole: il libro, si ripete, non narra la storia dei casalesi. La società Roxyl Music & Show è intervenuta successivamente per la realizzazione del film, già quasi ultimato, con una produzione al 25% con altra società, non scegliendo il titolo e senza influenzare il soggetto e la storia narrata. Mi chiedo: acquistare diritti di un libro e commercializzarli è reato? La riabilitazione è solo scritta nella nostra Costituzione oppure è un principio sacro che vale per tutti?”.
“Ho appena appreso della morte di Papa Francesco. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di vederlo ieri, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, È stato veramente meraviglioso”: sono le parole su X del vicepresidente americano, JD Vance, che ieri nel corso della sua visita in Vaticano era stato brevemente ricevuto a Santa Marta dal Pontefice.
Storie di violenze in famiglia tra Napoli e la vicina Portici: in un caso un figlio ha cercato di strangolare la madre, nell’altro una donna ha picchiato con calci e pugni la mamma ottantenne e la sorella. A Ponticelli, periferia di Napoli, quando i carabinieri hanno spalancato la porta, le mani di un 46enne napoletano erano ancora strette al collo della madre. E non è bastato l’intervento dei militari a fermare rabbia, insulti e minacce di morte. I militari erano stati allertati da una telefonata al 112: qualcuno aveva sentito urlare e probabilmente non era la prima volta. I carabinieri della stazione di Ponticelli e quelli del nucleo radiomobile sono arrivati in pochi istanti e hanno scoperto che il 46enne, già noto alle forze dell’ordine, aveva appena aggredito la madre.
I motivi non sono ancora chiari ma, da quello che è emerso, non sarebbe stata la prima volta. L’uomo è finito in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia. Storia simile nella vicina Portici. In questo caso la storia è tutta al femminile. Una 50enne, in casa con la madre di 83 anni e la sorella, forse a causa dell’abuso di alcolici, ha preso a calci e pugni le due vittime, sarebbero state colpite anche con un cellulare, ripetutamente. Secondo quanto ricostruito dai militari della stazione di Portici, intervenuti dopo una chiamata al 112, la 50enne avrebbe imputato a sorella e madre la sparizione di un gatto. La donna è stata portata nel carcere di Secondigliano. Delicate le condizioni delle vittime. Per la 83enne visibili ematomi alla schiena provocati dai calci ricevuti. Tra naso e bocca una vistosa perdita di sangue causata dai colpi inferti con lo smartphone. Anche la sorella ha riportato ferite ed escoriazioni su tutto il corpo. Se la caveranno con qualche giorno di prognosi.
Tragedia di Pasqua in un agriturismo in provincia di Avellino. Una donna di 74 anni di Pozzuoli (Napoli), in gita insieme ai familiari, è stata stroncata da un malore improvviso poco prima dell’ora di pranzo. Inutili i tentativi di rianimarla. Sul posto, in località Scampata, i carabinieri di Ariano Irpino e i sanitari del 118 che hanno constatato il decesso. La salma, su disposizione della Procura di Benevento, è stata trasferita nel capoluogo sannita all’ospedale “San Pio”.