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Italvolley femminile, ecco le ragazze/campionesse di Davide Mazzanti che hanno fatto innamorare l’Italia per la loro semplicità

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Davide Mazzanti. Il coach della nazionale

Cristina Chirichella

Con le loro vittorie hanno fatto innamorare l’Italia e incollato milioni di spettatori alla tivù. Dalla veterana del gruppo Paola De Gennaro alla capitana napoletana Cristina Chirichella, fino al volto simbolo di questo mondiale, la schiacciatrice Paola Egonu. Sono ragazze normali, tranquille. Hanno i loro profili social (dai quali abbiamo tratto queste foto), non sempre hanno tantissimi followers perchè solo con questo mondiale hanno guadagnato l’attenzione del grande pubblico che le hanno potute ammirare nella loro scalata fino alla finale mondiale. E di tutti i trastullamenti psicologici e sociologici sul colore della pelle o sulla italianità di chi ha la pelle più nera di quelle bianca, vale quello che dice Paola Egonu. “Sono compagna di stanza di Cristiana Chirichella. La sera quando andiamo a dormire scherziamo su tutto, non perdiamo mai tempo su scemenze sul colore della pelle”. Ah, per capire che sono più italiane di molti italiani, basta vederle quando cantano l’inno nazionale. Loro, le ragazze, lo conoscono a memoria e lo cantano. Altri, non sempre ci riescono. Ammesso che quello sia indice di italianità.

Ecco i profili delle campionesse che hanno fatto sognare gli sportivi italiani, compresi quelli che non  avevano mai guardato una partita di Volley, meno che meno un match delle donne. 

Cristina Chirichella

Lei è la torre centrale. Gioca nella Igor Gorgonzola Novara ed è il capitano della nazionale. “La principessa” è il suo nomignolo. Merito dei suoi modi gentili, signorili sempre. Cristina è una ragazza come tante. Oltre a fare sport, frequenta l’università ed è molto legata ai suoi genitori ed al fratello  tanto da essersi tatuata sul braccio destro un  simbolo dell’infinito con all’interno le iniziali sue e del fratello

 

Anna Danesi

Centrale della Imoco volley di Conegliano, ha 22 anni e una buona esperienza internazionale. Molto timida. Molto riservata. Ama stare in famiglia e col suo ragazzo. Le piace viaggiare. Ama l’America del Sud, in particolare il Brasile”

 

Paola Egonu

È nata il 18 dicembre 1998 a Cittadella da genitori nigeriani. Con 291 punti è la miglior realizzatrice dei Mondiali. Alta 1,93 cm, ha cominciato a giocare nel Club Italia come schiacciatrice. Dal 2017 gioca all’Agil di Novara, con cui ha vinto Coppa Italia e Supercoppa. Schiaccia a una velocità di 100 km/h e si definisce pigra: è stato suo padre Ambi a convincerla a trovarsi un hobby. Da grande vuole fare l’avvocata e studia per riuscirci.

 

Ofelia Malinov

Ha 22 anni, è nata a Bergamo ed è figlia d’arte. I genitori si sono trasferiti in Italia dalla Bulgaria per il volley: papà Atanas da allenatore, mamma Kamelia da giocatrice. Lo sport è una questione di famiglia, ci giocano anche le sue sorelle più piccole, le gemelle Emma e Michela. “Lia”, dal 2011 al 2015 ha giocato a Bassano, in squadra con sua mamma e sotto la guida del padre.Giocherà a Scandicci, è a pochi esami dalla laurea in Scienze politiche.

 

Miriam Sylla

È di Palermo. I genitori, Abdoulaye e Salimata, vengono dalla Costa D’Avorio. Sua mamma ha fatto parte della Nazionale ivoriana di pallamano. Miriam, 23 anni, è la schiacciatrice dell’Imoco. Ha due nonni adottivi, Maria e Paolo, i primi ad aiutare la famiglia appena arrivata in Italia. Per i Mondiali si è colorata le punte dei capelli di azzurro.

 

Paola Egonu

Miriam Sylla

Beatrice Parrocchiale

Carlotta Cambi

Serena Ortolani

Anna Danesi

Lucia Bosetti

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La morte di Mattia Giani sul campo di calcio, l’accusa del giudice sportivo: l’ambulanza arrivò dopo 17 minuti

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Una tragedia ha colpito il mondo del calcio toscano con la morte del calciatore Mattia Giani durante una partita tra Lanciotto e Castelfiorentino. Il giudice sportivo della Figc – Lega Dilettanti toscana ha ora fornito una ricostruzione dettagliata degli eventi che hanno portato alla tragedia e delle decisioni conseguenti.

Secondo il giudice sportivo, l’ambulanza è arrivata allo stadio di Campi solo 17 minuti dopo che i soccorsi sono stati richiesti per Mattia Giani. Durante questo periodo, i soccorsi sono stati forniti da un massaggiatore ospite e da un medico presente in tribuna, che sembra che abbiano utilizzato un defibrillatore per tentare di rianimare il giocatore. Successivamente, una prima ambulanza è giunta sul posto e ha continuato le operazioni di soccorso con l’aiuto di altri volontari che sono arrivati con un’altra ambulanza pochi minuti dopo. Nonostante gli sforzi dei sanitari, il calciatore è stato dichiarato morto dopo il suo trasferimento in ospedale.

Il giudice sportivo ha ritenuto giustificata la sospensione della partita, che è stata interrotta al 14′ del primo tempo, a causa dell’inevitabile turbamento di giocatori e dirigenti causato dall’evento tragico. Inoltre, ha deciso che la parte restante della partita dovrà essere recuperata in un secondo momento.

La squadra Lanciotto è stata multata di 400 euro “per mancanza di ambulanza e/o medico”,  sanzione prevista per questa mancanza.

“Giova sottolineare – scrive ancora il giudice sportivo – come il rispetto del grave evento anche da parte della società Lanciotto Campi Bisenzio e dei componenti la terna arbitrale sia sintomo di grande osservanza dei valori della solidarietà e della correttezza sportiva”.

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Champions, il Real Madrid di Ancelotti batte il City ai rigori e vola in semifinale

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Il “re” di coppe piazza un altro colpo: il Real Madrid di Carlo Ancelotti raggiunge la semifinale di Champions League dopo una battaglia durissima contro il Manchester City di Pep Guardiola. Raggiunge così Del Bosque come il secondo allenatore del Real Madrid con più presenze in Champions.

Con uno spettacolare pareggio 3-3 nell’andata, i Blancos di Carlos Ancelotti si sono imposti dopo i rigori (5-4) nel ritorno dei quarti di finale all’Etihad Stadium. Nonostante un inizio frenetico, con il Real che si è portato in vantaggio al 12’ grazie a Rodrygo e il Manchester City che ha colpito la traversa con Haaland, il primo tempo si è chiuso sull’1-1, firmato da De Bruyne al 76’. Il ritmo del match è stato incandescente, con entrambe le squadre impegnate in rapidi scambi e azioni fulminee. Nonostante gli sforzi di entrambi i lati nei tempi regolamentari e supplementari, il risultato è rimasto invariato.

La partita è stata caratterizzata da un gioco tattico, con Pep Guardiola e Carlo Ancelotti che hanno orchestrato le loro mosse con maestria. Ma è stata la lotteria dei rigori a decretare il vincitore, con il Real Madrid che ha avuto la meglio, accedendo così alla semifinale per il quarto anno consecutivo. Ora, i Blancos si preparano ad affrontare il Bayern Monaco in un’altra sfida emozionante per un posto nella finale di Champions League.

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Champions, il Bayern va in semifinale battendo l’Arsenal di misura

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Il Bayern Monaco si consola del campionato deludente conquistando l’accesso alla semifinale di Champions League dopo una vittoria cruciale sul campo dell’Arsenal. Con un risultato finale di 1-0 all’Allianz Arena nel ritorno dei quarti di finale, i bavaresi hanno dimostrato ancora una volta la loro forza e determinazione. Il momento decisivo è arrivato nella ripresa, quando Kimmich ha trovato la rete di testa su un preciso cross di Guerreiro al minuto 63’.

La partita è stata caratterizzata da un dominio del Bayern, che ha colpito due volte il palo nella stessa azione all’inizio della ripresa, con Goretzka e Guerreiro, mettendo a dura prova la difesa dell’Arsenal. Nonostante i tentativi dei Gunners di reagire grazie ad un ottimo Jorginho, il Bayern ha mantenuto saldamente il controllo del gioco e ha difeso con determinazione il proprio vantaggio fino al fischio finale.

Questo risultato segue il pareggio 2-2 nell’andata all’Emirates di Londra, confermando la superiorità complessiva del Bayern Monaco nella doppia sfida. Ora, i bavaresi si preparano ad affrontare la vincente tra Manchester City e Real Madrid nella semifinale.

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