Una prodezza a fine gara di Dia gela il Maradona, regala un insperato pari alla Salernitana e rimanda di qualche giorno la festa scudetto del Napoli, che credeva di avere chiuso i giochi con un gol di testa di Olivera. E’ solo un dettaglio nella lunga stagione felice della squadra di Spalletti, che aveva gioito per la rimonta dell’Inter con il 3-1 inflitto alla Lazio grazie alla doppietta di Lautaro, ma certo la delusione, con una città imbandierata, chiusa al traffico e pronta allo sbornia scudetto, è grande.
La Juve aveva l’occasione si scavalcare la Lazio e prendersi il secondo posto, ma a Bologna soffre e si salva con un pari: Orsolini fa esultare gli emiliani (gol su rigore assegnato dal Var senza la revisione dell’arbitro) e Milik che, dopo aver sbagliato dal dischetto, si riscatta segnando la rete dell’1-1. La squadra di Allegri è terza a quota 60, a un punto dalla Lazio. E il Napoli rinvia i conti a Udine, ed è a un solo punto dalla certezza aritmetica del tricolore. Ma se la Lazio, mercoledì, non vince con il Sassuolo lo scudetto Spalletti lo conquista prima di scendere in campo. Diventa frenetica la volata Champions, ormai principale e affascinante enigma del campionato.
La Lazio è seconda, con la Juve terza a un punto.. A -4 dai biancocelesti si è formato un terzetto con le due milanesi e la Roma, ma le variabili non finiscono qui perchè due punti sotto incombe l’Atalanta, che ha ritrovato Zapata e viene da due vittorie pesanti. Nella bolgia retrocessione si chiama fuori la Salernitana mentre l’Empoli si fa rimontare e battere dal Sassuolo: decide l’ingresso di Berardi con una doppietta. Il Verona fa un piccolo passo in avanti pareggiando con la Cremonese, ormai rassegnata. Il gol di Verdi consente ai veneti di agguantare lo Spezia. Maradona in festa in attesa del terzo scudetto, ma l’urlo liberatorio rimane strozzato perchè la Salernitana, al nono risultato positivo di fila grazie all’eccellente lavoro di Paulo Sousa, si difende molto bene, ribatte colpo su colpo. Una parte speciale la recita Ochoa che fa vari miracoli.
Il Napoli trova sbocchi chiusi, Osimhen e Kvara danno l’assalto, ma spesso manca la lucidità. Il gol arriva lo stesso, con Olivera di testa, poi i partenopei sfiorano il raddoppio, ma è la Salernitana che trova alla fine il pari con un gioiello di Dia, sfuggito a Osimhen. Dopo 33 anni il pubblico napoletano deve aspettare ancora qualche giorno per agguantare il meritato terzo scudetto, il primo in serie A di Luciano Spalletti dopo quattro secondi posti con la Roma. Dopo essere resuscitata in Champions e in Coppa Italia l’Inter raddrizza pure la corsa per il quarto posto annullando gran parte degli handicap derivati da tre sconfitte consecutive.
La Lazio però non fa solo una gara di attesa, si distende bene innervosendo l’Inter, a cui viene annullato un gol di Mkhitaryan, ma in contropiede colpisce Felipe Anderson che gela il Meazza. L’Inter però non si sgonfia, com’è accaduto troppo spesso in passato e, sospinta da un rigenerato Lukaku, mette all’angolo la Lazio costruendo tanto e costringendo Provedel agli straordinari. Ma per trarre profitto dalla superiorità ci vuole l’ingresso di Lautaro, che prende il posto (a furor di popolo) dell’inconcludente Correa: il campione del mondo sigla il pari e il 3-1 mentre il sorpasso lo firma Gosens, che paga l’acrobazia con un infortunio. Due assist sono di Lukaku. Rimane sempre incerta la corsa salvezza.
L’Empoli va in vantaggio in casa del Sassuolo con un gol iniziale del suo goleador Cambiaghi. I padroni di casa prendono d’assedio la porta toscana con poca lucidita’, ma tutto cambia quando rientra il lungodegente. Berardi. Nei minuti finali l’azzurro prima pareggia e pro al 97′ trasforma un rigore che manda ko i toscani. Tra Cremonese e Verona finisca in pari, ed è un risultato che non serve ai padroni di casa ed e’ solo parzialmente positivo per i veneti che raggiungono lo Spezia. La Cremonese passa subito con un gol di Okereke, il Verona piano piano guadagna campo, sfiora piu’ volte il pari. Nella ripresa i lombardi rimangono in dieci per il rosso a Quagliata. Ci pensa Verdi a pareggiare, poi il Verona sfiora il successo, ma la lotta salvezza si risolvera’ solo alla fine.