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In serie A la vittoria del Napoli sul Milan consegna all’Inter lo scettro di campione d’inverno

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Il Napoli dopo due sconfitte di fila e nonostante le tante assenze fa sua la gara piu’ importante, il big match della 18/a giornata a San Siro, battendo 1-0 il Milan e raggiungendolo al secondo posto a quota 39 punti. Un risultato che laurea l’Inter campione d’inverno con un turno di anticipo, lanciandola verso una possibile fuga mentre i rivali non riescono a tenere il suo passo, diventato imperioso. La gara del Meazza e’ stata indirizzata dalla rete al 5′ di Elmas, bravo a eludere di testa su corner la difesa rossonera, col Milan incapace di far male ad una difesa azzurra ben organizzata. Sterili i rossoneri anche nell’assalto finale, ma fara’ discutere l’annullamento della rete di Kessie’ al 44′ per fuorigioco di Giroud. Il risultato rafforza i propositi dell’Inter di cercare il bis scudetto: sostituendo Conte con Inzaghi il prodotto non cambia. Il risultato di ieri Bergamo riapre invece una corsa Champions che sembrava quasi in archivio. L’Atalanta, in affanno in casa, sprofonda con la migliore Roma di Mourinho e i giallorossi, insieme alla Juve di Allegri, arpionano al quinto posto la Fiorentina frenata dal Sassuolo. Mourinho ed Allegri riaffiorano e promettono battaglia nel girone di ritorno. Si puo’ aggregare alla rincorsa la Lazio di Sarri se riuscira’ ad assestare i reparti e ad arginare le conflittualita’ latenti tra giocatori, club e tifo. La Fiorentina sciupa l’occasione di restare da sola al quinto posto pareggiando in rimonta col solido Sassuolo, al sesto risultato utile consecutivo, in una gara vibrante ed equilibrata. Solo il Torino vince nella altre gare della domenica pomeriggio, battendo 1-0 e scavalcando il Verona, mentre si chiudono 1-1 Spezia-Empoli e Samp-Venezia, un piccolo passetto in avanti per tutte. La Fiorentina di Italiano si fa sorprendere nel primo tempo dalle ripartenze del Sassuolo che si difende bene dalle incursioni viola che sciupano molto anche per i tempestivi interventi di Consigli. Scamacca e Frattesi in pochi minuti colpiscono duro, ma i viole nella ripresa si rimboccano le maniche e riprendono la gara con Vlahovic e Torreira. Il sorpasso sembra dietro l’angolo ma Biraghi si fa espellere, Italiano sostituisce Vlahovic che non la prende bene. La partita torna in equilibrio con possibilita’ ben distribuite. E’ il primo pari della Fiorentina in stagione e la gara regala le emozioni di due bomber di razza: Vlahovic e’ alla sesta gara con gol, guida la classifica marcatori con 16 reti, eguaglia con 33 reti il record nell’anno solare di Ronaldo nel 2020. Nel Sassuolo brilla ancora Scamacca, gigante agile che si libera come pochi e scarica conclusioni violente alla Bobo Vieri: e’ al sesto gol stagionale e si fonde sempre meglio con l’altro emergente Raspadori. Due sciagurate autoreti disegnano il pari tra Spezia ed Empoli, risultato che accontenta entrambe ma non le esalta. E’ il male minore. I liguri non approfittano del ko delle tre che seguono in classifica ma si portano a +3 dalla zona retrocessione. I toscani frenano dopo la vittoria di Napoli e si rifanno scavalcare dalla Lazio. Prima Marchizza e poi Nikolaou infilano il proprio portiere nel goffo tentativo di respingere, poi l’Empoli reclama il rigore per un tiro di Cutrone deviato da Amian in maniera scomposta. Ma alla moviola l’arbitro constata che e’ petto. E’ l’Empoli poi che va piu’ vicino al successo ma il pari non cambia. Il Torino fa tesoro della rete di Pobega nel primo tempo e resiste al finale aggressivo dell’Hellas, peraltro rimasto in 10 gia’ dal 15′ pt. Per i granata, il successo, secondo consecutivo, vale il decimo posto. Il Venezia festeggia il gol in extremis di Henry che equilibra quello segnato al 1′ da Gabbiadini e avvicina i liguri, che dopo il successo nel derby contavano su una nuova vittoria per allontanarsi dai bassifondi.

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Inter, vittoria di misura e testa al Barcellona: 1-0 contro il Verona con il rigore di Asllani

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Una vittoria preziosa, ottenuta con pragmatismo e ampio turnover: l’Inter supera il Verona per 1-0 a San Siro grazie a un rigore trasformato da Asllani e può ora concentrarsi con serenità sulla sfida decisiva contro il Barcellona.

Simone Inzaghi, squalificato e sostituito in panchina da Massimiliano Farris, rivoluziona la formazione rispetto alla gara europea: l’unico titolare confermato è Bisseck. Con lui in difesa De Vrij e Carlos Augusto, mentre sugli esterni agiscono Darmian e Zalewski. In mezzo al campo, Asllani in regia, affiancato da Frattesi e Zielinski. In avanti, spazio a Correa e Arnautovic.

L’inizio è tutto nerazzurro. Carlos è tra i più ispirati e già al quinto minuto propizia l’episodio chiave: imbucata per Arnautovic e fallo di mano netto di Valentini in area. L’arbitro Manganiello, dopo revisione al VAR, assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Asllani: esecuzione impeccabile e primo gol in campionato per il centrocampista albanese, che spiazza Montipò e firma l’1-0.

Il Verona fatica a reagire. Il 5-3-1-1 di Zanetti punta sulla densità e sul gioco sporco, ma l’Inter controlla senza affanni. Zalewski è particolarmente attivo sulla sinistra, mentre l’unica vera occasione per gli ospiti è un destro potente di Sarr, respinto con attenzione da Martinez. L’illusione del raddoppio arriva ancora da Asllani, ma il suo tiro colpisce solo l’esterno della rete.

Nella ripresa, il copione non cambia subito: il Verona prova timidamente ad alzare il baricentro, ma l’Inter gestisce il possesso senza forzare. L’ingresso di Dimarco e Mkhitaryan prima, poi di Taremi e Acerbi, porta forze fresche, ma l’atteggiamento rimane conservativo. I nerazzurri badano a contenere, Martinez si fa spesso coinvolgere nel giro palla per addormentare il ritmo e spegnere le iniziative dell’Hellas.

Nel finale qualche brivido, ma nessun vero pericolo per la porta nerazzurra. L’Inter archivia la pratica con un 1-0 di sostanza, senza entusiasmi ma con pieno controllo. Tre punti pesanti in ottica campionato e una spinta in più verso l’attesissimo ritorno con il Barcellona. Ora, sì, la testa può andare tutta lì.

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Tennis: Sabalenka batte Gauff e vince Masters 1000 Madrid

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Aryna Sabalenka trionfa a Madrid superando nella finale del Masters 1000 Coco Gauff per 6-3 7-6 in un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka, n.1 della Wta, è il terzo titolo a Madrid dopo il successo del 2021 su Ashleigh Barty e quello del 2023 su Iga Swiatek, e anche il terzo titolo dell’anno dopo le vittorie a Brisbane e Miami. Complessivamente è il 20esimo titolo della carriera.

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Raspadori, il goleador dai gol pesanti: calmi e gesso, dobbiamo lavorare ancora

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“Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”. Lo ha dichiarato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ai microfoni di Dazn dopo il match vinto 1-0 contro il Lecce. “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”, ha aggiunto Amir Rrahmani.

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