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In Brasile vince la destra di Jair Bolsonaro, archiviati 13 anni di sinistra e Lula sepolto in carcere sotto accuse di corruzione. Il neopresidente carioca: darò all’Italia il terrorista Battisti

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Il Brasile archivia la sinistra e Lula Da Silva. Jair Bolsonaro (nella foto) è il nuovo presidente del Brasile. Ha vinto con il 55,29 per cento dei voti. Fernando Haddad del Pt si ferma al 44,71 per cento. Per il Brasile è un cambio radicale. Dopo 13 anni di sinistra arriva la destra estrema. Lula chiuso in carcere. Con lui l’odiato Partido dos Trabajadores che tutti considerano responsabili del disastro economico e sociale in cui è sprofondato il paese. La destra di Bolsonaro vince  dappertutto. Si eleggevano anche 13 nuovi governatori. Sono tutti nuovi. Solo nel Nord est resiste il candidato della sinistra.   

Migliaia di persone con la maglietta nazionale del Brasile si accalcano a Barra de Tijuca, nella zona sud di Rio, dove vive il neo presidente. Ballano, urlano, inneggiano al loro leader. I fuochi di artificio illuminano a giorno la spiaggia e il mare. La gente urla il nome dell’Uomo nero nel resto della città. Dalle finestre, nelle piazze e nelle strade. La vittoria è schiacciante.

Bolsonaro, ex militare, appare sui social appena è ufficiale la sua vittoria. Sulla sua pagina di Facebook. “Dobbiamo abituarci a vivere insieme – esordisce – Per ritrovare la prosperità perduta. Grazie a Dio sono riuscito a interpretare la volontà dei nostri concittadini. Il paese chiedeva un cambio. Non potevano continuare a vivere con il populismo, l’estremismo, il comunismo della sinistra. Dobbiamo seguire l’insegnamento di Dio. Faremo un governo che possa portare il nostro Brasile nel posto che merita. Abbiamo le condizioni per governare, con i nostri parlamentari. Tutti gli impegni che abbiamo assunto saranno rispettati e portati a termine. Non cederemo l’Amazzonia, parleremo con la gente, rispetteremo tutte le opinioni e le esigenze. Ma metteremo davanti a tutto e tutti l’interesse del paese. Sapevamo dove dovevamo andare e ora sappiamo dove andiamo. Ringrazio i brasiliani per la fiducia dimostrata”.

Attestati di stima e auguri di buon lavoro arrivano da ogni parte del mondo. Anche il leader leghista Matteo Salvini ha fatto i complimenti a Bolsonaro: “Anche in Brasile i cittadini hanno mandato a casa la sinistra! Buon lavoro al presidente Bolsonaro, l’amicizia tra i nostri popoli e i nostri governi sarà ancora più forte”. Lo scrive il leader della Lega su Twitter complimentandosi con Jair Bolsonaro per l’elezione a presidente del Brasile. “E dopo anni di chiacchiere, chiederò che ci rimandino in Italia il terrorista rosso Battisti”, ha twittato il ministro leghista. E a breve così sarà perchè Bolsonaro ha fatto sapere che il suo primo atto di amicizia verso l’Italia sarà rispedire un italiano condannato all’ergastolo che da anno vive libero in Brasile.

 

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Criptovalute: Trump lancia piattaforma World liberty financial

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Donald Trump, insieme ai suoi figli ha lanciato una nuova piattaforma di criptovaluta, che dovrebbe competere con le istituzioni finanziarie tradizionali. World Liberty Financial intende offrire diversi servizi basati sulla cosiddetta finanza decentralizzata, un meccanismo che non utilizza piu’ un intermediario come una banca per effettuare transazioni con terzi. La finanza decentralizzata o DeFi si basa sulla tecnologia “blockchain”, che mantiene un registro delle transazioni teoricamente inviolabile, visibile a tutti. World Liberty Financial consentira’ di prestare e prendere in prestito criptovalute da altri utenti, un servizio che gia’ offrono molte piattaforme, una delle piu’ conosciute e’ Aave. “Questo e’ l’inizio di una rivoluzione finanziaria”, ha detto su X Donald Trump Jr., il figlio maggiore del candidato repubblicano alle presidenziali. Zachary Folkman e Chase Herro, capi del progetto, imprenditori gia’ affermati nel settore delle criptovalute, hanno indicato che la piattaforma utilizzera’ principalmente “stablecoin”, che sono garantiti da una valuta tradizionale, molto spesso il dollaro. Di conseguenza, il loro valore e’ stabile e sono esenti dalle fluttuazioni a volte brutali sperimentate dalla maggior parte delle altre valute digitali.

World Liberty Financial cerca di attirare quante piu’ persone possibile verso le criptovalute, “non per correre molti rischi sul prossimo bitcoin, ma per utilizzare le stablecoin e generare interessi o ottenere liquidita’”, ha spiegato Zachary Folkman. Nel secondo caso, l’utente deposita criptovalute come garanzia per ottenere un prestito di importo maggiore. Il progetto prevede anche la vendita, in un secondo momento, di token, che daranno diritto a partecipare alla governance della piattaforma e non potranno essere rivenduti. “Il 63% circa sara’ messo in vendita al pubblico, ha spiegato Corey Caplan, consulente del progetto, anche se non e’ stato comunicato alcun programma di rilascio. Inizialmente molto critico nei confronti delle criptovalute, da lui definite addirittura una “truffa”, Donald Trump ora ha cambiato radicalmente la sua posizione, al punto da presentarsi ora come un paladino delle valute digitali. Durante un’importante conferenza di settore alla fine di luglio a Nashville (Tennessee), ha promesso che, se rieletto, sarebbe stato “il presidente pro-innovazione e pro-bitcoin di cui l’America ha bisogno”. Donald Trump si schiera quindi in posizione opposta rispetto al governo Biden, favorevole ad una regolamentazione severa del settore.

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Meta bandisce Rt e altri media russi dalle sue piattaforme

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Meta ha dichiarato di aver bandito Rt, Rossiya Segodnya e altre reti di media statali russe dalle sue piattaforme. “Dopo un’attenta riflessione, abbiamo ampliato la nostra applicazione in corso contro media statali russi: Rossiya Segodnya, Rt e altre entità correlate sono ora bandite dalle nostre app a livello globale per attività d’interferenza straniera”, ha affermato oggi in un comunicato la società proprietaria di Facebook e Instagram.

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Bus si schianta in Perù, ‘6 italiani gravemente feriti’

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Sei italiani e altre decine di turisti sono rimasti gravemente feriti in Perù quando il loro autobus si è schiantato mentre scendeva dall’antica cittadella Inca di Machu Picchu, ha detto la polizia locali. L’autista avrebbe perso il controllo e il mezzo è precipitato fuori dalla strada di montagna a zigzag che collega il sito storico con la città turistica di Aguas Calientes, cadendo per circa 15 metri.

“Abbiamo 30 turisti feriti: sono stati tutti portati a Cusco”, ha detto un funzionario di polizia peruviana. Subito dopo l’incidente, le autorità e i residenti locali sono accorsi in aiuto dei turisti per aiutarli a raggiungere il centro sanitario della città. Almeno 20 persone tra cui italiani, cileni e guatemaltechi sono stati ricoverati in ospedale per fratture ossee. Sono rimasti feriti anche cinque cittadini messicani, due giapponesi e un cinese. La polizia ha aperto un’indagine sull’incidente.

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