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Il Sassuolo rimonta e sorride, ennesimo ko Verona

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In rimonta e con qualità. Torna al successo il Sassuolo, nel proprio stadio, e con il 2-1 al Verona nell’ultimo incontro dell’11/a giornata, sale al nono posto mettendosi in scia alla Juventus. E’ la sesta sconfitta consecutiva per l’Hellas, più che mai pericolante in fondo alla graduatoria nonostante un gioco per nulla rinunciatario. Con Obiang e D’Andrea dall’inizio, Dionisi si aggrappa ad un grandissimo Laurientè, tra i migliori in campo, e alla solidità e alle doti di finalizzatore di Frattesi, ma sono gli scaligeri a sorprendere il Mapei Stadium ad inizio partita. Non trascorrono nemmeno 120 secondi e la squadra di Bocchetti è già in vantaggio. Tiro cross dalla sinistra di Ceccherini, Henry sfugge alla marcatura di Ayhan ma non riesce a sfiorare la sfera che finisce comunque in rete all’angolo più lontano. Hellas avanti e il gol è di Ceccherini, avvio shock per il Sassuolo che rischia di incassare anche la seconda rete poco dopo ma Tameze, servito da Piccoli in area di rigore, non riesce a toccare in rete in spaccata. Il Sassuolo reagisce al 13′: Pinamonti vola in profondità, palla dentro per l’accorrente Laurientè che dovrebbe solo spingere in rete, Ceccherini (ancora lui) non pare d’accordo e il suo intervento in scivolata è determinante. C’è un solo giocatore che ha le qualità per rialzare il Sassuolo ed è Laurientè. Al 32′ l’esterno francese si mette in proprio. sulla sinistra salta come fosse un birillo Hien e piazza come fosse un colpo da biliardo alla sinistra di Montipò, un bacio al palo e gol. Gli scaligeri, al 40′, vanno ancora a segno con il mancino di Veloso servito da Kallon ma quest’ultimo era partito da posizione di fuorigioco. Nella ripresa il Sassuolo inizia meglio di quanto non avesse fatto 45 minuti prima e Frattesi, al 53′, va vicino al gol del 2-1 con un diagonale che viene intercettato a pochi passa dalla linea di porta da Hein. Si rivede Traore, i neroverdi giocano anche bene in questa fase del match ma non sono fortunati. Al 63′ Toljan, servito da Frattesi, entra in area e colpisce il palo esterno. Sul fronte opposto, colossale tripla occasione per gli ospiti al 67′: prima la traversa, poi il miracolo di Consigli e infine il tiro alto di Faraoni da pochi passi salvano i neroverdi. È un episodio che porta bene, perchè al 68′ l’ennesimo inserimento di Frattesi (assist dal fondo di Traore) è appuntamento ideale per il 2-1 del Sassuolo: il centrocampista taglia sul primo palo e in corsa batte Montipò. Pinamonti all’87’ cerca l’angolo alla destra del portiere del Verona, palla fuori di pochissimo. Nel finale uno scatenato Traore cerca in tutti i modi la gioia personale ma è da rimandare, per lui.

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Conte vede il traguardo scudetto: chi vince scrive la storia gli altri la leggono

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“Chi vince scrive la storia gli altri la vanno a leggere. Nessuno si ricorderà di noi se arriviamo secondi, la storia va scritta vincendo”. Così Antonio Conte, ai microfoni di Dazn , dopo la vittoria del suo Napoli a Lecce. “Oggi è stata una vittoria importante ma non la più importante – aggiunge – Temevo questa partita, venivano da un pari con l’Atalanta. Poi c’è stata questa disgrazia che ha colpito una persona che io conoscevo, sono vicino al Lecce e ai leccesi. Noi abbiamo fatto la nostra gara, dovevamo mandare un segnale positivo e lo abbiamo fatto. Nel primo tempo abbiamo giocato bene poi siamo stati meno propositivi”.

A tre giornate dal termine il suo Napoli è saldamente al comando: “E’ una tappa importante questa. Siamo arrivati gestendo un’emergenza – le parole di Conte – Sembra tutto normale, oggi ha giocato Olivera centrale per la prima volta. La squadra ha risposto con tutti i suoi effettivi, tutti vogliono fare qualcosa di straordinario. Oltre all’unità d’intenti ci devono essere dei valori, siamo cresciuti tantissimo dalla partita con il Modena. Partita stressante? Sono partite che ti sfiniscono, comprendi l’importanza. Pareggiare o vincere oggi ci cambiava la vita, ecco perché sono rientrato prima, dovevo scaricarmi”.

“Oggi si è fatto male Lobotka – ha proseguito il tecnico – mi auguro che possa recuperare perché stiamo continuando a perdere dei pezzi, però non molliamo. E questa è la dote principale di questa squadra. Stiamo sul pezzo e vogliamo continuare fino alla fine. Ho perso e vinto degli scudetti all’ultima giornata, ho l’esperienza giusta per far capire ai ragazzi l’importanza. La storia la scrive chi vince, non si ricorderà nessuno se arriviamo secondi”.

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Nuoto: nuovo record mondo 100 metri farfalla per Gretchen Walsh

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La nuotatrice americana Gretchen Walsh ha battuto due volte il record mondiale dei 100 metri farfalla in vasca lunga, fissando il tempo a 54,60 secondi a Fort Lauderdale, in Florida. Walsh ha dapprima migliorato il suo record scendendo a 55,09 secondi nelle batterie, per poi scendere a 54,60 nella finale della Tyr Pro Swim Series. L’atleta ventiduenne deteneva già il record mondiale, conquistato il 15 giugno scorso con il tempo di 55,18 secondi, poche settimane prima di vincere la medaglia d’argento nella disciplina ai Giochi di Parigi dietro la connazionale Torri Huske.

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Inter, vittoria di misura e testa al Barcellona: 1-0 contro il Verona con il rigore di Asllani

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Una vittoria preziosa, ottenuta con pragmatismo e ampio turnover: l’Inter supera il Verona per 1-0 a San Siro grazie a un rigore trasformato da Asllani e può ora concentrarsi con serenità sulla sfida decisiva contro il Barcellona.

Simone Inzaghi, squalificato e sostituito in panchina da Massimiliano Farris, rivoluziona la formazione rispetto alla gara europea: l’unico titolare confermato è Bisseck. Con lui in difesa De Vrij e Carlos Augusto, mentre sugli esterni agiscono Darmian e Zalewski. In mezzo al campo, Asllani in regia, affiancato da Frattesi e Zielinski. In avanti, spazio a Correa e Arnautovic.

L’inizio è tutto nerazzurro. Carlos è tra i più ispirati e già al quinto minuto propizia l’episodio chiave: imbucata per Arnautovic e fallo di mano netto di Valentini in area. L’arbitro Manganiello, dopo revisione al VAR, assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Asllani: esecuzione impeccabile e primo gol in campionato per il centrocampista albanese, che spiazza Montipò e firma l’1-0.

Il Verona fatica a reagire. Il 5-3-1-1 di Zanetti punta sulla densità e sul gioco sporco, ma l’Inter controlla senza affanni. Zalewski è particolarmente attivo sulla sinistra, mentre l’unica vera occasione per gli ospiti è un destro potente di Sarr, respinto con attenzione da Martinez. L’illusione del raddoppio arriva ancora da Asllani, ma il suo tiro colpisce solo l’esterno della rete.

Nella ripresa, il copione non cambia subito: il Verona prova timidamente ad alzare il baricentro, ma l’Inter gestisce il possesso senza forzare. L’ingresso di Dimarco e Mkhitaryan prima, poi di Taremi e Acerbi, porta forze fresche, ma l’atteggiamento rimane conservativo. I nerazzurri badano a contenere, Martinez si fa spesso coinvolgere nel giro palla per addormentare il ritmo e spegnere le iniziative dell’Hellas.

Nel finale qualche brivido, ma nessun vero pericolo per la porta nerazzurra. L’Inter archivia la pratica con un 1-0 di sostanza, senza entusiasmi ma con pieno controllo. Tre punti pesanti in ottica campionato e una spinta in più verso l’attesissimo ritorno con il Barcellona. Ora, sì, la testa può andare tutta lì.

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