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Tecnologia

Il robot pizzaiolo Rody Man, droni intelligenti e altre invenzioni del Prisma Lab di Napoli

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Prisma Lab è il laboratorio della Federico II dove un gruppo di giovani ingegneri e informatici dell’Università di Napoli sperimentano e sviluppano le più importanti applicazione della robotica in ogni campo: dall’industria, alla medicina, alla cucina, al tempo libero.

mano roba

Robot

rodyman. robot pizzaiolo

RodyMan o se volete il robot pizzaiolo altro non è che l’acronimo Robot Dynamic Manipulation, l’eccellenza mondiale in questo campo. Alla guida di questo team c’è il professor Bruno Siciliano, un genio di levatura internazionale nel campo della robotica e dell’automazione, e il professor associato Vincenzo Lippiello.
Ma la robotica e l’automazione hanno mille altre applicazioni nella realtà di tutti i giorni e gli scienziati della Federico II stanno sperimentando la robotica applicata ai droni, la robotica aerea

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Esteri

Zuckerberg, Instagram-WhatsApp non comprate per eliminare rivali

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Mark Zuckerberg aggira le domande sul perché la sua Meta ha acquistato Instagram e WhatsApp ma precisa: non è stato fatto per soffocare la concorrenza. Nel suo secondo giorno di testimonianza al processo contro la sua società, accusata di monopolio nei social media, Zuckerberg – riporta il New York Times – ha spiegato che “sviluppare una nuova app è difficile. Probabilmente abbiamo provato a sviluppare decine di app nel corso della storia della nostra società e la maggior parte di queste non ha avuto successo”.

 

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Economia

‘OpenAI lavora a un social network simile a X’

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OpenAI sta lavorando a un social network simile a X. Lo riporta The Verge citando alcune fonti, secondo le quali il progetto è alle battute iniziali e non è chiaro se la società vuole renderlo disponibile come una app separata o se intende integrarlo in ChatGPT. L’iniziativa rischia di far salire la tensione fra il numero uno di OpenAI Sam Altman e Elon Musk, protagonisti di uno scontro pubblico da tempo.

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Tecnologia

In Italia il supercomputer al servizio dell’energia da fusione

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Sostenere il passaggio all’energia da fusione è fra i principali compiti del nuovo supercomputer dell’Enea chiamato Cresco8 e al servizio del progetto per migliorare l’affidabilità dell’impianto Dtt in costruzione al Centro Ricerche Enea di Frascati (Roma). Cresco 8, destinato a entrare a far parte dei 500 supercomputer più potenti del mondo, è stato inaugurato presso il presso il Centro ricerche Enea di Portici (Napoli) ed è aperto a università, enti di ricerca e imprese e, rileva l’ente in una nota, è in grado di supportare le attività di ricerca e sviluppo in settori strategici come l’energia da fusione, i cambiamenti climatici, l’intelligenza artificiale e i nuovi materiali. “Con Cresco8, Enea conferma il suo posizionamento di rilievo in termini di risorse di calcolo a supporto della comunità scientifica nazionale e internazionale”, osserva il direttore generale dell’ente Giorgio Graditi.

Il nuovo supercomputer “mette insieme potenza e tecnologie per affrontare carichi di lavoro estremamente articolati che spaziano dalle simulazioni numeriche avanzate al trattamento dei Big Data e dell’intelligenza artificiale”, commenta Giovanni Ponti, responsabile della divisione Enea Sviluppo di sistemi per l’informatica e Ict del dipartimento Tecnologie energetiche e fonti rinnovabili. Per quanto riguarda la fusione, in particolae, Cresco8 sarà di supporto al progetto Divertor Tokamak Test Facility Upgrade previsto dal Pnrr per migliorare l’affidabilità dei sistemi dell’impianto Dtt. Grazie al supercomputer, si potranno sviluppare modelli avanzati e simulazioni per il comportamento del plasma utilizzato nella reazione di fusione nucleare.

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