Libertà e leggerezza nella “Terza Festa degli Aquiloni ” a Varcaturo
Al lido Smeraldo di Varcaturo per un giorno sono tutti Cacciatori d’Aquiloni. È la terza edizione della festa degli aquiloni realizzata nell’ambito del Progetto Meglio Insieme, che consiste in un particolare programma di riabilitazione per persone affette da disagio psichico e sociale. Tutti si sono cimentati nel costruire e far volare colorati aquiloni di ogni dimensione e disegno. L’obiettivo prefissato è stato quello di battere il record stabilito in occasione della scorsa edizione in cui, nei magnifici giardini della Reggia di Caserta, più di cento partecipanti hanno fatto volare 63 aquiloni assieme. Il nuovo record è stato raggiunto con ben 65 aquiloni che hanno volteggiato simultaneamente con i loro mille colori nel cielo limpido di una splendida giornata autunnale sul litorale flegreo.
Sono stati premiati i gruppi più numerosi, più colorati e più originali, ciascuno contraddistinto da un proprio motto, nonché l’aquilone più bello, il più artistico e quello che ha volato più in alto.
Familiari, rappresentanti del Comune di Giugliano in Campania e delle ASL, volontari e coordinatori hanno tutti contribuito a realizzare con gioia e spensieratezza un momento di integrazione speciale.
Il Progetto Meglio Insieme, il cui coordinatore è il professore Gabriele Capitelli, pianifica e realizza un ricco e variegato programma di riabilitazione che comprende attività sportive, musicali, artistiche, iniziative culturali e visite guidate, realizzate a favore degli utenti psichiatrici attraverso la risocializzazione e l’inclusione sociale. Le cooperative che aderiscono al progetto fanno capo al consorzio Icaro con sede in Santa Maria Capua Vetere e il cui presidente è la dottoressa Grazia Gaudioso.
La manifestazione è stata patrocinata dall’Assessorato alla Fascia Costiera del Comune di Giugliano. Per l’assessore alla Fascia Costiera, Carla Rimoli, l’evento, oltre ad avere contribuito alla valorizzazione di quel litorale per troppo tempo martoriato e dimenticato, è stato uno straordinario momento di aggregazione e di condivisione senza distanze e senza differenze.
Claudia Del Giudice
Varcaturo (Italia), Lido Smeraldo – 16 ottobre 2018. Momento della premiazione alla “Terza Festa degli Aquiloni ”, la manifestazione realizzata dalle cooperative sociali aderenti al Progetto Meglio Insieme. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. Moment of the award ceremony at the “Third Kite Festival”, the event organized by the social cooperatives belonging to the Meglio Insieme Project. Ph. Claudia Del Giudice
Varcaturo (Italia), Lido Smeraldo – 16 ottobre 2018. I presenti alla “Terza Festa degli Aquiloni cercano di stabilire il nuovo record sul numero di aquiloni in volo simultaneo. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. The people present at the “Third Kite Fe-stival try to establish the new record about the number of kites in simultaneous flight. Ph. Claudia Del Giudice
Momento prima della premiazione alla “Terza Festa degli Aquiloni ”, la manifestazione realiz-zata dalle cooperative sociali aderenti al Progetto Meglio Insieme. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. Moment before the award ceremonyat the “Third Kite Festival”, the event organized by the social cooperatives belonging to the Meglio Insieme Project. Ph. Claudia Del Giudice
Varcaturo (Italia), Lido Smeraldo – 16 ottobre 2018. Momento della “Terza Festa degli Aquiloni ”, la manifestazione realizzata dalle cooperative sociali aderenti al Progetto Meglio Insieme. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. Moment of the “Third Kite Festival”, the event organized by the social cooperatives belonging to the Meglio Insieme Project. Ph. Claudia Del Giudice
Varcaturo (Italia), Lido Smeraldo – 16 ottobre 2018. Momento della “Terza Festa degli Aquiloni ”, la manifestazione realizzata dalle cooperative sociali aderenti al Progetto Meglio Insieme. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. Moment of the “Third Kite Festival”, the event organized by the social cooperatives belonging to the Meglio Insieme Project. Ph. Claudia Del Giudice
Varcaturo (Italia), Lido Smeraldo – 16 ottobre 2018. Esibizione di una delle squadre alla “Terza Festa degli Aquiloni ”, la manifestazione realizzata dalle cooperative sociali aderenti al Progetto Meglio Insieme. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. Performance of one of the teams at the “Third Kite Festival”, the event organized by the social cooperatives participating in the Meglio Isieme project. Ph. Claudia Del Giudice
Varcaturo (Italia), Lido Smeraldo – 16 ottobre 2018. Preparazione delle squadre prima di della gara alla “Terza Festa degli Aquiloni ”, la manifestazione realizzata dalle cooperative sociali aderenti al Progetto Meglio Insieme. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. Preparation of the teams before the race for the “Third Kite Festival”, the event organized by the social cooperatives belonging to the Meglio Insieme project. Ph. Claudia Del Giudice
Varcaturo (Italia), Lido Smeraldo – 16 ottobre 2018. Organizzazione delle squadre prima della gara alla “Terza Festa degli Aquiloni ”, la manifestazione realizzata dalle cooperative sociali aderenti al Progetto Meglio Insieme. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. Organization of the teams before the race at the “Third Kite Festival”, the event organized by the social cooperatives belonging to the Meglio Insieme project. Ph. Claudia Del Giudice
Varcaturo (Italia), Lido Smeraldo – 16 ottobre 2018. Una della squadre partecipanti mentre gareggia alla “Terza Festa degli Aquiloni ”, la manifestazione realizzata dalle cooperative sociali aderenti al Progetto Meglio Insieme. Ph. Claudia Del Giudice Varcaturo (Italy), Lido Smeraldo – October 16th 2018. One of the participating teams while competing at the “Third Kite Festival”, the event organized by the social cooperatives belonging to the Meglio Insieme Project. Ph. Claudia Del Giudice
Fotogiornalista da 35 anni, collabora con i maggiori quotidiani e periodici italiani. Ha raccontato con le immagini la caduta del muro di Berlino, Albania, Nicaragua, Palestina, Iraq, Libano, Israele, Afghanistan e Kosovo e tutti i maggiori eventi sul suolo nazionale lavorando per agenzie prestigiose come la Reuters e l’ Agence France Presse,
Fondatore nel 1991 della agenzia Controluce, oggi è socio fondatore di KONTROLAB Service, una delle piu’ accreditate associazioni fotografi professionisti del panorama editoriale nazionale e internazionale, attiva in tutto il Sud Italia e presente sulla piattaforma GETTY IMAGES.
Docente a contratto presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli., ha corsi anche presso la Scuola di Giornalismo dell’ Università Suor Orsola Benincasa e presso l’Istituto ILAS di Napoli.
Attualmente oltre alle curatele di mostre fotografiche e l’organizzazione di convegni sulla fotografia è attivo nelle riprese fotografiche inerenti i backstage di importanti mostre d’arte tra le quali gli “Ospiti illustri” di Gallerie d’Italia/Palazzo Zevallos, Leonardo, Picasso, Antonello da Messina, Robert Mapplethorpe “Coreografia per una mostra” al Museo Madre di Napoli, Diario Persiano e Evidence, documentate per l’Istituto Garuzzo per le Arti Visive, rispettivamente alla Castiglia di Saluzzo e Castel Sant’Elmo a Napoli.
Cura le rubriche Galleria e Pixel del quotidiano on-line Juorno.it
E’ stato tra i vincitori del Nikon Photo Contest International.
Ha pubblicato su tutti i maggiori quotidiani e magazines del mondo, ha all’attivo diverse pubblicazioni editoriali collettive e due libri personali, “Chetor Asti? “, dove racconta il desiderio di normalità delle popolazioni afghane in balia delle guerre e “IMMAGINI RITUALI. Penitenza e Passioni: scorci del sud Italia” che esplora le tradizioni della settimana Santa, primo volume di una ricerca sui riti tradizionali dell’Italia meridionale e insulare.
A Tora e Piccilli, nel borgo di Foresta, da dove parte il sentiero per le Ciampate del Diavolo, incontri FORESTART. L’evento, voluto dalla Galleria Primo Piano, da Magazzini Fotografici e dallo Spazio Kromia, nomi che si confermano tra le realtà fotografiche più interessanti del panorama napoletano e meridionale proiettate, sempre più decisamente, nello scenario nazionale ed europeo. la ricerca, lo studio, la continuità, la linea editoriale artistica insieme all’ opera di valorizzazione dei giovani autori sono i loro punti di forza. Linguaggi come il fotogiornalismo, la fotografia di ricerca, la fotografia d’arte e quella d’ambiente, si fondono e sfociano nel lessico della fotografia autoriale. 22 fotografi giovani e meno giovani in esposizione, alcuni di loro già conosciuti e presenti ai primi posti nelle classifiche di importanti premi, altri alle prime mostre, altri ancora con pubblicazioni su importanti testate nazionali e internazionali con trascorsi e presenti professionali solidi, ma comunque, tutti accomunati da un futuro nel quale sentiremo molto spesso parlare di loro. i 22 si sono incontrati fisicamente o attraverso le loro fotografie a Tora e Piccilli, nella località Foresta, antico borgo con 18 abitanti nell’alto casertano, sulla strada dell’Abruzzo, che si è animata, durante l’inaugurazione, di un foltissimo pubblico accorso a salutare Antonio Maiorino Marrazzo e Massimo Pastore, animatori della rassegna ForestArt che li vede durante tutto l’anno organizzatori di eventi culturali connessi al piccolo borgo e Donatella Saccani di Kromia che insieme a loro e a Yvonne De Rosa di Magazzini Fotografici hanno selezionato gli autori in mostra. Un allestimento che si sviluppa nelle case disabitate da tempo, ma in via di rifacimento, del piccolo borgo. Le abitazioni, di una bellezza antica, con camini, dispense, cellai e pochissimi componenti d’arredo rimasti abbandonati nel corso degli anni, si sono rianimate ospitando le foto degli autori che le hanno accompagnate nella scoperta di nuovi orizzonti e nuovi mondi, auspicando una veloce, ma meditata rigenerazione.
Le foto della Galleria sono di Mario Laporta/KONTROLAB per quanto concerne l’inaugurazione , seguite da una delle foto degli autori in mostra
per informazioni e visite contattare il numero 3518015422
Visitatori alla mostrafotografica collettiva FORESTART morganizzata dalla galleria Primo Piano e da Magazzini Fotografici e Kromia a Foresta nel comune di Tora e Piccilli nell’alto Casertano.
ph. Mario Laporta/KONTROLAB
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Visitatori alla mostrafotografica collettiva FORESTART morganizzata dalla galleria Primo Piano e da Magazzini Fotografici e Kromia a Foresta nel comune di Tora e Piccilli nell’alto Casertano.
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Le foto di Douglas Kirkland sono entrate nella storia. Come quelle a Marilyn Monroe, ancora oggi tra le immagini piu’ belle che siano mai state scattate all’attrice. Leggendario il suo servizio fotografico realizzato nel 1961 per la rivista Look Magazine, dove Kirkland, appena ventiquattrenne, assistente di Irving Penn, immortalo’ la divina a letto avvolta solo da lenzuola di seta bianche (e Chanel n. 5), trasformandola nell’icona del cinema piu’ sexy di tutti i tempi. L’artista canadese e’ morto nella sua casa a Los Angeles, a 88 anni, dove viveva con la moglie Francoise, con cui lavorava insieme da decenni. Nato il 16 agosto del 1934 in Canada, Kirkland ha fotografato piu’ di 600 grandi celebrita’, e’ stato “special photographer” sul set di oltre 150 film (titoli del calibro di 2001: Odissea nello Spazio, La mia Africa, Moulin Rouge, Titanic. Il Grande Gatsby, Australia, I Fantastici 4). Nel 2014 era venuto in Italia per accompagnare A life in pictures, una mostra-evento dal titolo calzante, a Venezia nell’ambito della Mostra del cinema, prodotta da Vanity Fair in collaborazione con l’Istituto Luce Cinecitta’. Le domande cadevano sempre la’, su Marilyn e quella notte storica. “Marilyn si presento’ con tre ore di ritardo – aveva raccontato Kirkland – poi scomparve per un momento e torno’ indossando solo un accappatoio. Non c’era luce stroboscopica, solo un semplice proiettore costante che ha contribuito a produrre le ombre laterali”. Kirkland si arrampico’ su una ringhiera sopra di lei e comincio’ a scattare. Marilyn lo guardava, gli sorrideva seducente e con quegli scatti l’ha consegnata al mondo per sempre. “Sapeva esattamente cosa fare, i suoi movimenti, le mani, il suo corpo era semplicemente perfetto. Era la piu’ sexy. Meglio di chiunque altro. Emotivamente, ha fatto bene ogni cosa. Ha espresso proprio quello che volevo”, aveva detto. Kirkland e’ entrato a far parte di Look Magazine poco piu’ che ventenne e successivamente di Life Magazine. Durante l’eta’ d’oro del fotogiornalismo degli anni ’60/’70 i suoi incarichi spaziavano dalla Trans Siberian Railway al Giappone, dalla moda al cinema. Ha fotografato la mitica Coco Chanel al lavoro e le star di centinaia di film con indimenticabili servizi dedicati al mondo della moda e dello spettacolo. Oltre a Marilyn, per lui hanno posato le piu’ grandi celebrita’ internazionali del cinema, dell’arte e della musica, da Mick Jagger a Sophia Loren, da Coco Chanel a Elizabeth Taylor, a Marlene Dietrich e Andy Warhol, da Brigitte Bardot a Sofia Loren, a Michael Jackson, da John Lennon a Nicole Kidman, da Paul Newman a Peter Falk, Sharon Stone e decine di altri. Le sue foto sono state esposte in tutto il mondo, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti prestigiosi, a livello internazionale, tra cui il LUCIE Award for Outstanding Achievement in Entertainment Photography. Gia’ nel 2008, Vanity Fair gli aveva dedicato una retrospettiva alla Triennale di Milano. Fino a qualche tempo fa ha continuato a lavorare nella sua villa-studio sulle colline di Los Angeles, tenendo lezioni pubbliche allo Smithsonian Institute, all’Art Center College of Design di Pasadena e nei Kodak Center di Hong Kong, Singapore e Taiwan. A lui e’ stato dedicato un documentario, That Click: raccontava l’uomo che ha dato un volto alla cultura pop per 60 anni, ritraendone le star.
Non è facile approcciarsi ad una analisi sul capolavoro di Nanny Loy sulle Quattro Giornate di Napoli, perché questo è molto più di un semplice film, è un viaggio nella memoria, nelle strade, tra le grida disperate di mogli, mariti e figli, tra spari ed esplosioni in una Napoli che conserva ancora quello spirito ribelle sopito ma mai spento del tutto con tutte queste emozioni, sensazioni e sentimenti che vengono ampliate dalla maestria di Nanni Loy, un regista mai troppo chiacchierato quando si parla di mostri sacri del cinema italiano eppure con la sua regia ci trasporta, al pari della DeLorean conosciuta in Ritorno al Futuro, in quella Napoli, dove gli attori per scelta decidono di comparire in maniera anonima, come omaggio a chi quella storia l’ha interpretata davvero.
Se ci trovassimo in America questo film si potrebbe paragonare a capolavori come “Salvate il soldato Ryan,” “Platoon” o anche al bellissimo “Orizzonti di gloria”, questo perché ci troviamo di fronte ad uno dei più bei War Movie che siano stati realizzati in Italia , al pari degli altrettanto splendidi Paisà e Roma città aperta di Rossellini, anche se rispetto ad essi, Nanni Loy riesce a mettere in scena un conflitto bellico molto più accattivante, con un taglio stilistico nella regia, quasi da documentarista con scene di tensione intensissime, quasi a sfiorare il ritmo cardiaco fibrillante. Fortissime, tra le tante scene, quelle dell’esecuzione allo stadio collana o il lancio della bomba da parte del piccolo Gennarino, ingioiellate tra interpretazioni magistralmente strazianti come quella di Pupella Maggio nel momento in cui apprende della morte di suo figlio Arturo.
Stiamo parlando di un film pluripremiato, che vanta ben due nomination agli Oscar (film e sceneggiatura) e sicuramente uno dei più famosi del regista, ma come si accennava all’inizio questo è più di un semplice film. Le quattro giornate di Napoli il capolavoro di Loy, è un inno alla libertà, alla vita, un grido che risuona eterno per le strade ed i vicoli, nei racconti dei nonni, nelle fotografie ormai sbiadite e nei palazzi che portano ancora i segni di quei giorni, giorni di terrore, morte, rinascita ,ribellione e vita, giorni in cui il popolo napoletano fece sapere al mondo che Napoli è n’ata cosa.
C’è una frase nel film Il Gladiatore di Ridley Scott, ovvero “ciò che facciamo in vita rieccheggia nell’eternità” ebbene questo film cosi come la sua memoria rimarrà eterno.