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Cronache

Il premier Conte esulta: Germania, Francia, Spagna, Malta e Portogallo aiuteranno l’Italia ad accogliere migranti

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La Germania della Cancelliera Angela Merkel accoglierà migranti arrivati in Italia. Ha accettato la richiesta di aiuto del premier Giuseppe Conte, che con una lettera ai capi di Stato e di governo dell’ Ue li ha sollecitati a farsi di carico di parte dei 450 migranti sulla nave della Guardia di Finanza Monte Sperone e sul pattugliatore Protector di Frontex fatti sbarcare nella notte a Pozzallo dopo che e Malta non li ha soccorsi a largo delle sue acque. Berlino accoglierà 50 migranti.  Spagna e Portogallo faranno la loro parte con altri 50 migranti a testa.  Francia e Malta avevano già promesso di accogliere altri cento disperati. Tanti Paesi dell’Ue pronti a farsi carico del dramma migranti non si erano ma

Pozzallo. Sbarcati i migranti a bordo delle navi della Gdf

i visti. E così il premier Conte non nasconde la sua soddisfazione: “Questa è la solidarietà e la responsabilità che abbiamo sempre chiesto all’ Europa e che ora, dopo i risultati ottenuti all’ ultimo consiglio europeo, stanno cominciando a diventare realtà”. Negli stessi minuti fonti del governo italiano spiegano che «da parte dell’Italia non è stata data alcuna disponibilità ad accettare i movimenti secondari provenienti», ovvero a riprendere i richiedenti asilo già registrati in Italia che oggi risiedono in Germania. Segno che ad oggi non c’è alcuno scambio fra l’esecutivo di Conte e quello di Merkel ma “d’ora in poi si lavorerà in un’ottica europea multilivello capace di recepire i principi di condivisione e responsabilità reciproca come prevedono le conclusioni del consiglio europeo”.

Certo resta altissima la tensione tra capi di stato e di governo dell’Unione. Il premier maltese Joseph Muscat ha scritto a Conte per protestare “riguardo il contento di  accuse inaccettabili dall’ Italia”  e attaccare il ministro dell’Interno Matteo Salvini.  “Non prenderò decisioni tramite Facebook o Twitter, non è questo il modo di gestire i problemi” dice Muscat più volte criticato aspramente da Salvini. La Repubblica Ceca, uno dei Paesi del gruppo Visegrád, fa sapere che non intende accogliere la richiesta di aiuto italiana. Per il premier ceco Andrej Babis “l’approccio di Conte alla questione migranti è la strada per l’inferno». Da Palazzo Chigi nessuna risposta. Ci pensa invece Roberto Fico a controreplicare al premier ceco: «La strada per l’inferno è non saper accogliere tutti insieme in un’ottica di solidarietà. Chi non accetta quote va sanzionato pesantemente». Netta chiusura all’Italia anche dall’ Ungheria, altro Paese del gruppo di Visegrád. «Gli elettori ungheresi – spiega Istvan Hollik, portavoce del gruppo parlamentare del premier Orban – si sono espressi chiaramente, non vogliono vivere in un Paese di immigrati”.
Regna il caos. Si apre anche un altro caso Ong. Due imbarcazioni della spagnola Proactiva Open Arms tornano nella zona Sar (Search and rescue) tra il nostro Paese e Libia.
«Navighiamo verso quel posto dove non ci sono clandestini o delinquenti, solo vite umane in pericolo», annuncia la Ong. Da Mosca Salvini alza il muro: «Risparmino fatica perché in Italia non ci arrivano». A questo punto il dem Graziano Delrio attacca il ministro dell’Interno: «Con lo stop ai soccorsi delle Ong sono raddoppiati i migranti morti in mare».
A Pozzallo nella notte, dopo che erano già stati fatti scendere dalle navi 59 donne e i bambini, è stato autorizzato lo sbarco anche per tutti gli altri. Le favorevoli risposte europee hanno fatto esultare il vicepremier Salvini: «Bene, bravo Conte. Fermezza e coerenza pagano, è finito il tempo di governi complici».

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Curia di Napoli a parroci, a Pasqua niente allestimenti maestosi

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Per le cerimonie della Settimana Santa l’ufficio liturgico della diocesi di Napoli ha scritto una sorta di vademecum che è stato pubblicato sul sito. Ai parroci viene ricordato, ad esempio, che per l’altare della Deposizione, che viene allestito in occasione del triduo pasquale “non servono dunque fioriture e allestimenti maestosi, né eccessivi segni, spesso frutto di estrosa fantasia, che finiscono per distogliere lo sguardo e l’attenzione dal ‘Segno'”. “È piuttosto necessaria la preparazione di un luogo accogliente e consono alla preghiera, senza elementi di disturbo. Risulta pertanto assolutamente inopportuno dare “un tema” all’altare della reposizione. Esso non è dunque il luogo dove ostentare la solennità e gareggiare alla realizzazione più bella, né delle rappresentazioni scenografiche con le quali stupire i fedeli: l’unico stupore è dato dal dono dell’Eucaristia da parte del Signore stesso alla sua Chiesa”.

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È morta Sofia Sacchitelli la ragazza che combatteva le malattie rare come la sua

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Aveva solo 23 anni Sofia Sacchitelli, la ragazza genovese affetta da un raro tumore al cuore : non ce l’ha fatta ed è morta. Sofia aveva dato vita a una associazione per raccogliere fondi per la ricerca scientifica per le malattie rare, come la sua. Lei stessa aveva parlato in pubblico per spingere questa missione e in tanti la stavano sostenendo. Sofia studiava Medicina ma l’angiosarcoma cardiaco, un tumore rarissimo al cuore, l’ha ucciso. Parliamo di una malattia che colpisce una persona ogni 2-3 milioni. Anche le società calcistiche di Genoa e Sampdoria hanno sostenuto la onlus che si chiama ‘Sofia nel cuore’. In tanti hannopvoluto ricordare il coraggio della giovane Sofia, fra questi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Ti ricorderemo con il sorriso sul viso e il coraggio di chi sa trasformare le difficoltà in solidarietà e speranza per gli altri. Addio Sofia. Tutta Genova e la Liguria oggi pregano per te e si stringono alla tua famiglia, ai tuoi amici, a chi ti vuole bene e porterà avanti il percorso che hai iniziato”.

 

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Valanga su Courmayeur, sono due giovani svedesi le sciatrici morte

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È stata trovata anche la seconda sciatrice morta dopo essere stata travolta dalla frana caduta su Courmayeur, in val Veny. Si tratta di una ragazza svedese di 25 anni, faceva parte di un gruppetto di 4 giovani “freerider” tra 20 e 25 anni, giunti a Courmayeur per sciare fuori pista. E mentre facevano questo sono stati travolti dalla frana: le due ragazze non sono riuscite a ripararsi e sono state travolte in pieno trovando la morte sulle nevi valdostane, i due ragazzi sono riusciti a mettersi in salvo. A trovare gli sciatori sono stati i soccorritori del Soccorso alpino, nel caso dell’ultima giovane ritrovata, hanno individuato il corpo sorvolando la zona in elicottero quando il maltempo ha concesso una pausa

 

 

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