Una grande notte di Champions, con i napoletani contro l’Ajax nella Cruijff Arena di Amsterdam: Spalletti fa riposare Rui, probabilmente dopo le parole di Schreuder, allenatore degli ‘orange’ che aveva individuato il portoghese come ‘cervello’ della corsia di sinistra. Al suo posto il connazionale Olivera. In campo dal primo minuto anche Lozano. Un Napoli che si rivelerà stellare e che infligge al blasonato Ajax un punteggio tennistico.
Già al 2’ occasione per il Napoli con Lobotka che esce fuori e serve Raspadori, di poco fuori.
Al 10’ però da una situazione pasticciata ,un rimpallo favorisce l’Ajax che va in vantaggio con Kudus.
Prova a mettere in pari la situazione Kvaratskhelia ma la paila esce fuori di pochissimo. Il Napoli attacca e Raspadori al 17’ si smarca benissimo, se ne va e fa un gran gol, poco dopo secondo l’arbitro commette un fallo e viene ammonito.
In campo si vedono due grandi squadre, un ritmo forsennato, difficile tenere palla: i cambi di fronte sono continui. Al 26’ grande azione del Napoli che continua a pressare, a smistare il gioco con un grande Lobotka che sta praticamente dappertutto. Senza timori reverenziali lui e gli altri giocatori giovani praticamente esordienti in Champions fanno vedere i sorci rossi all’Ajax.
Il Napoli continua a spingere, viene bloccata l’azione per un fuorigioco dubbio di Lozano: Spalletti si lamenta per la decisione e viene subito ammonito.
Repentino cambio di fronte ed è l’Ajax ad attaccare: sul tiro ravvicinato grande parata di Meret che si lancia con coraggio tra i piedi del calciatore avversario.
Al 31’ altro attacco del Napoli che finisce in calcio d’angolo: calcio piazzato e nulla di fatto ma ancora un corner e qui Di Lorenzo non perdona con un grande colpo di testa. Il Napoli va in vantaggio. Una performance da numeri incredibili: 5 tiri in porta in dieci minuti.
Al 39’ l’Ajax si salva dal raddoppio quasi miracolosamente con un tiro di Zielinski ma pochi istanti dopo il calciatore polacco ci riprova e al 43’ e con un gran tiro batte il portiere ed è 3 a 1 per il Napoli in terra d’Olanda. Si va al riposo alla fine del primo tempo.
La ripresa inizia con Lobotka con la palla incollata al piede, il Napoli va avanti con forza, con dinamismo e con allegria e Raspadori va in gol. È 4-1 per gli azzurri. Terzo gol in Champions per il ragazzo italiano.
Al 57′ viene abbattuto Kvaratskhelia da Tadic: dolorante resta qualche minuto fuori e poi rientra. Rimedia subito un’altra botta ma non ci sta e scende in porta, scambio con Raspadori e mette in rete: poker del Napoli, grande azione degli attaccanti azzurri. Poi stanchissimi escono sia Raspadori che Kvaratskhelia ed entrano Elmas e Simeone.
Dopo 5 gol alcuni tifosi dell’Ajax lasciano lo stadio, gli altri sono in silenzio o fischiano: si sentono solo gli oltre tremila napoletani sugli spalti.
Non si accontentano gli azzurri, ci hanno preso gusto e rischia di segnare anche Rahmani con un’ottima conclusione, poi anche Simeone impegna il portiere: per Pasveer deve essere stata una serata da incubo. Al 72′ altro fallo di Tadic che atterra Elmas e prende il secondo cartellino giallo: espulso.
Esce anche Lobotka, uno dei grandi protagonisti della serata, ed entra Gianluca Gaetano, intanto anche Giovanni Simeone, il Cholito va in rete, su assist di Ndembele. È 6-1. Fuori anche il capitano Di Lorenzo e dentro il giovane Zanoli. E il Napoli continua ad attaccare. Fino alla fine. In classifica Champions è in testa al girone A.
Mentre si attende stasera la sfida tra Jannik Sinner e il russo Daniil Medvedev, Grigor Dimitrov raggiunge il tedesco Alexander Zverev nell’altra semifinale del torneo Atp Masters 1000 di Miami. Sul cemento della Florida il 32enne bulgaro n.12 al mondo è riuscito infatti a eliminare ai quarti il n.2 del ranking, il 20enne spagnolo Carlos Alcaraz: 6-2 6-4 il punteggio finale.
Alla fine la fumata bianca per l’approvazione del piano strategico della Federcalcio è arrivata. Tutti favorevoli, o quasi, al nuovo pacchetto di norme economico-finanziarie che prevederanno obblighi più stringenti per i club. Perché a una Serie A che si inserisce tra i “sì”, c’è anche una Serie B che si astiene. “Un’astensione costruttiva”, l’ha definita il presidente della cadetteria, Mauro Balata. Una decisione che non sI spiega il presidente della Figc, Gabriele Gravina.
“Abbiamo ricevuto richieste di riforme, le facciamo, condividiamo i principi e poi ci si astiene…”, la replica del n.1 della Federcalcio. La B, intanto, dal canto suo solleva le criticità nella differenziazione di norme che il piano strategico adotta tra Serie A e B, mentre dalla Federcalcio continuano a ribadire come non vi sia alcuna disparità perché storicamente si sono sempre usati criteri differenti tra le due massime leghe. Nel pacchetto di principi e parametri economici deliberati oggi, infatti, gli indicatori di liquidità, indebitamento e del costo del lavoro allargato saranno ammissivi per la Serie B e C, mentre per la A la si è optato per un allineamento verso la disciplina Uefa. A questo la Figc, da piano strategico, ha aggiunto un’architettura di maggiori controlli durante l’anno per garantire una gestione sostenibile dei club con sanzioni (ancora da definire) previste nell’arco della stagione in caso di violazioni. Un risultato che Gravina definisce “un successo nell’ottica del risanamento economico-finanziario del calcio italiano”, parlando di “impegno mantenuto”.
Come detto a favore è stato anche il parere della Serie A che fa sapere come il suo voto sia stato mosso da un fattore di coerenza con le proposte portate alla Federcalcio sul tema delle norme economico-finanziarie e per senso di dovere istituzionale. Non arretra, però, sul tema di una richiesta di maggiore autonomia e l’aspettativa, ora, è che quando presenterà il progetto alla Figc ci sia condivisione. “Proseguiremo questo percorso e ci aspettiamo l’entusiasmo di tutti nel riceverlo e vederlo perché una Lega più forte avvantaggia tutto il calcio italiano”, ha sottolineato il presidente della Serie A, Lorenzo Casini.
In posizione d’attesa Gravina che aspetta di conoscere i contorni della richiesta nonostante definisca il percorso che la A vuole intraprendere “molto complesso”. “Saremmo felici di conoscere i contorni di questa autonomia – ha detto il presidente della Figc – Certo, il modello Premier tanto decantato non mi sembra che calzi sulle aspettative della Serie A ma probabilmente ci sfugge qualcosa. In consiglio federale ho detto che non c’è contrasto, nessuna contrapposizione”. A fare da sfondo il caso Acerbi-Jesus con Gravina “umanamente vicino” ai due calciatori, “ma quando vedrò Francesco lo abbraccerò”. “I verdetti della giustizia vanno accettati – conclude – e noi crediamo ad Acerbi perché chi indossa la maglia azzurra ha certi valori”.
Filippo Volandri, capitano di Davis azzurro, ha telefonato a Raul Brancaccio per esprimergli la vicinanza personale e di tutto il tennis italiano, in qualita’ di direttore del settore tecnico maschile della Federtennis. Ieri il giocatore napoletano aveva denunciato il tifo contro del pubblico di casa per scommesse live, nell’incontro perso al Napoli Cup Atp Challenger 125.
Il fenomeno, si sottolinea dalla federazione, è noto da tempo: il caso di scommettitori che ‘interferiscono’ col tifo sui giocatori per indirizzare le loro puntate non si è verificato solo a Napoli, e a Napoli non solo contro Brancaccio. Per questo il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, ha sentito il presidente del tennis club di Napoli, Riccardo Villari, e l’Atp per attivare tutte le misure in grado arginare questi casi.
In particolare l’Atp attiva la sua task force dedicata, in caso di palese presenza di scommettitori live sugli spalti: il tennis club napoletano ha invece già contattato le forze dell’ordine per eventuali interventi, che in caso il “tifo” superino i limiti possono spettare anche all’arbitro e al supervisor del torneo, per fermare comportamenti considerati “intollerabili”