La provincia di Reggio Calabria è stata scossa da un’altra scomparsa prematura, quella di Emanuela Perinetti, che ha lasciato questo mondo a soli 34 anni, seguendo la tragica perdita di sua madre Daniela nel 2015. Una doppia tragedia che ha creato un vuoto immane nel cuore del padre, Giorgio Perinetti, noto direttore dell’area tecnica dell’Avellino, il quale si trova ora a dover affrontare un dolore insopportabile.
Il lutto di Giorgio Perinetti è stato condiviso con una toccante dichiarazione di commiato durante i funerali svoltisi ieri presso l’altare di Sant’Estorgio a Milano. L’uomo, con un glorioso passato in società calcistiche di prestigio come Napoli, Roma e Juventus, ha ringraziato tutti coloro che gli hanno manifestato il loro sostegno in questo momento difficile.
Le parole di Perinetti hanno toccato profondamente chi lo ascoltava: “Queste parole si riferivano alla tua gentilezza, al tuo spirito innovativo e alla tua voglia di fare. Manu, avevi un piglio da comandante, ma avevi creato un mondo di affetto e un tesoro di stima. Non sapremo mai le ombre che hanno creato un disagio così grande che non abbiamo saputo e potuto contrastare. Vivrò nel tuo ricordo”.
Il direttore sportivo ha rivelato il peso di una promessa fatta a sua madre per vederla guarire, una promessa che, purtroppo, non è stata mantenuta. Ha espresso il suo sgomento di fronte alla domanda di come sia possibile spegnersi così, lasciando tutti increduli e incapaci di comprendere il perché di questa tragedia.
Mercoledì scorso, Giorgio Perinetti ha interrotto ogni impegno professionale per volare a Milano e stare accanto a sua figlia durante il difficile momento della sua malattia. Una scelta che sottolinea l’importanza delle relazioni familiari e che mette in secondo piano anche l’impegno sportivo, evidenziando le priorità nella vita di un genitore.
La notizia della prematura scomparsa di Emanuela ha colpito profondamente la comunità sportiva, con il direttore sportivo Luigi Condò e il presidente dell’Avellino, Angelo Antonio D’Agostino, che hanno espresso il loro cordoglio. Il destino beffardo ha portato tutti a riflettere su ciò che conta davvero nella vita e a riconoscere la fragilità che può nascondersi dietro le apparenze.
Emanuela Perinetti, donna di carriera nel campo del marketing applicato allo sport, è stata considerata tra le centocinquanta donne più influenti nel mondo digitale italiano dal 2018. La sua morte ha sollevato domande sulla natura del dolore che ha dovuto affrontare e ha messo in luce il pericolo dell’anoressia, una battaglia che ha combattuto silenziosamente.
La basilica di Sant’Estorgio a Milano è diventata il luogo dell’ultimo addio a Emanuela, dove amici, colleghi e figure di spicco del mondo dello sport hanno reso omaggio alla sua memoria. Il dolore di Giorgio Perinetti è condiviso da tanti, e la comunità si stringe attorno a lui per offrire sostegno in questo momento di grande tristezza. La prematura scomparsa di Emanuela Perinetti ci ricorda l’importanza di comprendere e affrontare le sfide mentali e fisiche che molte persone possono incontrare, spesso silenziosamente, e l’importanza di un sostegno empatico per coloro che ne hanno bisogno.