Un uomo che impugna una pistola. Spara in maniera folle ad altezza d’uomo. Poi sale in un’auto e fila via. Era inizio aprile. Bella serata. Lungomare di Napoli. Zona dei ristoranti. Che cos’era accaduto? Chi aveva sparato? Si parla di una stesa di camorra. Si disse che forse era la camorra che intimidiva i ristoranti preventivamente per poi chiedere il pizzo. E invece, a dipanare la matassa di questa storia criminale napoletana ci ha pensato una giovane magistrato napoletana, Ludovica Giugni, che in pochi mesi ha svelato l’identità dell’autore degli spari e le motivazioni. All’alba l’indagato è stato anche arrestato dai carabinieri e messo ai domiciliari. Si tratta di un giovane incensurato di Ponticelli, quartiere della zona occidentale di Napoli. È indagato perchè gravemente indiziato di detenzione e porto illegale di armi, spari in luogo pubblico, danneggiamenti aggravati. Ma perchè questo ragazzo, all’apparenza normale, ha attraversato l’intera città, anzi si è fatto accompagnare da una persona non ancora identificata, per andare sul lungomare di Napoli e al Chiatamone per sparare come un folle?
Questa la storia, così come l’ha ricostruita la pm applicata alla sezione della procura di Napoli guidata dal procuratore aggiunto Rosa Volpe.
Il giorno 8 aprile passato, il giovane, nel tardo pomeriggio dell’8 aprile si era recato, insieme alla propria compagna, in uno dei ristoranti del lungomare di Napoli, affidando il proprio scooter a due parcheggiatori abusivi che gestivano la sosta in via Chiatamone. Al termine del pranzo, tuttavia, si accorgeva di essere stato vittima del furto del ciclomotore e, per questa ragione, iniziava un vivace litigio con gli abusivi, colpevoli, a suo dire, di non collaborare alla restituzione di quanto asportato. L’uomo e la donna si erano pertanto allontanati da via Chiatamone a bordo dell’autovettura di un conoscente contattato nella circostanza, per poi farvi ritorno dopo circa un’ora, alle 20.30 circa. Infatti, sceso dall’autovettura in parola, una Fiat Panda, l’indagato impugnava una pistola recuperata per l’occasione e iniziava una folle sparatoria per intimidire i parcheggiatori e fare scontare loro il furto patito, incurante dei numerosi passanti che, a quell’ora, erano intenti a passeggiare lungo la centralissima via. L’esplosione dei numerosi colpi (sul posto furono repertati 6 bossoli di una pistola calibro 9×21), alcuni dei quali sparati anche ad altezza d’uomo come documentato dai danni riportati da alcune autovetture parcheggiate in quel tratto di strada, generava il panico tra la gente, che si riversava sul lungomare, spintonandosi e ribaltando i tavolinetti all’esterno dei ristoranti. Solo dopo aver esaurito l’azione di fuoco, il giovane saliva a bordo dell’autovettura con cui era arrivato e si dava alla fuga.
La scena registrata dalle telecamere degli impianti di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali, incrociati con i dati restituiti dal sistema del Comune che cattura le targhe con dei lettori ottici, ha consentito di risalire all’identificazione del conducente del veicolo. Non è stato identificato il complice e non è stata trovata la pistola.