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Fa tutto il Napoli, dorme per un tempo e gioca il secondo tempo: col Milan è un pari inutile

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Spettacolare 2-2 tra Napoli e Milan nel posticipo domenicale della decima giornata di Serie A, disputato allo stadio ‘Maradona’. Primo tempo dominato dagli ospiti che si guadagnano il doppio vantaggio grazie a Giroud, a segno al 22′ e al 31′ e sfiorano il tris. Ripresa di marca partenopea con Politano che accorcia le distanze al 50′ e Raspadori che trova il pari al 63′. In classifica i rossoneri sono terzi con 22 punti, 3 in meno dell’Inter capolista e gli azzurri quarti a quota 18. In avvio di partita subito pericoloso Giroud che calcia col destro di controbalzo in area: Rrahmani rimpalla e salva Meret.

Al 17′ problema muscolare per Kalulu che deve uscire dal campo, al suo posto fa l’esordio in maglia rossonera Pellegrino. Cross insidioso dalla tre quarti di destra del Napoli che taglia tutta l’area di rigore: Raspadori non ci arriva per poco. Al 22′ passano in vantaggio gli ospiti: assist di Pulisic, che lavora palla sulla destra e mette in mezzo il cross col mancino. Lì c’è Giroud che colpisce di testa battendo Meret, che può solo abbozzare la parata. Al 31′ Giroud firma la doppietta: questa volta il cross è di Calabria, dal fondo ma sempre dalla destra.

Gran duello a centro area Giroud-Rrahmani, è il francese a prendere posizione e incornare di testa, mandando la palla alla destra di Meret: palo e gol. Al 42′ Milan vicino al tris: Theo Hernandez lavora palla sulla sinistra dell’area e mette un cross basso al centro per Reijnders, che apre il piattone quasi all’altezza del dischetto e manda alto di un soffio. Nel recupero il Milan perde palla dopo un rimpallo: Raspadori recupera la sfera e prova l’eurogol da centrocampo ma la conclusione è abbondantemente larga. Nell’ultima azione del primo tempo doppia occasione per i rossoneri: Theo Hernandez parte veloce sulla sinistra, serve centralmente Reijnders che smarca Pulisic sulla destra dell’area, lo statunitense prova il tiro che viene murato, sul proseguo dell’azione calcia anche Musah: parata di Meret sul primo palo. La prima frazione si chiude tra i fischi del ‘Maradona’ per i propri giocatori.

Garcia riparte con tre cambi: dentro Simeone, Olivera e Ostigard per Elmas, Mario Rui e Rrahmani, Pioli inserisce Romero per Pulisic. Al 5′ Politano accorcia le distanze: l’esterno azzurro anticipa sulla destra l’intervento di Pellegrino in area, sterza sul mancino e spara forte sotto la traversa: Maignan è battuto. Al 14′ Napoli vicino al pari.

Cross teso dalla destra di Politano con Maignan che perde palla dopo l’uscita alta. Kvaratskhelia la aggancia e il suo tiro da dentro l’area viene deviato e alzato in corner dalla difesa ospite. Per il pareggio è solo questione di minuti e infatti arriva al 18′ su punizione: botta di destro da posizione centrale di Raspadori e Maignan viene beffato sul proprio palo. Al 23′ Leao e Musah dialogano, lo statunitense serve il portoghese che va al tiro dal centro sinistra del campo, da fuori area: Meret chiude bene il primo palo.

Poco prima della mezz’ora mischia pericolosissima nell’area difensiva del Milan dopo un corner, con affanno ma si salvano i rossoneri. Nel finale, al 43′, Napoli in dieci per l’espulsione per doppia ammonizione di Natan. Al 46′ Milan a un passo dal 2-3. Lungo cross dalla sinistra che sbuca sul secondo palo: lì c’è Calabria che prova la deviazione di testa da pochi passi, seppur molto defilato. Palla sull’esterno della rete. L’ultimo brivido del match lo regala Kvaratskhelia. Il georgiano sterza sulla sinistra dell’area e prova il tiro: Maignan para col piede. Sipario.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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