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Europa League, Roma padrona in Turchia: Basaksehir travolto al Fatih Terim di Istanbul: Pellegrini ferito da una monetina

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La Roma vince in Turchia, battendo davanti al presidente e ‘tifoso’ turco Recep Tayyip Erdoan il Basaksehir e ipoteca la qualificazione ai 16mi di Europa League. Un 3-0 senza discussioni firmato da Veretout (su rigore), Kluivert e Dzeko, anche se la palma del migliore in campo va a Lorenzo Pellegrini, tornato il giocatore duttile e di classe visto prima dell’infortunio che lo ha tenuto fuori due mesi. E anche protagonista involontario di un episodio poco piacevole: colpito alla testa, nella ripresa, da un oggetto volante, con tanto di sangue e gioco fermo 5′. Ma e’ stata comunque tutta la squadra a ‘girare’ al Fatih Terim’ di Istanbul’, dove la Roma e’ scesa per fare la partita, senza pensare alla classifica (l’importante era non perdere per poi vincere l’ultima in casa contro gli austriaci del Wolfsberg, fanalino di coda e oggi battuti in casa dal Mongengladbach) e mettendo subito le cose in chiaro: questa Roma e’ una spanna al di sopra del Basaksehir, pure imbattuto da 11 partite in tutte le competizioni (7 vittorie e 4 pareggi e l’ultimo ko e’ proprio quello subito contro la Roma all’andata) e reduce dal colpaccio in casa del Galatasaray che gli ha permesso di salire al 2/o posto in ‘Super Lig’.

Fonseca conferma il suo 4-2-3-1 e il poco turnover gia’ annunciato: in attacco confermato Kluivert nel tridente, completato da Pellegrini e Zaniolo, alle spalle di Dzeko. I padroni di casa si schierano col 4-3-3, senza le ‘ex’ stelle Robinho e Arda Turan e con altre due vecchie glorie (Skrtel e Clichy) e con il prolifico Crivelli punta centrale, con Visca e Gulbrandsen ai lati. La Roma parte subito forte e gia’ al 14′ Dzeko avrebbe la possibilita’ di bucare Gunok, ma preferisce tirare anziche’ servire il libero Kolarov. L’unici brivido a Pau Lopez lo fa correre al 19′ Crivelli murato sul piu’ bello da Mancini. La partita (e le occasioni del Basaksehir finisce in pratica li’ e comincia il minologo della Roma che prima (22′) chiede inutilmente un rigore (per spinta su Zaniolo lanciato a rete) poi lo ottiene (28′) per un evidente fallo di mano di Topal su una girata al limite di Pellegrini: dal dischetto Veretout non sbaglia.

I turchi inevitabilmente si sbilanciano e cosi’ prima della fine del tempi arriva l’uno-due che mette fine anzitempo al match: al 41′ Pellegrini, ancora lui, lancia in velocita’ Kluivert che brucia sullo scatto il suo avversario e si presenta davanti al portiere: destro all’angolo e palla in rete. Passano pochi minuti e stavolta il ‘regalo’ di Pellegrini e’ per Dzeko che controlla e col destro morbido mette alle spalle del portiere. Finisce il primo tempo ma di fatto anche la partita, col secondo tempo che regala solo il brivido del colpo alla testa di Pellegrini e il ritorno in campo dopo quasi due mesi di Mkhitaryan oltre all’ex Cengiz Under, salutato affettuosamente dai suoi vecchi tifosi.

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Tennis: Sabalenka batte Gauff e vince Masters 1000 Madrid

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Aryna Sabalenka trionfa a Madrid superando nella finale del Masters 1000 Coco Gauff per 6-3 7-6 in un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka, n.1 della Wta, è il terzo titolo a Madrid dopo il successo del 2021 su Ashleigh Barty e quello del 2023 su Iga Swiatek, e anche il terzo titolo dell’anno dopo le vittorie a Brisbane e Miami. Complessivamente è il 20esimo titolo della carriera.

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Raspadori, il goleador dai gol pesanti: calmi e gesso, dobbiamo lavorare ancora

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“Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”. Lo ha dichiarato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ai microfoni di Dazn dopo il match vinto 1-0 contro il Lecce. “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”, ha aggiunto Amir Rrahmani.

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Lotito al telefono: mai visto un giocatore intelligente

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Un video che gira da ore sul web mette in difficoltà il patron della Lazio. Si tratta di una telefonata che sarebbe avvenuta tra un interlocutore, che dice di fare il tassista e Claudio Lotito, nella quale lui esprime giudizi non proprio lusinghieri sui suoi giocatori. Nelle immagini si vede un cellulare, in cui appare il numero di telefono del senatore di FI e si ascolta la conversazione. Tra le frasi definite ‘choc’ c’è quella rivolta ai calciatori: “I giocatori hanno la merda nel cervello, altrimenti non farebbero i calciatori. Hai mai visto un calciatore intelligente?”. Poi aggiunge: “I giocatori si dividono in quattro categorie: normali, buoni, ottimi e campioni”. E a questo proposito elogia l’attaccante spagnolo Pedro per come è entrato in campo contro il Parma nell’ultima partita di campionato in cui ha segnato due reti, determinanti per il pareggio della Lazio.

“Quello è un campione”, incalza Lotito, mentre gli altri “uno è una pippa e l’altro pure”. “Stiamo messi così, che vuoi fare?”, spiega al giovane tassista che tenta di farlo parlare il più possibile. Cosa che il senatore, presidente della squadra biancoceleste, fa a briglia sciolta. Infatti quando gli viene menzionata l’eliminazione con il Bodo e si nominano Noslin e Tchaouna che hanno sbagliato ai calci di rigore, Lotito sbotta: “Il Bodo è una squadra di pippe”.

E “Noslin è costato 18 milioni”, ma “l’ha voluto l’ allenatore mica l’ho chiesto io”. “Adesso lui”, aggiunge riferendosi a Baroni, ma senza citarlo per nome, “mi ha detto: ma cosa cazzo gli è successo? Lo scorso anno era un fenomeno”. E quando gli si parla del like messo da Tchaouna ad un post della Uefa che esaltava la qualificazione del Bodo, Lotito replica: “Quello è proprio un cretino, nemmeno parla l’italiano”. Per poi concludere: “Purtroppo è questa la realtà”. Visto il clamore scatenato dal video sul web, Lotito passa all’attacco e in una nota diffusa alle agenzie avverte: “Il mio numero di cellulare probabilmente è stato clonato e una conversazione telefonica è stata registrata in modo fraudolento”. “Si tratta di un atto vile e intollerabile” che lui condanna “con la massima fermezza”, poiché “rappresenta una palese violazione della mia privacy e dei principi di legalità”. Quindi, fa sapere di essere andato in Questura per denunciare l’accaduto e per chiedere “l’immediata rimozione del video e la sua cancellazione”.

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