Una vicenda dalle sfumature sorprendenti ha catturato l’attenzione delle autorità fiscali italiane, evidenziando un intricato intreccio di ricchezza, evasioni fiscali e attività illecite. Si tratta del caso di R.M. F., una consulente amministrativa di origini rumene, ma residente in Italia da molti anni, accusata di essere una top escort di lusso, nonostante risultasse nullatenente agli occhi della legge.
Le indagini, condotte dalla Guardia di Finanza di Belluno con la collaborazione della Procura di Treviso, hanno portato alla luce un patrimonio imponente accumulato illegalmente tra il 2016 e il 2023. Si tratta di immobili di lusso, tra cui un appartamento a Cortina d’Ampezzo del valore di 700 mila euro, case e terreni ad Asolo, Mestre, Padova e Venezia, e persino una chiesetta all’interno di una delle proprietà.
Ma il quadro diventa ancora più complesso quando emergono altri dettagli: ben 41 conti correnti aperti e chiusi nel tempo, con movimentazioni finanziarie che superano i 3,8 milioni di euro, quattro auto, otto cellulari e un’evasione fiscale sistematica, senza mai emettere una fattura.
La storia di R.M. F., 49 anni, era conosciuta nei circoli facoltosi di città come Venezia, Padova e Treviso, dove esercitava la sua attività itinerante in hotel e B&B, servendo clienti tra cui imprenditori e professionisti disposti a pagare cifre elevate per i suoi servizi. Tuttavia, nonostante il suo successo, era praticamente sconosciuta al Fisco, che ora l’ha accusata di evasione fiscale, riciclaggio e autoriciclaggio.
Il sequestro preventivo dei suoi beni, del valore di oltre 3,4 milioni di euro, è stato eseguito dalla Guardia di Finanza di Belluno, con l’accusa di aver accumulato illegalmente il suo patrimonio. La Procura di Treviso sta coordinando le indagini, che coinvolgono anche il suo partner di 71 anni, sua figlia di 27 anni, suo fratello di 39 anni e altre tre persone accusate di sfruttamento della prostituzione.
Le indagini, iniziate circa due anni fa, hanno rivelato un intricato intreccio di attività illecite, investimenti immobiliari e operazioni finanziarie complesse. L’obiettivo sembrava essere quello di “ripulire” i proventi delle attività illegali attraverso l’acquisto e la rivendita di proprietà immobiliari. La Guardia di Finanza ha sottolineato che il caso è emerso durante i controlli preliminari in vista delle Olimpiadi invernali del 2026, con un’attenzione particolare agli investimenti immobiliari nel comprensorio di Cortina d’Ampezzo.
In conclusione, il caso di R.M. F. offre uno sguardo intrigante e complesso sul mondo dell’illecito e delle ricchezze nascoste, sottolineando l’importanza delle indagini fiscali nel smascherare comportamenti illeciti e garantire l’applicazione della legge.