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Cronache

Ercolano in marcia contro la camorra, tanti studenti alla passeggiata antiracket

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Una marcia antiracket e anticamorra in giro per le strade di Ercolano. Un bel momento, per affermare la legalità, al grido di: “Qui le mafie non vinceranno mai!”

A sfilare tutti insieme studenti, istituzioni, politica, forze dell’ordine, associazioni e i ragazzi del Calcio Napoli. Ercolano grida con forza il proprio “no alla criminalità organizzata”, lo fa anche quest’anno con l’appuntamento con la passeggiata antiracket organizzata dall’Amministrazione Comunale, guidata dal sindaco Ciro Buonajuto, di concerto con l’Associazione Fai-Antiracket. La giornata è stata aperta da un corteo al quale hanno partecipato tantissimi studenti dell’istituto superiore Tilgher di Ercolano, le istituzioni, la politica, i rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni e anche una rappresentanza del Calcio Napoli, oltre alla Console Generale Usa a Napoli.
“La lotta contro la malavita organizzata non può essere appaltata esclusivamente alle forze dell’ordine, è una battaglia culturale che dobbiamo fare nelle scuole, per spiegare ai nostri figli che l’Italia è un paese stupendo e non ci facciamo rubare il futuro da nessuno. Per questo gridiamo il nostro no alle mafie e lo facciamo in particolar modo in questo periodo, quando con l’approssimarsi delle festività natalizie la camorra chiedeva il pizzo ai commercianti, ora lungo quelle strade ci sono i ragazzi con la loro voglia di futuro, le istituzioni, le forze dell’ordine, la magistratura, l’associazione Fai-Antiracket perché solo uniti possiamo vincere questa battaglia” – spiega Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci.
“Un appuntamento che rinnoviamo con piacere perché dopo la ribellione che c’è stata ad Ercolano da parte degli imprenditori e commercianti: che hanno detto no all’oppressione dei clan, ci siamo riappropriati del territorio e per quelle strade dove prima comandava la camorra, oggi possono circolare i cittadini e gli imprenditori possono fare impresa” – ha dichiarato Pasquale Del Prete, presidente dell’associazione FAI-Antiracket di Ercolano.
Al corteo ha preso parte anche l’ex Ministro Teresa Bellanova che ha sottolineato come la giornata di oggi rappresenti “un messaggio di speranza, legalità e coinvolgimento, del fare comunità – ha dichiarato. Vedere tante ragazze e ragazzi a questi appuntamenti è il segnale più importante che si può dare per contrastare la criminalità e creare fiducia”.
La marcia di questa mattina ha rappresentato, ancora una volta, la dimostrazione del forte legame che esiste tra la comunità ercolanese e gli Stati Uniti d’America. Accanto al sindaco e agli studenti, infatti, ha sfilato anche la Console Generale Usa a Napoli, Tracy Roberts-Pounds che ha sottolineato nel suo intervento come la sua presenza voglia “mostrate fermamente il supporto degli Usa al fianco di quelle forze sane che stanno lottando contro la criminalità in tutta Italia”.
Insieme agli studenti c’erano anche i rappresentanti delle giovanili del Calcio Napoli, guidati dall’ex calciatore Roberto Grava: “E’ importante la nostra presenza qui questa mattina. Il calcio è vicino a questa manifestazione. Siamo consapevoli che solo insieme possiamo vincere la partita della legalità”.
Il corteo si è concluso al Museo Archeologico Virtuale, dove si è tenuto un momento di confronto fra i studenti e istituzione, seguito poi dalla presentazione del libro “Ercolano una storia antiracke

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Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

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Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

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Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

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Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

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Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

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Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

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