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Cronache

Due operai morti in un cantiere delle ferrovie a Milano, sono due vittime di Napoli che per lavorare erano a 900 chilometri da casa

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Due operai morti in un cantiere, a Pieve Emanuele (Milano), schiacciati dal crollo di una parete in costruzione. I lavoratori erano impegnati nella realizzazione di paratie divisorie tra i binari ferroviari e i vicini terreni agricoli. Secondo quanto accertato il crollo sarebbe stato causato da una manovra sbagliata con una gru. Trasportati entrambi al pronto soccorso, i due poveri operai sono morti poco dopo. L’incidente, pare si dica così quando un povero cristo va a lavoro e non torna a casa perchè muore sul lavoro, è avvenuto poco prima delle 11.30. Sul posto sono arrivare ambulanze, automediche e l’elisoccorso, ma per i due uomini non c’è stato niente da fare. Erano Operai della ditta Cefi di Casoria, in provincia di Napoli . Si chiamavamo Salvatore Borriello, 47 anni, e Salvatore Palumbo, 55 anni. I due lavoratori napoletani sono morti e il sindaco della cittadina milanese di Pieve Emanuele, Paolo Festa, ci tiene a far sapere che “non erano sicuramente i lavori che avevamo chiesto noi”.  C’è ovviamente una inchiesta della Procura di Milano. L’ipotesi di reato è quella di omicidio colposo.  Al vaglio vi è la dinamica dell’accaduto e le eventuali violazioni di normative sulla sicurezza sul lavoro.

 

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Cronache

Curia di Napoli a parroci, a Pasqua niente allestimenti maestosi

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Per le cerimonie della Settimana Santa l’ufficio liturgico della diocesi di Napoli ha scritto una sorta di vademecum che è stato pubblicato sul sito. Ai parroci viene ricordato, ad esempio, che per l’altare della Deposizione, che viene allestito in occasione del triduo pasquale “non servono dunque fioriture e allestimenti maestosi, né eccessivi segni, spesso frutto di estrosa fantasia, che finiscono per distogliere lo sguardo e l’attenzione dal ‘Segno'”. “È piuttosto necessaria la preparazione di un luogo accogliente e consono alla preghiera, senza elementi di disturbo. Risulta pertanto assolutamente inopportuno dare “un tema” all’altare della reposizione. Esso non è dunque il luogo dove ostentare la solennità e gareggiare alla realizzazione più bella, né delle rappresentazioni scenografiche con le quali stupire i fedeli: l’unico stupore è dato dal dono dell’Eucaristia da parte del Signore stesso alla sua Chiesa”.

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Cronache

È morta Sofia Sacchitelli la ragazza che combatteva le malattie rare come la sua

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Aveva solo 23 anni Sofia Sacchitelli, la ragazza genovese affetta da un raro tumore al cuore : non ce l’ha fatta ed è morta. Sofia aveva dato vita a una associazione per raccogliere fondi per la ricerca scientifica per le malattie rare, come la sua. Lei stessa aveva parlato in pubblico per spingere questa missione e in tanti la stavano sostenendo. Sofia studiava Medicina ma l’angiosarcoma cardiaco, un tumore rarissimo al cuore, l’ha ucciso. Parliamo di una malattia che colpisce una persona ogni 2-3 milioni. Anche le società calcistiche di Genoa e Sampdoria hanno sostenuto la onlus che si chiama ‘Sofia nel cuore’. In tanti hannopvoluto ricordare il coraggio della giovane Sofia, fra questi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Ti ricorderemo con il sorriso sul viso e il coraggio di chi sa trasformare le difficoltà in solidarietà e speranza per gli altri. Addio Sofia. Tutta Genova e la Liguria oggi pregano per te e si stringono alla tua famiglia, ai tuoi amici, a chi ti vuole bene e porterà avanti il percorso che hai iniziato”.

 

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Cronache

Valanga su Courmayeur, sono due giovani svedesi le sciatrici morte

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È stata trovata anche la seconda sciatrice morta dopo essere stata travolta dalla frana caduta su Courmayeur, in val Veny. Si tratta di una ragazza svedese di 25 anni, faceva parte di un gruppetto di 4 giovani “freerider” tra 20 e 25 anni, giunti a Courmayeur per sciare fuori pista. E mentre facevano questo sono stati travolti dalla frana: le due ragazze non sono riuscite a ripararsi e sono state travolte in pieno trovando la morte sulle nevi valdostane, i due ragazzi sono riusciti a mettersi in salvo. A trovare gli sciatori sono stati i soccorritori del Soccorso alpino, nel caso dell’ultima giovane ritrovata, hanno individuato il corpo sorvolando la zona in elicottero quando il maltempo ha concesso una pausa

 

 

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