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Cronache

Due casi di colera registrati nel Casertano: un bimbo di 2 anni e la mamma appena tornati dal Bangladesh

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Due pazienti affetti da colera. Sono arrivati presso l’ospedale Cotugno, centro di ricerca di eccellenza e cura delle malattie infettive, due pazienti, registrati ufficialmente come due casi di colera. A comunicarlo, con una nota, la direzione sanitaria dell’Ospedali dei Colli. Il vibrione è stato isolato nelle feci di un piccolo paziente di 2 anni, trasferito dal Santobono, e sulla mamma, rientrati recentemente da un viaggio in Bangladesh e residenti a Sant’Arpino, in provincia di Caserta. Si suppone, dunque, che i due pazienti abbiano contratto il batterio in quel paese. Immediatamente è stata allertata la Asl competente e sono state attivate tutte le procedure previste dai protocolli. “I contatti familiari del caso indice sono stati già individuati e sono attualmente sotto stretta osservazione sanitaria. Attualmente, entrambi i pazienti sono in condizioni stazionarie. La situazione è del tutto sotto controllo” dice Antonio Giordano, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera dei Colli Monaldi-Cotugno-Cto. Non c’è alcun rischio epidemia. Sono già stati avviati tutti i protocolli sanitari di sicurezza per scongiurare qualunque forma di diffusione del vibrione del colera. Sono già stati isolati e messi in sicurezza tutte le persone entrate in contatto con le due persone affette da colera. Resteranno in osservazione per il tempo necessario.

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Curia di Napoli a parroci, a Pasqua niente allestimenti maestosi

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Per le cerimonie della Settimana Santa l’ufficio liturgico della diocesi di Napoli ha scritto una sorta di vademecum che è stato pubblicato sul sito. Ai parroci viene ricordato, ad esempio, che per l’altare della Deposizione, che viene allestito in occasione del triduo pasquale “non servono dunque fioriture e allestimenti maestosi, né eccessivi segni, spesso frutto di estrosa fantasia, che finiscono per distogliere lo sguardo e l’attenzione dal ‘Segno'”. “È piuttosto necessaria la preparazione di un luogo accogliente e consono alla preghiera, senza elementi di disturbo. Risulta pertanto assolutamente inopportuno dare “un tema” all’altare della reposizione. Esso non è dunque il luogo dove ostentare la solennità e gareggiare alla realizzazione più bella, né delle rappresentazioni scenografiche con le quali stupire i fedeli: l’unico stupore è dato dal dono dell’Eucaristia da parte del Signore stesso alla sua Chiesa”.

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Cronache

È morta Sofia Sacchitelli la ragazza che combatteva le malattie rare come la sua

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Aveva solo 23 anni Sofia Sacchitelli, la ragazza genovese affetta da un raro tumore al cuore : non ce l’ha fatta ed è morta. Sofia aveva dato vita a una associazione per raccogliere fondi per la ricerca scientifica per le malattie rare, come la sua. Lei stessa aveva parlato in pubblico per spingere questa missione e in tanti la stavano sostenendo. Sofia studiava Medicina ma l’angiosarcoma cardiaco, un tumore rarissimo al cuore, l’ha ucciso. Parliamo di una malattia che colpisce una persona ogni 2-3 milioni. Anche le società calcistiche di Genoa e Sampdoria hanno sostenuto la onlus che si chiama ‘Sofia nel cuore’. In tanti hannopvoluto ricordare il coraggio della giovane Sofia, fra questi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Ti ricorderemo con il sorriso sul viso e il coraggio di chi sa trasformare le difficoltà in solidarietà e speranza per gli altri. Addio Sofia. Tutta Genova e la Liguria oggi pregano per te e si stringono alla tua famiglia, ai tuoi amici, a chi ti vuole bene e porterà avanti il percorso che hai iniziato”.

 

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Cronache

Valanga su Courmayeur, sono due giovani svedesi le sciatrici morte

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È stata trovata anche la seconda sciatrice morta dopo essere stata travolta dalla frana caduta su Courmayeur, in val Veny. Si tratta di una ragazza svedese di 25 anni, faceva parte di un gruppetto di 4 giovani “freerider” tra 20 e 25 anni, giunti a Courmayeur per sciare fuori pista. E mentre facevano questo sono stati travolti dalla frana: le due ragazze non sono riuscite a ripararsi e sono state travolte in pieno trovando la morte sulle nevi valdostane, i due ragazzi sono riusciti a mettersi in salvo. A trovare gli sciatori sono stati i soccorritori del Soccorso alpino, nel caso dell’ultima giovane ritrovata, hanno individuato il corpo sorvolando la zona in elicottero quando il maltempo ha concesso una pausa

 

 

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