Collegati con noi

Cronache

Donna ricoperta di formiche in ospedale, medici e infermieri sospesi nel giorno in cui arriva De Luca in corsia. La figlia della paziente: non denuncio nessuno

Pubblicato

del

“Sono scioccata. Ho lasciato mamma in serata ed era tutto ok, tutto pulito. Non capisco come sia potuto accadere. Comunque, non denuncerò nessuno anche perché tutti sono stati disponibili dal primo giorno. È importante, ora, consentire a mamma di tornare nello Sri Lanka.

Spero si riescano a trovare i fondi per il viaggio e per le spese per un medico” questa è la reazione di Kamani Dissanayake, figlia della 71enne ricoverata intubata nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli, comparsa in un video ricoperta di formiche. Al San Giovanni è stata anche giornata di visita del presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca. Per due ore si è aggirato tra reparti, sale, ha parlato con medici, infermieri, dirigenti medici e poi è andato nella stanza in cui è stata ricoverata l’anziana ricoperta di formiche.

De Luca e le Iene. Il presidente della regione Campania è stato in visita alla donna ricoperta di formiche

“Quello che è certo è il mancato e doveroso controllo della paziente; si procederà come sempre con il massimo rigore, oltre alla sospensione, già decisa, del personale in servizio. Il direttore sanitario in giornata denuncerà all’autorità giudiziaria quanto è accaduto perché possano essere individuati eventuali comportamenti dolosi” ha scritto Vincenzo De Luca in un  lungo comunicato per la stampa dopo aver visitato la paziente ricoverata nel reparto di Medicina del San Giovanni Bosco di Napoli. Intanto, avverte De Luca, «proseguirà il lavoro di riorganizzazione e bonifica della sanità. E’ doveroso difendere la dignità di Napoli, delle tante realtà di eccellenza nazionale e del lavoro straordinario sul piano della dedizione e professionalità posto in essere da migliaia di medici, infermieri e dipendenti delle nostre strutture. Per le aree di inefficienza, di sciatteria – o peggio – ancora presenti, si procederà con rigore assoluto”. Sulla vicenda è stata aperta una inchiesta da parte dei carabinieri del Nas che vogliono anche accertare chi ha avvisato le autorità sanitarie della vergogna poi mostrata in video e che cosa effettivamente era accaduto. Non è semplice ricostruire ruoli, competenze, responsabilità ed eventuali reati commessi perchè quella che poteva essere una  scena del crimine è stata letteralmente bonificata senza avvisare gli inquirenti che avrebbero potuto “fotografare” tutto.

Advertisement

Cronache

Ucraina: Polonia, favoriremo rimpatrio uomini in età militare

Pubblicato

del

Varsavia aiuterà Kiev a riportare in Ucraina i suoi uomini in età militare, in seguito alle nuove modifiche alle leggi sui passaporti e sul servizio consolare per gli uomini ucraini che vivono all’estero: lo ha detto il ministro della Difesa polacco Wladyslaw Kosiniak-Kamysz. “Penso che molti polacchi siano indignati vedendo giovani ucraini negli alberghi e nei caffè, sentendo quanti sforzi dobbiamo fare per aiutare” Kiev, ha detto ieri Kosiniak-Kamysz ai media di polacchi. Il ministro ha sottolineato anche che Varsavia si era già offerta di aiutare l’Ucraina a identificare i rifugiati che vivono in Polonia e che sono sotto obbligo militare. La Polonia ospita circa un milione di ucraini fuggiti dalla guerra totale della Russia. Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha dichiarato che le nuove misure di Kiev intendono “ripristinare atteggiamenti equi nei confronti degli uomini in età di leva in Ucraina e all’estero”.

Continua a leggere

Cronache

Ticket Venezia: 80mila prenotati oggi, uno su 10 non paga

Pubblicato

del

Nel primo giorno di sperimentazione del ticket d’ingresso a Venezia sono oltre 80mila le persone che hanno registrato la loro presenza in città oggi, 25 aprile. Solo 7mila però, uno su dieci, secondo i dati aggiornati a ieri pomeriggio’, hanno pagato il voucher di 5 euro per accedere al centro storico. Tutti gli altri accessi sono di persone esenti alla tassa (cittadini veneti, i lavoratori, gli studenti e altre categorie), tenuti a registrarsi sulla piattaforma on line ma non a pagare. Tra questi, 30.300 sono gli ospiti delle strutture ricettive, 9.450 sono i veneti, potenziali vacanzieri ‘di giornata’.

 

Continua a leggere

Cronache

Choc a Nola: marito violento, giovane ‘liberata’ dai carabinieri grazie all’intervento della suocera

Pubblicato

del

Dopo anni di soprusi e maltrattamenti, la storia di terrore vissuta da una giovane donna di Nola ha finalmente trovato un epilogo in tribunale. Un giovane di 21 anni, con un passato turbolento segnato da dipendenza da droga e violenze, è stato arrestato e accusato di sequestro di persona, maltrattamenti e lesioni personali aggravate. Le aggressioni brutali, compresa una tentata strangolazione e attacchi pericolosi anche ai passanti nel centro antico di Nola, finiranno con il suo arresto.

La Procura di Nola, con l’ausilio dei carabinieri, ha condotto un’indagine lampo che ha portato alla luce gli abusi subiti dalla donna per anni. La vittima, che aveva sopportato in silenzio gli attacchi del compagno, ha trovato la forza di parlare solo dopo l’intervento della madre dell’aggressore, che l’ha convinta a cercare aiuto e cure mediche.

Durante l’ultima aggressione, la donna ha subito gravi danni all’orecchio e all’occhio, oltre a numerose altre ferite. In ospedale, il personale ha allertato le autorità, innescando una serie di eventi che hanno portato all’arresto del giovane. Nonostante il profondo legame affettivo che la legava al suo aguzzino, il quale chiudeva la porta di casa a chiave per impedirle di scappare, la donna ha finalmente deciso di rompere il silenzio.

Il Gip del Tribunale di Nola, Teresa Valentino, ha accolto la richiesta di custodia cautelare in carcere presentata dalla Procura, segnando un decisivo punto di svolta nel caso. La giovane donna ha espresso il desiderio di vedere giustizia fatta: «Chiedo che venga punito per quello che mi ha fatto», ha dichiarato, evidenziando il lungo calvario e la paura che ha vissuto, temendo anche per la sicurezza della sua famiglia.

Questa vicenda sottolinea la tragica realtà della violenza domestica e l’importanza di supportare le vittime nel trovare la forza di parlare e denunciare i loro aggressori. L’arresto del giovane non solo mette fine a un ciclo di violenza, ma serve anche come monito sulle conseguenze legali che attendono coloro che sceglieranno di perpetrare tali crimini.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto