Collegati con noi

Sport

De Rossi carica la Roma, ‘anche l’Inter si può battere’

Pubblicato

del

Una Roma diversa. Questo chiede Daniele De Rossi alla sua squadra che domani affronterà l’Inter. Ma non diversa dalle precedenti tre gare che hanno portato nove punti, bensì differente rispetto a quella che nel corso della stagione ha vinto un solo scontro diretto: quello con il Napoli prima di Natale. Il confronto con le big del campionato, infatti, è impietoso, ma non chiedete a DDR di fare termini di paragone con il passato. Una cosa, però, a differenza del collega che lo ha preceduto tiene a ribadirla: “Non è un problema di testa dei giocatori”.

Ecco allora che il tecnico dei giallorossi va in una direzione diametralmente opposta a quella dello Special One che nei suoi due anni e mezzo nella Capitale ha sempre battuto sul tasto di una mentalità mai all’altezza di certe sfide. “Abbiamo giocatori che hanno vinto la Coppa America al Maracanà – spiega De Rossi – Chi ha giocato a Manchester o vinto un Europeo a Wembley contro l’Inghilterra. Quindi non è un problema di testa, altrimenti certi risultati in carriera non li avrebbero raggiunti”.

Ma sei punti su ventiquattro contro le prime sette del campionato non possono nemmeno essere frutto del caso. “La casualità non esiste nel calcio – continua – Quando giochi contro squadre forti ci sta perdere o faticare. Delle volte i livelli in campo parlano, e Inter, Milan e Juve sono tanto forti. Per quanto riguarda noi, sto cercando di far partire un percorso che non so quanto durerà, ma i giocatori devono capire che siamo una squadra forte”. Per questo ai suoi calciatori chiederà intelligenza, consapevolezza, ma anche rispetto e spavalderia. Servirà tutto questo per vincere contro un Inter lanciata verso lo scudetto. “Tutte le squadre del mondo sono battibili – giura l’ex capitano romanista – E anche l’Inter lo è. Noi oggi non possiamo tenere il loro passo nel campionato, ma nella partita singola possiamo vincere. Servirà rispetto, non troppo, per evitare che si trasformi in paura, e spavalderia”.

E qualcosa potrebbe cambiare rispetto alla sfida di lunedì al Cagliari. Di certo non Lukaku (“che non ha più 20 anni e un po’ di emozione la saprà gestire”), ma a centrocampo sì. A chi gli chiede se giocherà El Shaarawy, infatti, non risponde e il dubbio è proprio quello: alzare Pellegrini al posto del Faraone, infoltendo il centrocampo con Bove per renderlo più muscolare. Una mossa che sta prendendo piede a Trigoria per creare una ‘gabbia’ intorno a Calhanoglu, anche se solamente domani mattina De Rossi scioglierà gli ultimi dubbi. Altri calcoli di formazione non ne farà nonostante giovedì torni l’Europa League, perché l’obiettivo è dare continuità ai risultati ottenuti fin qui restando in scia Champions. Nel frattempo alle etichette di allenatore “predestinato” non dà peso.

“Mi godo questa avventura giorno per giorno, non so quanto durerà, però mi sta piacendo molto”, dice sperando magari di ottenere il rinnovo del contratto grazie ai risultati. Poi per De Rossi è tempo di chiedere scusa per l’assenza al funerale di un simbolo romanista come Giacomo Losi. “Non ho chiesto quando era la data, dove era il luogo – le parole di DDR -. La partita del giorno prima mi ha distratto e ho commesso questo grave errore. Mi dà fastidio, mi dispiace non essere andato a salutarlo. Non è una questione di protocollo, di ruolo, ma di rapporto che c’era. Mi dispiace tanto non averlo salutato, chiedo scusa, la mia distrazione è stata grave e mi dispiace perché c’era un bel rapporto. Ho parlato con Roberto Losi che è stato meraviglioso, la cosa più importante era spiegare a lui”.

Advertisement
Continua a leggere

Sport

Lecce-Napoli 0-1, decide Raspadori su punizione: Conte allunga ancora sull’Inter

Pubblicato

del

Il Napoli conquista tre punti preziosi sul campo del Lecce grazie a una punizione magistrale di Giacomo Raspadori nel primo tempo. La squadra di Antonio Conte allunga momentaneamente a +6 sull’Inter, in attesa della sfida di stasera dei nerazzurri contro il Verona a San Siro. Il match del Via del Mare si è disputato in un’atmosfera tesa, con proteste accese da parte del pubblico salentino per la decisione della Lega Serie A di non rinviare la gara dopo la morte del fisioterapista del Lecce, Graziano Fiorita.

Avvio teso tra proteste e bengala, annullato un gol a Lukaku

L’inizio del match è stato agitato, con petardi, cori di protesta e lanci di bengala dalla curva Nord del Lecce. Alcuni razzi hanno raggiunto il terreno di gioco, costringendo l’arbitro a interrompere la partita per oltre cinque minuti. Sul piano sportivo, il Napoli aveva trovato subito il gol con Romelu Lukaku, ma la rete è stata annullata dal VAR per fuorigioco dell’attaccante belga, lanciato da Politano.

Raspadori decide con una punizione perfetta al 24’

Il vantaggio azzurro arriva al 24’: Raspadori, da posizione ravvicinata, beffa barriera e portiere del Lecce con un tiro preciso e potente su calcio di punizione. Il Lecce reagisce con una pericolosa incornata di Gaspar al 37’, che si stampa sul palo. Poco dopo, il VAR esamina un possibile tocco di mano di Spinazzola, ma non viene concesso il rigore. Nel finale di tempo, Raspadori sfiora la doppietta e viene anche atterrato in area, uscendo momentaneamente zoppicante, salvo poi rientrare.

Lecce vicino al pari, ma il Napoli resiste

Nel secondo tempo, lo scenario si ripete. Olivera segna il possibile raddoppio per il Napoli, ma anche questo gol viene annullato. Meret si oppone con una grande parata a un tiro potente di Helgason al 52’. Lobotka è costretto a uscire per infortunio ed è sostituito da Gilmour. Il Lecce prova ad acciuffare il pareggio al 67’ con un’altra punizione di Helgason che sfiora il palo, mentre nel finale spinge con maggiore intensità, complice anche il primo caldo estivo che ha portato a due pause di cooling break. Il Napoli si chiude bene e resiste nei sei minuti di recupero, portando a casa una vittoria sofferta ma fondamentale.


Titolo SEO: Lecce-Napoli 0-1, decide Raspadori su punizione: +6 per Conte sull’Inter
Meta description SEO: Il Napoli vince 1-0 a Lecce grazie a una punizione di Raspadori. Match interrotto per proteste sugli spalti. Azzurri momentaneamente a +6 sull’Inter.
Parole chiave SEO: Lecce Napoli 0-1, Raspadori gol, Napoli +6 Inter, Lecce Napoli proteste, Fiorita Lecce, Serie A 2024, Conte Napoli, punizione Raspadori, cronaca Lecce Napoli

Continua a leggere

Sport

Calcio: curva Lecce protesta, fumogeni in campo e gara sospesa 5 minuti

Pubblicato

del

La protesta della curva del Lecce, in polemica con la Lega Serie A per il mancato ulteriore rinvio della sfida con l’Atalanta in seguito alla morte dello storico fisioterapista del club Graziano Fiorita, non si è limitata agli striscioni esposti nel pre-partita del match casalingo contro il Napoli valido per la 35/a giornata di campionato. Dopo circa sette minuti di gioco infatti l’arbitro Davide Massa è stato costretto a sospendere per qualche minuto la gara a causa del lancio di fumogeni e petardi in campo. La ripresa del gioco è stata tardata anche a causa di un buco nelle rete di una delle due porte. Dopo circa cinque minuti di sospensione la partita è ricominciata.

Continua a leggere

Sport

Tennis: Sinner, un software per l’allenamento mentale ai match

Pubblicato

del

Un software per Jannik Sinner. Per ritrovare, davanti a un computer, la concentrazione e la performance mentale da match. E tornare agli Internazionali d’Italia, dopo tre mesi di stop, con la stessa energia mentale di quando ha smesso. Si chiama “Mental economy training”, e come racconta all’AGI Riccardo Ceccarelli, il mental coach che da quattro anni fa parte del pool allargato di Jannik Sinner, in questi tre mesi di assenza forzata dalle competizioni per lo stop dovuto al caso Clostebol ha aiutato parecchio il numero uno del mondo a gestire le emozioni della partita, simulando lo stress da match.

“Jannik e’ un atleta consapevole, leader di se stesso, e con lui il lavoro mentale in condizioni normali e’ diventato marginale – premette Ceccarelli a margine della conferenza stampa di presentazione del Simposio internazionale in scena oggi agli Internazionali – dopo tre mesi di lontananza dalle competizioni ha avuto pero’ bisogno di ritrovare il ritmo, risvegliare la mente e la concentrazione con una serie di allenamenti computerizzati”.

A casa, davanti al suo computer, spiega Ceccarelli che da anni lavora anche con i piloti di Formula 1, il mestiere che Sinner sognava da bambino, il numero uno del mondo, che riapparira’ agli Internazionali d’Italia tra sei o sette giorni, si cimenta con dei test, una sorta di videogiochi che, portandolo fuori dalla sua comfort zone, servono ad allenare le funzioni mentali, a partire dalla focalizzazione e passando anche per la meditazione.

“Mentre l’atleta si cimenta con i test, sul computer arrivano dei parametri biometrici – chiarisce Ceccarelli – uno misura l’attivazione del lobo frontale e quindi l’efficienza cerebrale, un altro il battito cardiaco, un po’ come quando sul tapis roulant compaiono i chilometri percorsi, le calorie e la frequenza cardiaca”. In questo caso pero’ si allena la mente, con l’obiettivo di “migliorare le performance e abbassare il livello energetico. Non ci si deve focalizzare soltanto sulla performance ma anche nell’eliminare, durante il test pensieri inutili e distrazioni, pulendo la mente e quindi anche il consumo cerebrale”.

Come? “Con il mio team di psicologi studiamo e personalizziamo le tecniche: esercizi di respirazione o un mantra da ripetere, cui ricorrere poi durante i cambi campo – continua Ceccarelli – i trucchi mentali per ottimizzare le proprie risorse possono essere infiniti, li studiamo ascoltando le esigenze degli atleti”. Sinner e’ stato dotato della piattaforma messa a punto da Ceccarelli da quando aveva 19 anni, utilizzandola, chiarisce il mental coach e medico sportivo “quando gli serve, quando sente di dover sviluppare il suo tasso di consapevolezza. E’ autonomo, si gestisce da solo”.

Se ne servono anche parecchi piloti di Formula 1, oltre alle campionesse di sci Federica Brignone e Mikaela Schiffrin. Tra i tennisti oltre a Sinner, si allena mentalmente davanti al computer soltanto Lilly Taggher, la 17enne austriaca che fa parte della scuderia del manager di Sinner Alex Vittur ed e’ allenata da Francesca Schiavon: “Ai piu’ giovani consigliamo allenamenti trisettimanali, Sinner si gestisce da solo”.

Continua a leggere

In rilievo

error: Contenuto Protetto