Ad aprire la prossima stagione della Filarmonica della Scala il prossimo 15 gennaio sarà il suo direttore musicale Riccardo Chailly, che sarà protagonista anche di un altro dei dieci concerti previsti in una stagione che segna il ritorno di alcuni maestri che con l’orchestra milanese hanno un legame particolare. Daniel Barenboim, che della Scala è stato direttore musicale, sarà sul podio il secondo concerto, il 29 gennaio, dirigendo la sesta e la settima sinfonia di Beethoven. Myung-Whun Chung, che della Filarmonica lo scorso anno è stato nominato direttore emerito, sarà a Milano l’8 aprile dopo aver accompagnato l’orchestra in tournée a febbraio (a Bologna, Monaco e alle Canarie, a Tenerife e Las Palmas). A chiudere la stagione, il 4 novembre, sarà un altro maestro ‘di casa’, Fabio Luisi, con Imogen Cooper al pianoforte. L’orchestra ospite sarà la National Symphony di Washington diretta da Gianandrea Noseda con Song-Jin Cho al piano.
Tornerà con la Filarmonica Philippe Jordan insieme al pianista Bertrand Chamayon, Giovanni Sollima sarà direttore e solista al violoncello il 6 ottobre per un concerto che include i suoi Folktales, un modo per continuare nell’esplorazione di generi diversi e contaminazioni che l’orchestra ha iniziato lo scorso anno con l’esibizione insieme a John Williams, autore di colonne sonore indimenticabili come Guerre stellari, Lo squalo e Schindler’s List. Inoltre debutteranno il compositore e direttore Mattias Pinscher e il giovane Tarmo Peltokoski, classe 2000, con il violinista Leonidas Kavakos. “Questo non è un teatro per debuttanti, vero ma se c’è un talento così diamantino è giusto” ha sottolineato Chailly. Dal canto suo Chailly aprirà con un concerto di speranza pur in un momento difficile: è infatti questo il messaggio dei brani scelti (da Une barque sur l’océan di Ravel, a Et exspecto resurrectionem mortuorum di Messiaen) e poi il 13 maggio proporrà il concerto per pianoforte n.1 di Cajkovskij con solista Alexander Malofeev e la sinfonia n.3 di Prokofev con l’intenzione nei prossimi anni di eseguire il ciclo completo, incluse la seconda e la sesta che alla Scala non sono mai state eseguite.
Il legame del teatro con Milano, ha sottolineato il presidente della Filarmonica Maurizio Beretta alla presentazione, si accompagna all’internazionalizzazione dell’orchestra. Continuano quindi le prove aperte (che in 11 edizioni hanno permesso di raccogliere 1,3 milioni per le realtà del terzo settore), Sound, music! per i bambini, le borse di studio per i giovani e il concerto gratuito in piazza Duomo. Ma anche,ha sottolineato il coordinatore artistico Damiano Cotalasso, l’attività all’estero, che nella prossima stagione prevede fra l’altro una lunga tournée a fine estate con Chailly. Tutto possibile grazie al sostegno del main partner Unicredit. Un ringraziamento da parte del sindaco Giuseppe Sala è andato ai musicisti, ai sostenitori “e agli spettatori che non sono mai mancati e non mancheranno”.