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Colpo grosso Ferrari, Lewis Hamilton guiderà una Rossa dal 2025

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Il vero colpo di mercato arriva là dove non regna il calcio. Lewis Hamilton, il pilota icona della Formula 1, vincente, istrionico, in prima linea anche sui grandi temi sociali, non solo per il Black Lives Matter, si prepara a vestire la maglia rossa Ferrari: una bomba, dicono subito gli inglesi, che già alla sola suggestione avevano scaldato gli animi per il clamoroso passaggio del sette volte campione del mondo nel Team di Maranello.

L’ingaggio di Hamilton è sulla bocca di tutti, ha fatto il giro del mondo, e la chiusura di una trattativa lampo, a un mese dal via della nuova stagione, arriva in serata dopo una giornata a rincorrere voci e certezze non ufficializzate. Prima la Mercedes annuncia che a fine stagione 2024 Lewis non sara’ piu’ alla guida della Freccia d’argento, avendo fatto valere la clausola di rescissione contenuta nel rinnovo firmato in estate. Poi la Ferrari con poche righe grida al mondo e ai suoi tifosi: Hamilton fara’ parte della scuderia dal 2025, e con un contratto pluriennale.

Prima dei brevi comunicati, il team principal della Mercedes, Toto Wolff, aveva confermato in via privata l’indiscrezione a tutti i dipendenti della scuderia, convocati di urgenza nella fabbrica inglese di… “Sono entusiasta di questa nuova sfida”, le prime parole di Hamilton, senza citare Ferrari in ossequio al politically correct della comunicazione, “Ho trascorso 11 anni meravigliosi con questa squadra – le parole dell’inglese, che per tutta la prossima stagione resta un pilota Mercedes- e sono così orgoglioso di ciò che abbiamo raggiunto insieme. La decisione di andarmene è stata una delle più difficili che abbia mai dovuto prendere”. Wolff ha salutato con fair play Hamilton, scacciando implicitamente i sospetti di una rottura ancora piu’ brutale.

“In termini di abbinamento squadra-pilota, il nostro rapporto con Lewis è diventato il più vincente che lo sport abbia mai visto, ed è qualcosa a cui possiamo guardare indietro con orgoglio; Lewis sarà sempre una parte importante della storia del motorsport Mercedes – le sue parole -. Tuttavia, sapevamo che la nostra partnership prima o poi sarebbe giunta al termine in modo naturale, e quel giorno è arrivato. Accettiamo la decisione di Lewis di cercare una nuova sfida e le nostre opportunità per il futuro sono entusiasmanti da contemplare. Ma per ora, abbiamo ancora una stagione da percorrere e siamo concentrati sulle corse per offrire un forte 2024.

Hamilton in Ferrari è insomma una mossa a sorpresa, un terremoto nel Circus, ma anche il sogno coronato – seppur a fine carriera – per l’atleta più emblematico nel mondo delle monoposto. E già che quando potrà guidare la sua prima Rossa Hamilton, classe 1985, avrà 40 anni: non un record in termini di longevità (in pista c’è Fernando Alonso che a 42 ancora va), ma certo per dirla agli inglesi ‘the last dance’ per il primo pilota nero in formula 1. L’accordo tra la Ferrari e Hamilton, sette volte iridato (2008, 2014, 2015, 2017, 2018, 2019, 2020) rende realtà una suggestione che negli anni ha visto più volte il nome del baronetto accostato a Maranello.

“E’ un sogno poter guidare la Ferrari”, aveva ammesso anche recentemente il britannico, che si andrà ad affiancare a Charles Leclerc, dodici anni più giovane, fresco di un lungo rinnovo e investito di una mission che il Cavallino insegue ormai da una vita: la conquista di quel titolo mondiale che manca dal 2007. Tra un anno si capira’, risultati del 2024 alla mano, quali saranno le scale di valore tra due numeri uno: c’e’ gia’ chi prevede scintille. A far posto ad Hamilton sara’ Sainz, il cui contratto scade alla fine della stagione 2024 e del cui possibile rinnovo si discuteva proprio in queste settimane.

“Daro’ tutto nella prossima stagione”, l’amara constatazione dello spagnolo, a questo punto alla sua ultima stagione in Rossa Lo scorso agosto Hamilton aveva esteso il rapporto con la Mercedes (che guida dal 2013) fino alla fine del 2025: ma l’accordo conteneva una clausola che gli consentiva di lasciare in anticipo il team di Wolff. E la stessa amicizia tra il boss del muretto Mercedes e il campione di Stevenage potrebbe aver spianato la strada all’addio anzitempo: ma anche il legame con Fred Vasseur, team principal del nuovo corso Ferrari. “Sì, con Lewis ci sentiamo spesso” si era lasciato scappare il francese. Ora il binomio asimmetrico tra il pilota piu’ fuori dagli schemi del Circus e la tradizione di Maranello e’ compiuto. Sbarcherà in Ferrari, i tifosi esultano: per loro piu’ che le battaglie civili di Lewis contano i sette titoli in bacheca.

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L’Ema blocca un medicinale contro l’Alzheimer

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L’Agenzia europea per i medicinali ha respinto la raccomandazione per il farmaco Lecanemab contro l’Alzheimer. L’Ema ha annunciato che il rischio di gravi effetti collaterali è superiore all’effetto positivo atteso.

“Il Comitato per i medicinali per uso umano” dell’Ema “ha raccomandato di non concedere un’autorizzazione all’immissione in commercio per Leqembi”, ha sottolineato l’autorità, facendo riferimento in particolare all’insorgere di rischi di emorragia cerebrale nelle persone trattate con il farmaco. Il Lecanemab – nome commerciale Leqembi – è disponibile negli Stati Uniti dall’inizio del 2023 per il trattamento dell’Alzheimer in stadio iniziale. Sebbene la terapia non migliori i sintomi, può rallentarne leggermente la progressione della malattia. Il farmaco, secondo gli esperti, sarebbe quindi adatto solo per un gruppo molto limitato di malati di Alzheimer, meno del 10%. A fronte dei possibili edemi ed emorragie cerebrali, la terapia deve essere monitorata regolarmente con esami di risonanza magnetica. Ora la società farmaceutica Eisai, che ha presentato la domanda, potrà richiedere un riesame entro 15 giorni.

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Preoccupa il virus Oropouche, primi 2 morti in Brasile

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Sale la preoccupazione per il virus Oropouche, diffuso soprattutto nell’America centro-meridionale e nei Caraibi ma che ha fatto registrare ad oggi 4 casi anche in Italia: l’infezione ha causato due primi decessi in Brasile, nello stato di Bahia, e si tratta dei primi registrati a livello mondiale. La conferma è giunta dal Ministero della Salute brasiliano. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955, presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago. Il primo decesso è stato confermato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni, viveva a Valença ed è morto a marzo. Lunedì scorso è stato invece registrato il secondo decesso, di una donna, ed il ministero della Salute sta ancora indagando su un’altra morte sospetta nello stato di Santa Catarina.

L’Organizzazione panamericana della sanità (Paho) ha inoltre emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. In Italia, ad oggi, sono stati diagnosticati 4 casi tutti di importazione, ovvero di soggetti rientranti dal Brasile e da Cuba. La malattia da virus Oropouche, spiega l’Istituto superiore di sanità, è una arbovirosi causata dal virus Oropouche (Orov), un virus a Rna che può essere trasmesso agli esseri umani principalmente attraverso la puntura di Culicoides paraensis, un piccolo dittero ematofago di 1-3 mm, simile ad un moscerino, che nelle aree endemiche si trova in zone boschive nei pressi di ruscelli, stagni e paludi, o di alcune zanzare come Culex quinquefasciatus.

Nessuno di questi vettori al momento è presente in Italia o in Europa. Non è stata al momento confermata la possibilità di una trasmissione da uomo a uomo del virus. Nel 2024 (al 23 luglio), sono stati registrati oltre 7700 casi nel mondo in cinque paesi: Brasile, Bolivia, Peru, Cuba e Colombia. I primi casi registrati anche in Italia sono senza conseguenze gravi. Il rischio di infezione, chiarisce l’Iss, è presente se si viaggia nei paesi in cui è presente il virus. Per chi si trova in queste zone si raccomanda di mettere in atto tutte le precauzioni necessarie ad evitare il contatto con gli insetti vettori: usare repellenti chimici, indossare vestiti che coprano braccia e gambe, soggiornare in case dotate di zanzariere e cercare di ridurre le attività all’aperto nei periodi di maggiore attività vettoriale (alba e crepuscolo).

I sintomi principali dell’infezione sono febbre, mal di testa, dolore articolare e, in qualche caso, fotofobia, diplopia (visione doppia), nausea e vomito. Se si è di ritorno da un viaggio nei paesi in cui è presente il virus e si hanno questi sintomi il consiglio è di rivolgersi al proprio medico. Grazie ad un team multi-disciplinare di esperti, L’Iss è in prima linea per monitorare il rischio da virus Oropouche in Italia per gli aspetti virologici ed epidemiologici.

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Economia

Bollette più chiare, in arrivo dal prossimo anno

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Basta con una sequela di numeri incomprensibili: dal prossimo anno infatti le bollette di luce e gas saranno più semplici da capire. Basterà un colpo d’occhio – spiega l’Arera, l’autorità per l’energia – per rendersi conto di prezzi e consumi. La nuova bolletta debutterà dal primo luglio del 2025, con un frontespizio uguale per tutti e con le principali informazioni generali. Poi uno ‘scontrino dell’energia’, per capire immediatamente consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione.

E’ stata infatti approvata – a seguito di un lungo processo di consultazione con imprese, consumatori e stakeholder – e sottoposta all’analisi dell’impatto della regolazione (Air) la delibera che introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione: domestici, condomini, piccole e medie imprese, box, cantine e magazzini. I venditori avranno 12 mesi di tempo per adeguare i propri sistemi all’invio della nuova bolletta. “Una riforma auspicata da tempo e da più parti, che evolve la struttura introdotta nel 2014 con la bolletta 2.0, allineando le informazioni per tutti e rendendole ancora più chiare e semplici, ma soprattutto dando rilevanza al ruolo dei consumatori, mettendoli in grado di verificare i consumi e le proprie scelte di efficienza energetica e di comparare agilmente il proprio profilo con le proposte del mercato”, commenta il presidente di Arera Stefano Besseghini.

Plaudono i consumatori: “Ringraziamo Arera per aver accolto la nostra richiesta e concluso l’iter per rendere le bollette dell’energia più comprensibili agli utenti, specie sul fronte del costo al KWh della luce e al metro cubo per il gas”, afferma Consumerismo No Profit. “In una fase in cui i prezzi dell’energia continuano a essere altissimi e fuori controllo, giudichiamo positivamente la notizia che Arera ha ufficializzato oggi sul debutto della nuova bolletta”, commenta l’Adoc. In dettaglio la nuova bolletta sarà composta da un frontespizio unificato, che corrisponde alla prima facciata della bolletta in cui i venditori sono tenuti a riportare l’importo da pagare e tutte le informazioni essenziali sul cliente sul tipo di servizio in cui è rifornito, sul contratto di fornitura, su fatturazione e pagamenti, etc. Poi un scontrino dell’energia, che riporterà la formazione del costo complessivo dell’energia in relazione ai volumi consumati secondo la struttura quantità x prezzo, suddiviso in “quota consumi” e “quota fissa”, più la “quota potenza” per l’energia elettrica, e ulteriormente dettagliato per voci di spesa (vendita e ‘rete e oneri’). In questa sezione saranno riportate separatamente anche l’Iva e le accise, eventuali bonus, altre partite (interessi di mora, prodotti e/o servizi aggiuntivi etc.) e il canone Rai.

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