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Cronache

Catturato dalla polizia nel Frusinate Giovanni Diana, boss del clan dei casalesi latitante

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Gli investigatori della squadra mobile della Questura di Caserta hanno scovato ieri pomeriggio nel Frusinate, a Ceccano Giovanni Diana, di Casal di Principe, classe 58 anni, pregiudicato, elemento di spicco del clan camorristico dei casalesi, latitante dallo scorso mese di settembre, poiché colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa  per i reati di estorsione aggravata dall’appartenenza ad associazione mafiosa.  

In particolare, Giovanni Diana, in concorso con Tommaso Diana, di Casal di Principe, e Davide Natale, , è ritenuto responsabile di tentata estorsione in concorso e aggravata dall’aver agito con il metodo mafioso, nei confronti di un imprenditore agricolo di Francolise. Diana Giovanni, stretto collaboratore e uomo di fiducia, nonché cognato di NOBIS Salvatore, di San Cipriano d’Aversa, del 1959, elemento di spicco della predetta associazione camorristica e braccio destro del capo clan Michele Zagaria, a seguito di una intensa attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile di Caserta, fatta di appostamenti, pedinamenti e perquisizioni sui territori di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa, Casapesenna e Cancello Arnone, aveva deciso di allontanarsi temporaneamente dalla provincia di Caserta per proseguire la sua latitanza.

Nel corso dell’operazione di polizia, condotta unitamente alla Squadra Mobile di Frosinone, veniva anche tratto in arresto Franco Fabi, di Ceccano, proprietario dell’immobile dove aveva trovato rifugio il Diana e ritenuto responsabile, in concorso con il Diana, di detenzione di arma clandestina, e in particolare di un fucile di fattura artigianale, sprovvisto di matricola e marca ed a canna unica.

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Cronache

Tentativo di evasione con le lenzuola ieri notte ad Avellino

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Hanno tentato di scappare utilizzando un lenzuolo i due detenuti che ieri hanno provato a evadere dal carcere di Bellizzi, ad Avellino. I due carcerati sono stati però bloccati dalla polizia penitenziaria, mentre cercavano di superare il muro di recinzione. Un terzo, che come gli altri due si era allontanato dalla sezione di isolamento, sentendosi braccato, ha invece deciso di rientrare. Nel frattempo, all’esterno, era già scattato il piano predisposto per il contrasto alle evasioni dai penitenziari: il carcere è stato cinturato dalle forze dell’ordine e il funzionario della Polizia di Stato delegato dal questore di Avellino Pasquale Picone, raggiunto il complesso penitenziario, ha coordinato la “macchina organizzativa” tenendo costantemente informati sia il questore, sia l’autorità giudiziaria. Sono state anche fatte arrivare ulteriori pattuglie per presidiare le vie di fuga dalla città. I due detenuti, identificati, sono posti in altra cella sotto stretto controllo della polizia penitenziaria. Solo a notte fonda la situazione è rientrata.

“Il sistema penitenziario campano oramai è allo sbando – commentano il presidente e il segretario regionale dell’Uspp Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio – oramai tra i detenuti si è diffuso un senso di impunità perché non vengono applicati criteri sanzionatori. Chiediamo ai vertici del dipartimento nonché alla politica di valutare l’operato del provveditore della Campania perché a tutt’oggi non è riuscito neanche a mandare un supporto al carcere di Avellino”. “Oramai in Campania la situazione è fuori controllo”, dichiara il segretario regionale del Sappe in Campania Tiziana Guacci. Siamo molto preoccupati per la situazione del carcere di Avellino ma anche degli altri istituti penitenziari campani. Da tempo aspettiamo segnali dai vertici dipartimentali: abbiamo richiesto un tavolo di confronto con il prefetto al fine di trovare soluzioni condivise visto che la situazione rischia di compromettere l’ordine pubblico”.

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Cronache

Incendio in negozio a Milano, morti tre giovani cinesi

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È di tre morti il bilancio di un incendio avvenuto ieri sera intorno alle 23.00 a Milano in un emporio di articoli cinesi in via Ermenegildo Cantoni 3. Le vittime sono tutte giovani e di nazionalità cinese: si tratta di due fratelli di 19 e 17 anni ed un’altra di 24 anni. Sul posto sono intervenuti cinque mezzi del Comando di Milano che hanno lavorato tutta la notte per domare le fiamme e poi procedere alla messa in sicurezza del magazzino.

Carabinieri e polizia scientifica stanno indagando per capire le dinamiche dell’evento. Sul posto anche 118 e polizia locale. I Vigili del fuoco stanno ancora lavorando per procedere al raffreddamento degli ambienti ed al conseguente smassamento.

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Cronache

Incidente sul lavoro, operaio muore schiacciato nel Bresciano

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Nuova vittima sul lavoro in provincia di Brescia. Un operaio di 55 anni è infatti morto travolto da un carico. È accaduto nei capannoni della Bettoni Plastiche di Torbole Casaglia. L’uomo stava movimentando un carico quando ha perso l’equilibrio e il peso lo ha schiacciato.

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