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Cronache

Blitz dei carabinieri del Ros nei covi neonazisti dove si fabbricano armi e si producono veleni

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I carabinieri del Ros e quelli dei comandi provinciali di Torino e Cuneo stanno eseguendo arresti e perquisizioni nelle abitazioni e nei covi di un gruppo di estremisti di destra attivi a Torino. Le indagini sono estese alle due province piemontesi e vi stanno partecipando anche alcune unità specializzate dei vigili del fuoco. Si tratta di personaggi violenti che hanno già dimostrato tutta la loro pericolosità sempre in una inchiesta dei carabinieri. Nel corso del blitz i militari hanno arrestato e accompagnato in carcere quattro estremisti neo nazisti indagati con le accuse di tentato omicidio aggravato e continuato e produzione di aggressivi chimici. Ecco il motivo per cui c’erano anche squadre dei vigili del fuoco specializzate in guerra chimica e batteriologica. 

Qualche mese fa i carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) di Torino sequestrarono un barattolo di ricina, la tossina estratta dal seme del ricino, la stessa ritrovata nei laboratori di Saddam Hussein  conservata nel frigorifero di un’abitazione nelle Langhe, tra Asti e Cuneo, dove un ragazzo di 22 anni si era messo all’opera come piccolo scienziato: e per questo fu  arrestato per produzione e detenzioni di armi chimiche. Interrogato dopo l’arresto il piccolo chimico disse di aver rubato l’idea alla serie tv e il movente andava ricercato in una vendetta d’amore, per un amico: s’era visto soffiare la ragazza da un militante di estrema destra, quella destra che è poi lo scenario della storia. Altri tre giovani, dai 19 ai 24 anni, furono indagati per tentata costruzione di armi clandestine: cercarono di acquistare via internet parti meccaniche, stampate in 3D, per l’assemblaggio di una pistola. Giovani che intercettati parlano anche di fucili e di usarli per andare in Comune a Torino per chiedere lavoro.  All’ora come ora i militari puntano alle frequentazioni attorno al Blocco studentesco, l’organizzazione universitaria di CasaPound, da cui i giovani sarebbero stati allontanati. Le idee, però, mica si possono espiantare, come sospettano i carabinieri, coordinati dal pubblico ministero Manuela Pedrotta, del pool antiterrorismo: emerge una propensione al “neonazismo”, e modalità d’azione “squadriste”.

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Cronache

Curia di Napoli a parroci, a Pasqua niente allestimenti maestosi

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Per le cerimonie della Settimana Santa l’ufficio liturgico della diocesi di Napoli ha scritto una sorta di vademecum che è stato pubblicato sul sito. Ai parroci viene ricordato, ad esempio, che per l’altare della Deposizione, che viene allestito in occasione del triduo pasquale “non servono dunque fioriture e allestimenti maestosi, né eccessivi segni, spesso frutto di estrosa fantasia, che finiscono per distogliere lo sguardo e l’attenzione dal ‘Segno'”. “È piuttosto necessaria la preparazione di un luogo accogliente e consono alla preghiera, senza elementi di disturbo. Risulta pertanto assolutamente inopportuno dare “un tema” all’altare della reposizione. Esso non è dunque il luogo dove ostentare la solennità e gareggiare alla realizzazione più bella, né delle rappresentazioni scenografiche con le quali stupire i fedeli: l’unico stupore è dato dal dono dell’Eucaristia da parte del Signore stesso alla sua Chiesa”.

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Cronache

È morta Sofia Sacchitelli la ragazza che combatteva le malattie rare come la sua

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Aveva solo 23 anni Sofia Sacchitelli, la ragazza genovese affetta da un raro tumore al cuore : non ce l’ha fatta ed è morta. Sofia aveva dato vita a una associazione per raccogliere fondi per la ricerca scientifica per le malattie rare, come la sua. Lei stessa aveva parlato in pubblico per spingere questa missione e in tanti la stavano sostenendo. Sofia studiava Medicina ma l’angiosarcoma cardiaco, un tumore rarissimo al cuore, l’ha ucciso. Parliamo di una malattia che colpisce una persona ogni 2-3 milioni. Anche le società calcistiche di Genoa e Sampdoria hanno sostenuto la onlus che si chiama ‘Sofia nel cuore’. In tanti hannopvoluto ricordare il coraggio della giovane Sofia, fra questi il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Ti ricorderemo con il sorriso sul viso e il coraggio di chi sa trasformare le difficoltà in solidarietà e speranza per gli altri. Addio Sofia. Tutta Genova e la Liguria oggi pregano per te e si stringono alla tua famiglia, ai tuoi amici, a chi ti vuole bene e porterà avanti il percorso che hai iniziato”.

 

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Cronache

Valanga su Courmayeur, sono due giovani svedesi le sciatrici morte

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È stata trovata anche la seconda sciatrice morta dopo essere stata travolta dalla frana caduta su Courmayeur, in val Veny. Si tratta di una ragazza svedese di 25 anni, faceva parte di un gruppetto di 4 giovani “freerider” tra 20 e 25 anni, giunti a Courmayeur per sciare fuori pista. E mentre facevano questo sono stati travolti dalla frana: le due ragazze non sono riuscite a ripararsi e sono state travolte in pieno trovando la morte sulle nevi valdostane, i due ragazzi sono riusciti a mettersi in salvo. A trovare gli sciatori sono stati i soccorritori del Soccorso alpino, nel caso dell’ultima giovane ritrovata, hanno individuato il corpo sorvolando la zona in elicottero quando il maltempo ha concesso una pausa

 

 

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