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Bassino sempre sul podio, resta leader del gigante

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 Terzo gigante stagionale e terzo podio per la strepitosa piemontese Marta Bassino che, con 240 punti, conserva il pettorale rosso che certifica il miglior rendimento stagionale assoluto: quello che, in altre parole, porta alla coppa di disciplina. L’azzurra, dopo una vittoria e un secondo posto, ha infatti conquistato in 2’07″49 la terza posizione nel gigante di Semmering valido come recupero di quello annullato a Soelden. Non bastasse, per lei si tratta in realtà del quinto podio consecutivo, tenendo conto dei due conquistati nelle due ultime gare della passata stagione.

“Sono soddisfatta, anche perchè in questa località non c’erano mai stati risultati significativi. Soprattutto ho fatto come dovevo la seconda manche, con un tracciato decisamente più filante. Domani ci sarà un altro Gigante e sono molto fiduciosa”, ha detto felice l’azzurra, più che mai sicura di sé. Nella località austriaca non lontana da Vienna c’è invece stata l’ennesima vittoria – la n.78 – della strepitosa statunitense Mikaela Shiffrin, prima in 2’07″18. Sul secondo gradino la slovacca Petra Vhlova in 2’07″31. Per l’Italia c’è poi anche il bel 5/o posto di Federica Brignone in 2’08″43, apparsa pronta a tornare sul podio, magari già domani proprio a Semmering, esorcizzando così definitivamente la cattiva fama che questa località pareva avere negli ultimi anni per le italiane. Ma domani, oltre alla gara in Austria, per l’Italia ci sarà anche la libera maschile sulla massacrante pista Stelvio di Bormio, una località che ha visto gli azzurri vincere a ripetizione. Ma in questa stagione i jet azzurri – a parte il bel terzo posto, ma un po’ a sorpresa di Mattia Casse in Valgardena – sembrano avere i motori ingrippati.

E’ il caso soprattutto del n.1 Dominik Paris che a Bormio ha vinto in discesa per ben sei volte e che dunque sulla Stelvio è chiamato a un test importantissimo che ne certifichi la resurrezione dopo un periodo di vera crisi. Nella seconda e ultima prova cronometrata a Domme ha però registrato un tempo alto. Ma non per colpa sua. “Ho trovato un sasso sotto uno sci e così non potevo e più tenere le linee che volevo. La pista, anche se sta facendo un po’ caldo, è sempre con un fondo molto mosso e difficile. Per cui domani non resta che andare giù a palla, cercando di ottenere il meglio.

Il segreto del successo – ha spiegato l’azzurro – è del resto quello di fare la cosa giusta nel momento giusto”. Nell’ultima prova il norvegese Aleksander Kilde in 1’56″27 è stato invece il più veloce, a conferma di una forma strepitosa. Ma, subito alle sue spalle – reduce dal primo podio di val Gardena che pare avergli messo le ali – si è piazzato il piemontese Mattia Casse in 1’57″40, con terzo tempo per l’austriaco Matthias Mayer in 1’57″85, uno dei clienti più pericolosi sulla Stelvio. “Ho testato per la prima volta nuovi sci su questa pista e così sono stato un po’ titubante nella prima prova. Ma nell’ultima ci ho messo qualcosa in più”, ha spiegato Mattia. La speranza è che Casse riesca a dare qualcosa in più anche nella gare di domani. E con lui anche Christof Innerhofer, miglior tempo nella prima prova . “Ma nella seconda non sono riuscito a spingere come volevo. Non ho avuto le stesse belle sensazioni di lunedì. Ma domani – state certi – andrò a tutta”, ha garantito Christof che, sulla Stelvio, nel 2008 ottenne la prima vittoria.

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Attesa per voto su Emiliano. Conte, non aiutare destra

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In Puglia si contano le ore. Martedì nel consiglio regionale è atteso il voto sulla mozione di sfiducia al presidente Michele Emiliano presentata dal centrodestra e i fari sono tutti puntati sul gruppo del Movimento 5 Stelle. Il leader pentastellato Giuseppe Conte trascorre l’intero fine settimana nel ‘tacco’ della Penisola, in un tour che guarda alle elezioni europee, ma anche a quelle amministrative. E, tra un appuntamento e l’altro, esclude sgambetti.

“Il Movimento 5 Stelle non si presterà mai a iniziative strumentali del centrodestra”, rassicura. Intanto cresce il pressing di chi è pronto a votare la sfiducia a una giunta che, seppur rinnovata con un ‘mini-rimpasto’, è ancora scossa dal terremoto politico e giudiziario che l’ha investita. Italia Viva annuncia: “voteremo contro Emiliano”. E lancia l’appello a Cinque Stelle e Azione: “smettete di sostenere Emiliano e passate all’opposizione con noi se davvero volete essere credibili”. Il richiamo della compagine renziana è alle due forze che potrebbero essere decisive nel voto in assemblea. Anche se, nel territorio, è diffusa la sensazione che la giunta possa reggere al colpo sferrato dalla coalizione di centrodestra.

Emiliano ha da poco incontrato il gruppo di Azione, che conta tre consiglieri, accogliendo le condizioni politiche poste per restare in maggioranza: rotazione dei dirigenti e dei funzionari della Regione, compresa quella simultanea e immediata dei direttori generali delle Asl. Il presidente pugliese ha anche aperto al “patto di legalità” e al “progetto del nucleo ispettivo” avanzati dal M5s. E così Conte, da Bari, può tendere la mano: “c’è un riscontro positivo, quindi non ci sono gli elementi per offrire il destro a questa azione strumentale”. Il leader assicura una valutazione “dell’azione amministrativa a livello regionale” e aggiunge: “noi siamo corresponsabili, fieramente responsabili, di tanti progetti positivi che abbiamo avviato prima di lasciare gli incarichi in Regione”. L’assessora M5s Rosa Barone ha sì lasciato gli incarichi – gesto di discontinuità voluto dai pentastellati -, ma Conte sembra non voler buttare a mare il laboratorio del campo largo rappresentato dalla giunta Emiliano.

Una decisione già anticipata dai 5s pugliesi e che non è frutto di un confronto tra l’ex premier e la segretaria dem Elly Schlein. Tra i due i rapporti restano gelidi. E Conte preferisce piuttosto puntare il dito contro la destra, sia a livello nazionale che locale. L’opposizione alla giunta Emiliano, attacca il leader M5s, “fa bene a non dare lezioni a nessuno perché potrei fare l’elenco dello scambio politico mafioso che riguarda le amministrazioni di centrodestra in tutta Italia”. Intervento che stimola la risposta piccata di Teresa Bellanova di Iv.

“Conte – dice – continua con il suo linguaggio ambiguo, ma in realtà vuole continuare a sostenere Emiliano”. E va all’assalto anche il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti: “il dubbio è che quando parla di corresponsabilità, Conte si associ al sistema di potere targato PD, consolidatosi anche grazie ai silenzi dei 5 Stelle”. Schermaglie che continueranno fino a martedì. Poi, dal giorno dopo, tornerà sul piatto l’ipotesi di un rimpasto più profondo della giunta Emiliano. Così come inizialmente auspicato dai vertici nazionali del Pd. Non è escluso che Emiliano possa temporeggiare fino a dopo il voto delle amministrative. Intanto, sul possibile rientro dei 5s in giunta, Campo Marzio fa sapere che “non è all’ordine del giorno oggi, come non lo era prima”.

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Addio a Cesar Luis Menotti, il ct ‘mundial’ del 1978

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Luis Cesar Menotti, commissario tecnico della nazionale argentina che vinse i Mondiali di casa, nel 1978, è morto all’età di 85 anni. Lo rende noto via social la federcalcio argentina. Menotti non era in buone condizioni di salute dall’agosto dell’anno scorso, quando aveva avuto un malore in casa.

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F1: sorpresa McLaren, Norris vince a Miami. Leclerc 3/o

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Impresa della McLaren e di Nando Norris che conquistano il Gran Premio di Miami. La scuderia e il pilota britannico vedono premiato il lavoro delle scorse settimane che ha permesso di portare in Florida il pacchetto di miglioramenti della monoposto. Battuta così la Red Bull con il campione del mondo Max Verstappen, che si deve accontentare del secondo posto. Bilancio in parte positivo anche per la Ferrari grazie al terzo e quarto posto conquistati da Charles Leclerc e Carlos Sainz.

Ma la Rossa può sognare perché è riuscita a tenere il ritmo della Red Bull e soprattutto perché nel prossimo Gran Premio a Imola potrà portare in pista il proprio pacchetto di miglioramenti con la speranza che sia determinante come quello della McLaren. Norris, che ha saputo anche sfruttare al meglio l’ingresso della safety car, ha vinto il suo primo gran premio in carriera, dopo tanti podi conquistati. A festeggiarlo, oltre alla sua scuderia, anche tutti i piloti del circus di Formula 1.

“Era ora – sono state le prime parole del pilota britannico – “L’ho aspettata tantissimo. Sono al settimo cielo”. La McLaren ha di fatto riaperto il mondiale, almeno in prospettiva: ottimi i tempi anche di Oscar Piastri che però ha pagato caro un errore e non è andato a punti. La Red Bull, pur avendo qualcosa in più degli altri, sembra aver perso il vantaggio delle scorse stagioni sugli inseguitori. Nel Gp di Miami, Verstappen può in parte lamentarsi per l’ingresso della safety car che, seguendo il regolamento, lo ha comunque leggermente penalizzato. L’olandese dopo il pit stop è rientrato al quarto posto, proprio mentre Norris ha iniziato ad inanellare una serie di giri sempre più veloci.

“Sono felicissimo per Lando, oggi ha meritato”, ha commentato a fine gara. “Ci aspetta del lavoro da fare”, ha concluso. “Non sono partito alla grande e ho rischiato un po’ – ha commentato Leclerc – Abbiamo avuto un po’ di sfortuna con la safety car che non è stata ottimale per noi. Ora sta a noi migliorare e accelerare”.

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