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Milano

Authority difende pedaggi.M5s, no concessione Autostrade

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L’Autorità di Regolazione dei Trasporti difende la riforma del sistema tariffario dei pedaggi autostradali, tacciata dai concessionari di essere un atto ‘blocca-cantieri’. E incassa il placet del premier Giuseppe Conte che parla di “rivoluzione” che “ora solo i tecnici percepiscono, ma presto la percepiranno tutti gli utenti con pedaggi piu’ contenuti, tariffe piu’ trasparenti, investimenti certi e sicuri”. Il Movimento 5 stelle intanto parte all’attacco di Autostrade ed annuncia che nella riunione a Palazzo Chigi di con il ministro Danilo Toninelli, portera’, in accordo con Luigi Di Maio, la richiesta di revoca della concessione. Il governo e’ infatti al lavoro anche sulle concessioni, in particolare quella di Autostrade per l’Italia, societa’ controllata da Atlantia, messa all’indice da Toninelli dopo il crollo del ponte di Genova. Il vertice a Palazzo Chigi, al quale parteciperanno anche il presidente del consiglio e i vice-premier, servira’ ad un primo esame dei documenti e delle analisi sulla concessione di Autostrade, una vicenda alla quale – nelle valutazioni politiche – e’ certamente legata anche al dossier Alitalia.

Non è un mistero per nessuno che la Lega vorrebbe per il salvataggio della compagnia aerea anche un coinvolgimento di Atlantia. La mattinata è stata dominata dal tema dei pedaggi. Il presidente dell’Authority ha spiegato che la riforma del sistema tariffario autostradale non blocca i cantieri.

 

“Non abbiamo modificato i contratti, non c’e’ nessun blocco degli investimenti, quelli programmati devono andare avanti nel modo piu’ assoluto, mentre quelli non realizzati dovranno essere ristipulati”, afferma. E aggiunge di essere rimasto “un po’ sorpreso” dalle accuse. “E’ del tutto evidente che non c’e’ nessun atto unilaterale di modifica del contratto in essere perche’ i contatti per definizione li possono modificare solo le parti contraenti e noi non siamo, non possiamo e non vogliamo essere parti contraenti altrimenti perderemo il nostro ruolo di terzieta’”, precisa, ricordando che col Dl Genova le competenze dell’Autorita’ in materia di accesso alle infrastrutture autostradali “sono state estese alle concessioni in essere”. L’Aiscat comunque ribadisce che ritiene illegittimo il nuovo meccanismo e chiede una convocazione da parte del Governo. Un tavolo di confronto viene richiesto anche dal Codacons.

Col nuovo sistema, che l’Art ha già applicato recentemente per le concessioni scadute dell’Autobrennero e delle Autovie Venete, si mandano in soffitta i sei diversi sistemi tariffari che finora regolavano i pedaggi e si supera il meccanismo dei loro aggiornamenti annuali.

Il nuovo sistema e’ basato sul metodo del ‘price-cap’, con l’introduzione di un indicatore di produttivita’ secondo indicatori oggettivi basati sul confronto competitivo con le migliori pratiche del settore e questo garantira’ trasparenza ed equita’ dei pedaggi. “Ho letto con grande interesse la relazione annuale dell’Autorita’ di regolazione dei Trasporti, un’Authority molto importante per tutelare i diritti dei passeggeri, garantire ai cittadini servizi adeguati e regolare il mercato”, ha sottolineato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli. E snocciolando alcuni dati della relazione, e’ emerso che in Italia c’e’ uno scarso utilizzo dei mezzi pubblici. Nel 2017 gli spostamenti delle persone con utilizzo dell’auto privata sono stati il 57% dei casi (20,7 milioni) mentre solo nel 21% dei casi (7,6 milioni) sono stati utilizzati servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano. In compenso nel periodo 2015-2017 si e’ registrato un “forte incremento”, pari all’8,6% (7 milioni), negli spostamenti a piedi e in bicicletta.

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Cronache

Poliziotto ferito, l’ira di Sala: governo inadempiente, l’accoltellatore doveva essere espulso

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“I delinquenti acclarati devono essere rimpatriati e intendiamoci, il punto è chi fa che cosa. Quindi anche il nostro governo, visto che qualche esponente dei partiti di maggioranza butta la croce addosso a Milano e a me, faccia un esame di coscienza e si chieda perché non fa il suo dovere”. Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato il ferimento di un agente di Polizia avvenuto questa notte in città, sottolineando che “se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo. Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini” e in questo caso è “chiaro di chi è la responsabilità”.

“Vediamo questo caso nella sua dinamica e nella sua storia – ha detto Sala a margine di Orticola, la mostra mercato di fiori -. La persona che ha colpito” l’agente “era stata fermata qualche giorno fa su un treno con una lama, eppure era in giro. Aveva ricevuto un provvedimento di espulsione da tempo, firmato dal prefetto di Avellino ed era ancora in Italia. Se c’è un provvedimento di espulsione il dovere è eseguirlo”. “Altrimenti chi ci rimette sono le forze dell’ordine o i cittadini. Quindi in questo caso la responsabilità è chiaro di chi è – ha concluso -. Questo non è un caso isolato qui ormai l’idea è che tanto non succede nulla e che tanto si può delinquere. Quindi ci deve essere certezza della pena e chi sbaglia deve pagare. Altrimenti sono sempre le città e i cittadini a pagarne le conseguenze e non va bene”.

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Cronache

Milano, diciottenne ucciso a colpi di pistola nella notte

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Nella notte scorsa assurdo delitto alla periferia di Milano. Un giovane diciottenne, di origine slava, è stato brutalmente ucciso con tre colpi d’arma da fuoco al torace in via Varsavia, vicino all’ortomercato. Secondo quanto emerso da una prima ricostruzione, il ragazzo si trovava a bordo di un furgone quando è stato avvicinato da un gruppo di individui che hanno aperto il fuoco.

I dettagli dell’aggressione dipingono un quadro di violenza e paura. La vittima, evidentemente ignara del pericolo, stava riposando all’interno del mezzo insieme a una donna, forse la sua compagna. Gli assassini hanno infranto i vetri del furgone per accertarsi della presenza di persone all’interno, prima di aprire il fuoco. Il giovane è stato soccorso tempestivamente dagli operatori del 118, ma purtroppo i loro sforzi sono stati vani: è spirato poco dopo il suo arrivo all’ospedale Policlinico.

La compagna del ragazzo, fortunatamente, è sopravvissuta all’attacco, ma è stata portata in ospedale in stato di choc, testimone impotente della tragedia che si è consumata sotto i loro occhi.

Le indagini sono ora nelle mani degli agenti della Polizia di Stato, impegnati a cercare di gettare luce su questo terribile crimine. La zona intorno all’ortomercato, come riportato dalle autorità, è nota per essere frequentata da roulotte e furgoni abitati, soprattutto da comunità nomadi. Tuttavia, quanto accaduto stanotte ha scosso la comunità locale e ha sollevato interrogativi su quanto sicure siano realmente queste aree.

Mentre la città si ritrova a piangere la perdita di un giovane vita spezzata troppo presto, ci si interroga anche su quali misure possano essere prese per prevenire simili tragedie in futuro. In un momento in cui la sicurezza pubblica è al centro delle preoccupazioni di tutti, è fondamentale che le autorità agiscano con fermezza per garantire la protezione di tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status sociale o dalle loro abitudini di vita.

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Cultura

Da Picasso a Tim Burton, a Milano una mostra a settimana

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Da Pablo Picasso a Dolce e Gabbana, da Edvard Munch a Mike Bongiorno, fino al regista Tim Burton con il suo straordinario universo creativo. Sono quasi cinquanta le mostre in programma nel 2024 a Milano, a Palazzo Reale e nelle altre sedi del Comune, in pratica una a settimana a conferma di un’offerta varia. Il 2023 del resto è stato un anno da numeri record con oltre 3 milioni di visitatori nelle mostre e nei musei del Comune, mentre nelle sedi espositive delle mostre temporanee sono arrivati 1.475.776 visitatori (oltre il 40% in più rispetto al 2022).

Sono “dati positivi che non sono un punto di arrivo, ma uno sprone per proseguire con la collaborazione tra arte, turismo e mostre”, ha osservato l’assessore alla Cultura del Comune Tommaso Sacchi. Mentre il sindaco Giuseppe Sala ha parlato di “numeri che ci danno fiducia e ci permettono di rilanciare in modo convinto sul 2024”, ha sottolineato. Il 2024 e il 2025 saranno all’insegna dell’arte moderna e soprattutto contemporanea, protagonista assoluta del programma espositivo, nel segno del rapporto tra l’Italia e la Francia, tra Milano e Parigi, che inizia con il grande ritorno di Pablo Picasso.

Sono ben due le esposizioni a lui dedicate: una a Palazzo Reale da settembre, in collaborazione con il Musée national Picasso-Paris, che seguirà il filo rosso del suo status di “eterno straniero” in Francia; e l’altra al Mudec, in collaborazione con i principali musei spagnoli e gli eredi di Picasso. In maggio, sempre a Palazzo Reale, l’artista Ercole Pignatelli reinterpreterà invece in chiave performativa Guernica, il capolavoro di Picasso, dipingendo nell’arco di sei giorni una tela della stessa dimensione, in occasione dei settant’anni dalla straordinaria esposizione di Guernica in Sala delle Cariatidi.

Ad inaugurare le mostre del 2024 sarà, il 24 febbraio, ‘Giuseppe De Nittis artista europeo’, la più completa monografica sul pittore che conquistò Parigi, con in esposizione ben 90 opere. Da febbraio sempre a Palazzo Reale è in programma una mostra dedicata a Brassaï, il fotografo ungherese di nascita e francese d’adozione con immagini iconiche dal 1930 al 1958. Grazie alla collaborazione con la Francia dal 19 marzo aprirà sempre nella stessa sede ‘Cézanne e Renoir. dalle collezioni del musée d’Orsay e dell’Orangerie’. E nasce da una collaborazione con il musée d’Orsay e con il Getty Museum di Los Angeles la monografica di Paolo Troubetzkoy in programma nel 2026 alla GAM-Galleria d’arte moderna. Dall’arte alla moda con la mostra ‘Dal cuore alle mani. Dolce e Gabbana’ che animerà Palazzo Reale ad aprile, mentre nel 2025 sarà la volta di Dalì e il suo legame con la moda. In concomitanza con i 70 anni della Rai a settembre spazio, a Palazzo Reale, all’esposizione che ripercorre la vicenda personale e professionale di uno dei suoi principali protagonisti, Mike Bongiorno, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Mostra del centenario anche per Enrico Baj, mentre l’anno di Palazzo Reale si chiuderà con Edvard Munch con opere provenienti dal Munch Museet di Oslo e una dedicata alla fotografia di Ugo Mulas.

Alla Fabbrica del Vapore nel 2024 arriverà il genio di Tim Burton con la mostra “Labirynth”, un viaggio nell’universo creativo del regista di Beetlejuice, Batman, Edward mani di forbice, Nightmare Before Christmas. Anche i musei civici contribuiscono alla proposta espositiva temporanea. Al Museo del Risorgimento, ad esempio, in occasione dei 100 anni dell’anniversario dell’omicidio di Giacomo Matteotti, la Fondazione Anna Kuliscioff realizzerà in autunno, in collaborazione con le Civiche Raccolte Storiche, una mostra storico-documentaria per indagare a fondo la figura di Matteotti e la sua relazione con la città di Milano. Già in programma, invece, nel 2025 alla Gam-Galleria d’Arte Moderna di Milano la mostra dedicata a Giuseppe Pellizza da Volpedo, che dialogherà con il Quarto Stato, capolavoro protagonista della collezione permanente del Museo.

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