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Arriva l’IA che si usa senza internet, più tutela privacy

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Arriva l’intelligenza artificiale che non si connette alla rete internet evitando così che i dati, le domande o i contenuti utili a ottenere risposte sempre più personalizzate possano essere utilizzati, sia legalmente sia meno, per addestrare le varie intelligenze artificiali oggi disponibili. E’ quanto promette Opera, che sviluppa l’omonimo programma di navigazione web, concorrente di Chrome e Microsoft Edge, che ha lanciato una nuova funzionalità in chiave privacy. È solo di qualche giorno fa la notizia che OpenAI e Google hanno utilizzato le trascrizioni dei video di YouTube per migliorare i loro algoritmi di IA.

Opera consentirà invece, in via sperimentale, di scegliere tra oltre 150 modelli di grandi dimensioni, i cosiddetti Llm, da installare sul proprio computer, in modo che lavorino localmente, senza bisogno di inviare o ricevere informazioni da internet. La media di memoria di archiviazione occupata da un singolo modello è di circa 2 gigabyte, dunque sarà possibile installarne solo alcuni allo stesso momento, tutti l’auspicio di risposte veloci e riservate. ll filo che unisce il funzionamento dei vari modelli è Opera One, l’ultima versione del browser internet che aveva già introdotto funzioni basate sull’intelligenza artificiale, come l’organizzazione contestuale delle finestre aperte e la sintesi delle pagine web. Tra i modelli locali supportati da Opera ci sono Lama di Meta e Gemma di Google. Di recente, l’azienda ha dichiarato che sta costruendo un browser basato sull’intelligenza artificiale con un proprio motore e il supporto a iPhone.

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Media, ‘Apple intensifica le trattative con OpenAI’

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Le trattative fra Apple e OpenAI si intensificano dopo mesi di contatti ai minimi. Pur restando in trattative con Google per un possibile uso della sua chatbot Gemini, Cupertino ha iniziato a discutere con OpenAI i termini per un possibile accordo per integrare le sue funzionalità di intelligenza artificiale in iOS18, il prossimo sistema operativo dell’iPhone. Lo riporta l’agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali Apple non ha ancora deciso con chi collaborerà.

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Apple potrebbe lanciare in autunno l’IA su iPhone

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È ancora una volta Mark Gurman a fornire nuovi dettagli sui progetti di intelligenza artificiale di Apple. Secondo l’informatore di Bloomberg, ed esperto della Mela, il colosso americano starebbe lavorando ad un’IA per iPhone, da lanciare in autunno insieme all’aggiornamento del sistema operativo iOs 18, che mette al centro la privacy degli utenti. Il riferimento è ad un software che non userebbe la connessione internet per rispondere alle domande degli utilizzatori. Il grosso del lavoro sarebbe dunque svolto direttamente sul dispositivo, grazie al database su cui poggerebbe il cosiddetto Llm, large language model.

Anche i concorrenti, da ChatGpt a Copilot e Gemini di Google possono contare sull’archivio di informazioni a disposizione, con la differenza di incrociare dati da internet per fornire risposte più precise e aggiornate. Secondo Gurman, la scelta di Apple porterebbe ad un chatbot con un potenziale minore rispetto a quelli che si connettono al web, e per questo, la compagnia potrebbe colmare il gap inserendo in alcuni contesti del sistema operativo Gemini. Proprio un mese fa, era balzata in rete la notizia di un accordo tra Apple e Google per l’integrazione dell’IA di quest’ultima sugli iPhone. “I principali vantaggi dell’elaborazione sul dispositivo saranno tempi di risposta più rapidi e una privacy superiore rispetto alle soluzioni basate su cloud” scrive Bloomberg. La novità è prevista per l’autunno, con la disponibilità di iOs 18 ma già il 10 giugno, giorno di apertura della conferenza degli sviluppatori Apple Wwdc 2024, sono attese anticipazioni, in modo particolare durante il keynote di apertura di Tim Cook, amministratore delegato dell’azienda.

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Cina: Huawei supera Apple nel mercato smartphone, aumento vendite del 70% nel primo trimestre

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Le vendite di iPhone di Apple in Cina sono calate del 19% nel periodo gennaio-marzo 2024, segnando il peggior trimestre dal 2020 segnato dalla pandemia del Covid-19. Il colosso di Cupertino sta continuando a cedere quote di mercato a favore dei rivali locali come Huawei, secondo i dati sviluppati dalla società di ricerca indipendente Counterpoint Research. Allo stato, Apple è al terzo posto nel mercato, più o meno alla pari con il rivale in rapida ascesa Huawei. Il mercato cinese degli smartphone è cresciuto nel suo complesso di circa l’1,5% trainato dai marchi locali, tra cui Honor e Xiaomi, ha riferito Bloomberg.

La debolezza dell’iPhone ha un peso rilevante perché è relativo al primo trimestre dell’anno quando in Cina si celebra il Capodanno lunare, un tradizionale periodo di consumi elevati. Huawei, in contrasto, ha avuto un balzo delle vendite di quasi il 70%, sottolineando il ritorno nel segmento premium dominato in passato proprio da Apple. I dati di Counterpoint Research seguono le analisi di IDC, secondo cui le spedizioni globali di iPhone sono diminuite di quasi il 10% nei primi tre mesi del 2024, sollevando preoccupazioni sulla capacità della Casa di Cupertino di sostenere la crescita in vista dei conti del 2 maggio.

La Cina rimane uno dei mercati più grandi dell’azienda, ma le attività – malgrado la forte campagna promozionale, tra un nuovo mega Apple Store e Shanghai e un nuovo centro di ricerca nel Dragone – sono diventate più difficili dopo che Pechino ha intensificato il divieto sull’uso di dispositivi stranieri a carico dei dipendenti delle aziende statali e delle agenzie governative. Quanto a Huawei, i suoi nuovi smartphone hanno debuttato con i chip made in China, superando le sanzioni americane. Gli investitori, infine, sono molto attenti a come Apple sarà in grado di azzerare la percezioni sui ritardi accumulati in settori promettenti come l’intelligenza artificiale.

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