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Antonio Conte al Tottenham: fiero del mio passato ma ora serviva nuova sfida

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“Essere l’allenatore del Tottenham e’ un grande piacere, un onore e ora voglio ripagare la fiducia. La mia filosofia calcistica e’ molto semplice: giocare un buon calcio, un calcio attraente per i nostri tifosi, e avere una squadra regolare, senza alti e bassi. I nostri supporter meritano una squadra competitiva che lottera’ e faro’ di tutto per meritarmi il loro appoggio”. Lo dice Antonio Conte che, al sito del Tottenham, esterna le proprie sensazioni dopo essere diventato il nuovo manager degli Spurs. Ma e’ inevitabile un pensiero all’esperienza italiana: “E’ il passato, io vivo il presente. Alla Juventus sono stato 13 anni vincendo tutto, poi sono tornato come allenatore, contribuendo alla vittoria di 9 titoli consecutivi – dice Conte -. All’Inter eravamo il secondo miglior attacco e la miglior difesa. Il mio passato e’ importante e sono orgoglioso, ma ora sono pronto a questa nuova sfida”. Ma come mai, al Tottenham e a Paratici, aveva detto di no la scorsa estate?

“C’e’ stata una chiamata, ma sono stato molto chiaro con il Tottenham: la fine del mio rapporto con l’Inter era troppo recente ed ero ancora troppo coinvolto a livello emotivo, dopo due stagioni importanti e molto dure. Non era il momento giusto per ricominciare ad allenare e ho preferito aspettare e godermi la famiglia”. Ora invece “l’entusiasmo contagioso e la determinazione del presidente Daniel Levy nel volermi affidare questo incarico hanno colto nel segno. Adesso che si e’ ripresentata l’occasione, ho deciso di coglierla con entusiasmo”.

Oltretutto, spiega, quello londinese “e’ un grande club. Il centro d’allenamento e’ meraviglioso, il presidente Levy mi ha voluto fortemente. Volevo immediatamente lavorare. Voglio fare qualcosa di importante per questa societa’”. Domani Conte sara’ gia’ in panchina per la partita di Conference League contro il Vitesse, non priva di rischi: il Tottenham ha perso all’andata in Olanda e in questo momento e’ terzo nel girone, quindi eliminato. Domenica invece per Conte ci sara’ il ritorno in Premier League, a ‘Goodison Park’ contro l’Everton di Rafa Benitez.

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Tennis: Sabalenka batte Gauff e vince Masters 1000 Madrid

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Aryna Sabalenka trionfa a Madrid superando nella finale del Masters 1000 Coco Gauff per 6-3 7-6 in un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka, n.1 della Wta, è il terzo titolo a Madrid dopo il successo del 2021 su Ashleigh Barty e quello del 2023 su Iga Swiatek, e anche il terzo titolo dell’anno dopo le vittorie a Brisbane e Miami. Complessivamente è il 20esimo titolo della carriera.

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Raspadori, il goleador dai gol pesanti: calmi e gesso, dobbiamo lavorare ancora

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“Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”. Lo ha dichiarato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ai microfoni di Dazn dopo il match vinto 1-0 contro il Lecce. “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”, ha aggiunto Amir Rrahmani.

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Lotito al telefono: mai visto un giocatore intelligente

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Un video che gira da ore sul web mette in difficoltà il patron della Lazio. Si tratta di una telefonata che sarebbe avvenuta tra un interlocutore, che dice di fare il tassista e Claudio Lotito, nella quale lui esprime giudizi non proprio lusinghieri sui suoi giocatori. Nelle immagini si vede un cellulare, in cui appare il numero di telefono del senatore di FI e si ascolta la conversazione. Tra le frasi definite ‘choc’ c’è quella rivolta ai calciatori: “I giocatori hanno la merda nel cervello, altrimenti non farebbero i calciatori. Hai mai visto un calciatore intelligente?”. Poi aggiunge: “I giocatori si dividono in quattro categorie: normali, buoni, ottimi e campioni”. E a questo proposito elogia l’attaccante spagnolo Pedro per come è entrato in campo contro il Parma nell’ultima partita di campionato in cui ha segnato due reti, determinanti per il pareggio della Lazio.

“Quello è un campione”, incalza Lotito, mentre gli altri “uno è una pippa e l’altro pure”. “Stiamo messi così, che vuoi fare?”, spiega al giovane tassista che tenta di farlo parlare il più possibile. Cosa che il senatore, presidente della squadra biancoceleste, fa a briglia sciolta. Infatti quando gli viene menzionata l’eliminazione con il Bodo e si nominano Noslin e Tchaouna che hanno sbagliato ai calci di rigore, Lotito sbotta: “Il Bodo è una squadra di pippe”.

E “Noslin è costato 18 milioni”, ma “l’ha voluto l’ allenatore mica l’ho chiesto io”. “Adesso lui”, aggiunge riferendosi a Baroni, ma senza citarlo per nome, “mi ha detto: ma cosa cazzo gli è successo? Lo scorso anno era un fenomeno”. E quando gli si parla del like messo da Tchaouna ad un post della Uefa che esaltava la qualificazione del Bodo, Lotito replica: “Quello è proprio un cretino, nemmeno parla l’italiano”. Per poi concludere: “Purtroppo è questa la realtà”. Visto il clamore scatenato dal video sul web, Lotito passa all’attacco e in una nota diffusa alle agenzie avverte: “Il mio numero di cellulare probabilmente è stato clonato e una conversazione telefonica è stata registrata in modo fraudolento”. “Si tratta di un atto vile e intollerabile” che lui condanna “con la massima fermezza”, poiché “rappresenta una palese violazione della mia privacy e dei principi di legalità”. Quindi, fa sapere di essere andato in Questura per denunciare l’accaduto e per chiedere “l’immediata rimozione del video e la sua cancellazione”.

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