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Allarme sigarette elettroniche, primi divieti: San Francisco mette al bando i prodotti per svapare

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San Francisco e’ diventata la prima citta’ americana ha vietare l’uso delle sigarette elettroniche, rendendone illegale la vendita nei negozi e le consegne da parte di retailer online ai residenti. Si tratta di un colpo diretto al leader di mercato Juul, che nella citta’ californiana ha sede e in cui Altria (il produttore delle Malboro) ha comprato una quota del 35% gonfiando la valutazione della start-up a 38 miliardi di dollari. E’ stata approvata ieri una ordinanza che mette al bando la commercializzazione di dispositivi e ricariche non approvate dalla Food and Drug Administration americana. Siccome nessuna a oggi ha ottenuto l’ok dell’autorita’ Usa, la misura vale in pratica per tutte le aziende produttrici. Sempre ieri e’ stata approvata un’altra ordinanza che vieta la vendita, la produzione e la distribuzione di sigarette elettroniche in immobili di proprieta’ dell’amministrazione locale.

Juul affitta uffici dalla citta’ al Pier 70 ma siccome la misura non e’ retroattiva, il contratto di locazione resta valido. In una nota, il sindaco London Breed ha detto: “C’e’ cosi’ tanto che non sappiamo sugli effetti di questi prodotti sulla salute ma sappiamo che le aziende di e-cigarette stanno prendendo di mira i nostri ragazzi con le loro pubblicita’ attaccandoli a prodotti con nicotina che creano dipendenza”. Per questo, ha proseguito, “dobbiamo agire per difendere la salute della gioventu’ di San Francisco e per impedire che la prossima generazione di San Francisco diventi dipendente da tali prodotti”. Juul ha reagito dicendo di avere gia’ raccolto le firme necessarie per mettere al voto il divieto, nella speranza di riuscire a vendere i suoi articoli agli adulti oltre i 21 anni di eta’. Il gruppo ha spiegato di condividere l’obiettivo dell’amministrazione locale di “tenere il tabacco fuori dalla portata di chi ha meno di 21 anni” ma “il divieto sulle sigarette elettroniche per tutti gli adulti di San Francisconon risolvera’ il problema relativo al loro uso da parte dei piu’ giovani”. Quanto agli uffici, Juul la settimana scorsa aveva comunicato l’acquisto di un palazzo da 29 piani al civico 123 di Mission Street.

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Processo Cospito, sentenza definitiva: 23 anni di carcere

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La Corte di Cassazione ha emesso una decisione definitiva riguardo ai ricorsi presentati dalle difese di Alfredo Cospito e Anna Beniamino, confermando le pesanti condanne per i loro presunti ruoli nell’attentato alla ex caserma allievi carabinieri di Fossano nel 2006. I due sono stati giudicati colpevoli di “devastazione, saccheggio e strage”, oltre ad altri reati connessi all’attività di un’associazione sovversiva.

Alfredo Cospito dovrà scontare una pena di 23 anni di reclusione, mentre Anna Beniamino è stata condannata a 17 anni e 9 mesi di reclusione. Con questa decisione della Cassazione, le condanne diventano irrevocabili, mettendo definitivamente fine a un lungo processo legale che ha coinvolto i due anarchici.

 

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Per i Ponti 16 milioni di partenze e 5,5 miliardi di spesa

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Quasi 16 milioni di partenze e una complessivamente circa 5,5 miliardi di euro: è il bilancio sui ponti di primavera fatto dall’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg. Un 1 milione di turisti faranno un viaggio di 6 pernottamenti o più a destinazione, unendo quindi le due festività. Se poi il meteo si stabilizzasse, in particolare per quel 30% circa che punta alle località balneari, questi valori potrebbero crescere ulteriormente, sfiorando i 20 milioni di partenze per circa 6 miliardi in termini di spesa.

Resta assolutamente maggioritaria, nel panorama complessivo dei due ponti, la scelta di strutture turistico ricettive per i pernottamenti a destinazione: tra il 55% e il 60% a seconda del periodo preso in considerazione, anche se, per quello del 1 maggio, raddoppia la percentuale di coloro che optano per affitti brevi (dal 6% al 12%).

La Festa della liberazione – che cade di giovedì e quindi configura un ponte particolarmente allettante – vedrà oltre 9 milioni di italiani in viaggio, circa un milione in più dello scorso anno, confermando quindi la buona performance della domanda interna di turismo che, da febbraio, sembra avere superato la fase di “stanca” che l’aveva contraddistinta per buona parte del secondo semestre dello scorso anno. Abbastanza concentrata la scelta delle destinazioni, con il 31% che opta per località della costa e un ulteriore 31% che punta invece a borghi, città e città d’arte, mentre 1 italiano su 10 preferisce la montagna.

Ma soprattutto, nel confronto con lo stesso periodo del 2023, aumenta di ben 6 punti percentuali la schiera di coloro che si spingono al di fuori della propria regione, restando comunque in Italia (il 47%) o andando all’estero (17%). Positive anche le previsioni per il ponte del primo maggio con quasi 7,5 milioni di italiani in viaggio, un milione dei quali però, come detto, in vacanza già dal 25 aprile.

Qui pesa di più, almeno per il momento, la variabile delle condizioni metereologiche: un’incertezza che si riversa sulla scelta delle destinazioni, con quelle balneari che scendono lievemente, passando al 26%, mentre borghi, città e città d’arte totalizzano complessivamente un 22%, 9 punti in meno del ponte della liberazione; terza tipologia di destinazione, le località di campagna, con una componente rilevante di seconde case, che realizza il 14% delle preferenze.

Stabile la montagna. Anche in questo caso aumenta, rispetto all’anno scorso, il raggio di spostamento degli italiani in viaggio: si riduce infatti di 12 punti percentuali (dal 51% al 39%) la quota di chi resterà vicino a casa o, comunque, nella propria regione, e aumenta di 14% quella di chi si recherà all’estero.

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Campi Flegrei, la terra trema ancora, epicentro a Bacoli

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Continuo a tremare la terra nei campi Flegrei: magnitudo 2.1, epicentro a Bacoli alla profondità di poco più di 2 km. Anche ieri erano state registrate delle scosse a Pozzuoli, poco più che strumentali ma pure avvertite dalla popolazione. Paura ma nessun danno. Pochi hanno deciso di scendere in strada anche a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la notte con piogge forti e temporali.

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