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Air Force Renzi, Di Maio in diretta su Facebook mostra l’airbus da 150 milioni che il Governo restituisce ad Alitalia

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Sono le prime immagini dell’aereo di Palazzo Chigi. Fu “acquistato” dall’ex premier Matteo Renzi. Le immagini ce le offre il vice premier e capo politico del M5S Luigi Di Maio che entra nell’hangar che ospita l’airbus tra i più grandi al mondo. Il governo ha chiesto ad Alitalia di dare avvio alle procedure di rescissione del contratto. Il costo è di circa 150 milioni di euro per l’Erario.  Il ministro Di Maio ha voluto mostrare in diretta quello che i 5 Stelle chiamano da sempre #AirForceRenzi. E le immagini sono eloquenti della bellezza, della grandezza e del costo dell’airbus. Con lui nell’hangar c’erano Danilo Toninelli, altro ministro, e altri dirigente del Movimento.

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De Luca, trasporti e… monumenti: “Nel Pd per fare carriera bisogna essere imbecilli”

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Altro che venerdì di relax: in Campania il fine settimana inizia col botto, versione social. A premere il grilletto verbale è, come da tradizione consolidata, Vincenzo De Luca, che nella sua diretta Facebook settimanale ha deciso di riscrivere le regole della comunicazione istituzionale: tra mistificazione, miracoli e monumenti immaginari.

Questa volta nel mirino del governatore — ormai più performer che presidente — è finito uno dei suoi bersagli preferiti: il Partito democratico, suo ex amore tossico. E l’argomento, nemmeno a dirlo, è quello dei trasporti.

“Dovrebbero fare un monumento alla Regione Campania per quello che ha fatto in questi anni”.

Un monumento? Forse in ghisa, posizionato tra due treni della Circum in ritardo, con il volto di De Luca scolpito in espressione accigliata, a sgridare i pendolari che osano lamentarsi. Ma attenzione: la statua non deve essere inaugurata da esponenti del Pd, perché — parola di governatore — “nel Pd per fare carriera bisogna essere imbecilli”. Una frase che neanche Totò avrebbe osato scrivere in una sceneggiatura.

L’attacco, come sempre, ha un suo stile: sarcastico, apocalittico, autocompiaciuto. Ma anche molto lucido nel bersagliare “i politicanti di Roma” che, a suo dire, si dividono le regioni come le fette di un panettone di pessima qualità:

“Una Regione a me, una a te, senza pensare alle famiglie e alle imprese”.

Nel frattempo, in Campania — annuncia il presidente — il trasporto pubblico sarebbe “eccellente nel 90% dei casi”. Il restante 10%, ovvero la famigerata Circumvesuviana, viene elegantemente definita ‘una criticità’, come se fosse solo una leggera sbucciatura su un’opera d’arte.

E per chi osa criticare, De Luca ha una domanda semplice e diretta:

“Tu che cosa proponi? Il nulla.”

Il nulla, appunto. Come le coincidenze a Porta Nolana.

Alla fine del sermone settimanale, resta un messaggio chiaro: se vi capita di parlare con uno che osa dire che i treni in Campania non funzionano, fategli presente che ha appena offeso un miracolo. E ricordate: se siete nel Pd e non siete imbecilli, forse state sbagliando partito.

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De Luca strizza l’occhio al terzo polo e sfida il centrosinistra: «Non torniamo alla palude burocratica»

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Un invito deciso, quasi un monito, quello lanciato da Vincenzo De Luca ieri a Città della Scienza, dove si è svolto “Industria Felix”, evento che premia le eccellenze imprenditoriali. Davanti a una platea di imprese, il governatore campano ha messo sul tavolo i primi segnali di uno smarcamento dal centrosinistra, aprendo di fatto il cantiere di un terzo polo regionale in vista delle elezioni.

L’appello agli imprenditori

«Faremo di tutto per impedire che la Campania torni a essere una palude burocratica. E vi chiediamo di accompagnarci in questa battaglia», ha dichiarato De Luca, invocando il sostegno del tessuto produttivo campano per una nuova sfida politica che potrebbe vederlo ancora protagonista, seppure in vesti diverse. In campo, infatti, potrebbero scendere l’assessore Lucia Fortini, data in pole per la candidatura a presidente, o in alternativa il vicepresidente Fulvio Bonavitacola. Lui, invece, potrebbe ricoprire il ruolo di capolista-consigliere.

Frecciate a Roma e al suo partito

Nel suo intervento, De Luca non ha risparmiato critiche alla politica nazionale, attaccando frontalmente la logica romana secondo cui «le Regioni sono merce di scambio» e criticando la cultura dell’apparenza: «In Italia se portate risultati siete condannati a morte. Funziona di più se sei ciuccio e fai pubbliche relazioni». E ancora, sulla scelta di restare in campo: «Mi converrebbe fare una vita tranquilla, come tanti miei colleghi che fanno solo cerimonie. Ma non riesco».

Dubbi sui referendum e sul salario minimo

Sul piano politico, De Luca si è espresso anche sui referendum promossi dal centrosinistra, annunciando che andrà a votare, ma esprimendo perplessità su alcuni quesiti, in particolare quello sulla sicurezza sul lavoro. E lancia un affondo anche sul salario minimo — misura simbolo del Pd targato Schlein — definendolo un «boomerang»: «I contratti collettivi hanno un costo del lavoro ben superiore ai 9 euro. Così si rischia di far saltare l’apprendistato».

Forza Italia scalda i motori per Napoli 2027

Intanto, sul fronte del centrodestra, Forza Italia lancia la sfida per le comunali del 2027 a Napoli. Ieri pomeriggio, nel corso di una riunione con le 10 municipalità, sono state presentate le mozioni programmatiche da parte dei candidati alla segreteria cittadina. A guidare i lavori Francesco Battistoni, responsabile nazionale dell’organizzazione, con gli interventi del coordinatore regionale Fulvio Martusciello, del vice Gianfranco Librandi e del sottosegretario Tullio Ferrante.

«Serve restituire a Napoli un governo di centrodestra», ha dichiarato Librandi. E Battistoni ha aggiunto: «Programmare oggi la campagna per le Comunali del 2027 dimostra che stiamo facendo un grande lavoro». Una dichiarazione d’intenti, che fotografa un quadro politico in fermento su entrambi i fronti.

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Cda Rai approva il bilancio, il 2024 si chiude in pareggio

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Il cda Rai ha esaminato e approvato il progetto di bilancio al 31 dicembre 2024 illustrato dall’amministratore delegato Giampaolo Rossi. L’esercizio – informa una nota – evidenzia un risultato netto in pareggio con un indebitamento netto, a fine esercizio, attestato su livelli di sostenibilità e pari a 513 milioni di euro, in miglioramento per circa 55 milioni di euro rispetto all’anno precedente. I ricavi, in aumento di circa 115 milioni di euro rispetto al 2023, registrano la crescita degli introiti pubblicitari, riconducibile “sia alle ottime performance dei programmi Rai che alle manifestazioni sportive del periodo estivo”.

L’indebitamento netto medio del 2024, anch’esso in netto miglioramento rispetto all’esercizio precedente, è stato di 221 milioni di euro. Il 2024 del Gruppo – informa la Rai – “si chiude pertanto con risultati decisamente apprezzabili considerato il difficile contesto socio-economico mondiale e la presenza, nell’esercizio, dei costi legati a importanti manifestazioni sportive quali i Campionati Europei di Calcio e Olimpiadi estive di Parigi”. I ricavi consolidati, in aumento di circa 115 milioni di euro rispetto al 2023, registrano la crescita degli introiti pubblicitari, riconducibile “sia alle ottime performance dei programmi Rai che alla presenza delle già citate manifestazioni sportive nell’offerta del periodo estivo”.

Sul lato dei costi, “pur dovendo far fronte all’incremento rispetto all’esercizio precedente riferibile agli oneri dei grandi eventi sportivi, è comunque proseguita l’operazione di potenziamento e riposizionamento dell’offerta”. “Grazie agli interventi di ottimizzazione – sottolinea ancora l’azienda -, il Gruppo è stato in grado di destinare ulteriori risorse per il finanziamento di un nuovo piano straordinario di incentivazione all’esodo finalizzato al rinnovamento delle competenze digitali, coerentemente con il processo di evoluzione in digital media company”. Nel corso della stessa seduta il consiglio di amministrazione ha approvato anche la Rendicontazione consolidata di sostenibilità.

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