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Sostituito mentre gioca in nazionale contro l’Argentina, lui è incredulo perchè sta giocando bene ma l’allenatore dell’Iraq gli comunica che è morta la mamma

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Bashar Reshan è un 21enne centrocampista della nazionale irachena. Stava disputando un’ottima partita contro l’Argentina di Lionel Scaloni, quando è stato improvvisamente sostituito. Il giovane centrocampista si ferma in mezzo al campo e dice: “Ma chi io?” Esce quasi incredulo. Mentre era in corso la partita, infatti, la notizia della morte della mamma di Bashar ha raggiunto i funzionari iracheni che hanno trasmesso l’informazione alla panchina. Per questo lo staff tecnico ha optato per la sostituzione di Reshan a metà della seconda parte della partita. L’Iraq avrebbe dovuto giocare un’altra amichevole  contro l’Arabia Saudita, ma a Reshan è stato dato il permesso di lasciare immediatamente la squadra. Una volta fuori dal campo, l’allenatore ha abbracciato Bashar Reshan comunicandogli che era stato sostituito perché sua madre era morta. L’iracheno si è sdraiato vicino la panchina in un pianto disperato.ù

Per quanto riguarda la partita, l’Argentina ha vinto  4-0. Ma questo conta poco o niente davanti a quel che è accaduto.

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Tennis: Sinner in testa al ranking Atp. nove italiani in top 100

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Jannik Sinner è saldamente al comando della classifica Ata. L’italiano guida con 11180 punti davanti il tedesco Alexander Zverev (6875) e allo spagnolo Carlos Alcaraz (6690), Quarto Novak Djokovic (5560). Invariate le prime 20 posizioni del ranking mondiale.

  • 1. Jannik Sinner (ITA) 11180
  • 2. Alexander Zverev (GER) 6875
  • 3. Carlos Alcaraz (SPA) 6690
  • 4. Novak Djokovic (SRB) 5560
  • 5. Daniil Medvedev (RUS) 5475
  • 6. Andrey Rublev (RUS) 4645
  • 7. Taylor Fritz (USA) 4060
  • 8. Hubert Hurkacz (POL) 4060
  • 9. Casper Ruud (NOR) 4010
  • 10. Grigor Dimitrov (BUL) 3965
  • 11. Alex De Minaur (AUS) 3655
  • 12. Stefanos Tsitsipas (GRE) 3390
  • 13. Tommy Paul (USA) 3005 14. Holger Rune (DAN) 2780
  • 15. Sebastian Korda (USA) 2585
  • 16. Frances Tiafoe (USA) 2560
  • 17. Ben Shelton (USA) 2490
  • 18. Ugo Humbert (FRA) 2370
  • 19. Lorenzo Musetti (ITA) 2345
  • 20 Jack Draper (GBR) 2315

Primo degli azzurri, dopo Sinner, è Lorenzo Musetti che è 19mo.

Ma sono ben nove gli italiani tra i primi 100:

  • Flavio Cobolli (32)
  • Matteo Arnaldi (33)
  • Luciano Darderi (41)
  • Matteo Berrettini (43)
  • Lorenzo Sonego (50)
  • Fabio Fognini (78)
  • Luca Nardi (86)

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Sinner tifoso eccellente spinge l’Italia, Olanda battuta

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Forse ispirati dal sostegno del tifoso eccellente Jannik Sinner, che la sera prima, a cena, aveva anche tenuto un discorso alla squadra, a Bologna Matteo Berrettini e Flavio Cobolli non hanno tradito le attese, e battendo rispettivamente Botic Van de Zandschulp e Tallon Griekspoor hanno regalato all’Italia il successo sull’Olanda e anche la certezza del primato nel girone che ha dato loro l’accesso alle finali di Coppa Davis che si svolgeranno a Malaga, dove è presumibile che il n. 1 del mondo ci sarà non solo per fare il tifoso. L’obiettivo dell’Italtennis, nemmeno tanto nascosto, è di riconquistare l’insalatiera, intanto i successi dell’Unipol Arena sono un bel viatico sulla via della speranza di farcela.

Ad aprire le danze è stato Berrettini, che a fine partita per prima cosa è andato ad abbracciare proprio Sinner, con il quale prima del match aveva chiacchierato a lungo, e la cui presenza, ha poi spiegato Matteo, “mi ha dato una bella spinta e anche un po’ di pressione. Ma Jannik – ha aggiunto parlando a Super Tennis – è stato la ciliegina di una settimana spettacolare”. Per poi aggiungere che a Malaga “ci proveremo con tutto noi stessi e spero di esserci. Abbiamo il giocatore più forte del mondo, la squadra più compatta del mondo e il tifo più caldo del mondo”.

Intanto battere Van de Zandschulp in 2 ore e 22′ di gioco, è stato più complicato del previsto perché il tennista romano ha vinto in rimonta dopo aver ceduto al rivale il primo set, perso per 6-3. In campo non c’era il Berrettini migliore, che però è stato capace di riprendersi l’incontro, nonostante nel secondo set abbia sprecato troppo, leggi sei palle break. Tutto ciò non gli ha comunque impedito di imporsi per 6-4, per poi ripetersi, con identico punteggio, nel terzo set. “Tutta la squadra mi ha spinto al successo – ha poi voluto sottolineare Matteo -. E poi sarà l’aria di casa, il pubblico, il fatto che giocare davanti a voi è speciale e che l’ho sognato fin da quando ero bambino.

Oggi mi aspettavo un match difficile, e il mio avversario mi ha sorpreso in positivo ma alla fine era un break, sapevo che dovevo stringere i denti e provare a strapparne uno, e così è stato nel secondo mentre nel terzo me ne sono serviti due. Sono orgoglioso di come ho lottato oggi perché così è davvero speciale”. Sorride anche l’esordiente Flavio Cobolli che, contro Griekspoor, ha vinto di testa e di cuore. Il romano è sceso in campo dopo il successo dell’amico Matteo Berrettini su Botic Van de Zandschulp, contro il numero 1 olandese Tallon Griekspoor. E ha iniziato al meglio, vincendo il primo set al tie-break 7-4.

Ma l’olandese ha allungato il match al terzo set, in cui è stato bravo a sapersi isolare da cori, tamburi e assordanti trombette, ma alla fine non è stato abbastanza per vincere. Cobolli, che ha evidenziato progressi concreti, ha chiuso il match con un diritto lungolinea da sinistra che per l’azzurro e tutto il pubblico è stato anche un grido di vittoria. “Ho realizzato il sogno che avevo da bambino – le parole del giovane romano -, sono contento e fiero di me stesso. Questa non è la vittoria mia, ma di squadra. Senza il calore e supporto di tutti non sarebbe finita così. Sinner? Prima della partita mi ha detto di divertirmi, detto da lui è molto importante per me”.

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Luna Rossa vola, a un punto dalla finale di Vuitton Cup

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Due successi in rimonta, e due con sfoggio di superiorità. Andava a cento all’ora (quasi) nelle acque di Barcellona Luna Rossa che prende il largo con un poker di vittorie su American Magic e che ora spinge la sfida italiana a un passo dalla finale della Louis Vuitton Cup, il torneo di selezione che deciderà l’avversaria di Emirates Team New Zealand per l’America’s Cup. Nella sfida al meglio di nove regate previste in questo round di semifinali, il Team Prada Pirelli è avanti 4-0 sulla barca statunitense grazie alla nuova doppietta messa a segno da Spithill, Bruni e compagni.

Nella prima giornata le partenze non ottimali avevano costretto Luna Rossa a inseguire, per poi rimontare e vincere: nella seconda lo start in entrambe le regate è stato pressoché perfetto e l’AC75 tricolore, complici le migliorate e più favorevoli condizioni del vento (la brezza da Sud, infatti, è salita a 15 nodi, accompagnata da onda) ha costretto lo scafo Usa a inseguire sempre e mai a impensierire troppo. Condizioni che sono apparse ottimali per il Team Prada che infatti ha raggiunto una velocità di punta super, superando il muro dei 50 nodi e toccando i 51 durante gara-4 vinta alla fine con un paio di secondi di vantaggio.

Il bolide dello skipper Max Sirena in alcuni momenti della gara ha viaggiato a circa 95 km l’ora:, meglio di quanto ha fatto vedere Ineos, che pure ha sfrecciato oltre i 50 nodi, rifilando 4-0 ad Alinghi, a un passo dall’eliminazione. Due gare, per Luna Rossa, contraddistinte appunto da una partenza ottima: in gara 3 American Magic è costretta a virare subito dopo lo start. Dopo essersi allungata sulla sinistra, la barca italiana comanda il gioco, navigando sul vento e respingendo contemporaneamente gli avversari sulla parte sfavorita del campo di regata.

Il vantaggio per Luna Rossa al primo cancello è di 13″, che andranno aumentando nel corso del match anche grazie alla tattica vincente. Nessun errore fino al traguardo e arriva il terzo punto. Il via di gara 4 è pressoché fotocopia, con la barca italiana che parte sottovento e leggermente avanti agli americani. Alla prima boa Prada è in testa con 6 secondi di margine e consolida il vantaggio nella poppa successiva. Onda consistente che però Luna Rossa doma mantenendo il coretto assetto di volo: il match si riapre nel penultimo lato, quando la barca americana recupera tutto il gap e si presenta al quinto cancello con soli 3″ di distacco. Barche vicine e un finale show con gli italiani che mantengono il controllo e il vantaggio, tagliando il traguardo con soli due secondi di vantaggio.

“Abbiamo fatto una partenza perfetta, Jimmy è stato molto bravo a posizionare la barca esattamente dove volevamo che fosse sulla linea. Siamo super contenti, perché è andato tutto bene: la barca era velocissima e questo grazie al lavoro incredibile dello shore team e dell’equipaggio a bordo, cominciando dai ciclisti che hanno faticato tanto. Luna Rossa è tornata” le parole del timoniere ‘Checco’ Bruni. La finale (contro i britannici di Ineos quasi sicuramente) ora è a un passo, un punto solo, volando ancora sull’acqua si può.

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