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Forcella On the Boat e La Meridiana dell’Incontro, mantenere viva la speranza nel nome di Annalisa Durante

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“Il diritto alla Felicità e la Meridiana dell’incontro” è un progetto di promozione culturale e sociale che ha fatto tanta strada partendo dai vicoli di Forcella, quartiere del ventre di Napoli, fino alla segreteria del MIBAC dove, pur se in agenda oggi, l’incontro con il ministro Dario Franceschini non è avvenuto. L’emozione, di essere ricevuti nella storica Biblioteca della Sala della Crociera a palazzo Venezia, ha trasformato l’attesa in una festa, poiché questo percorso oramai va avanti a prescindere e toccherà altre regioni e città contando su una vibrante cassa di risonanza, come testimonia la numerosa delegazione di studenti, professori e volontari dell’associazione Annalisa Durante. L’iniziativa nata nel 2018, cresce ad ogni tappa ed è nata intorno ad un’opera scultorea “La Meridiana dell’incontro. “E’ un’esperienza della scuola vissuta come tempo reale e di qualità e non è la sola, questo come tanti altri provano il potere virale di bellezza, legalità e valori di aggregazione messi in moto nella scuola pubblica, ma grazie alle sole mani del volontariato dichiara Pino Perna Presidente Associazione Annalisa Durante di Forcella. Abbiamo già avuto supporto dal Mibac durante il percorso per la nascita della Biblioteca Annalisa Durante – continua Perna – ma l’omicidio di questa vittima innocente di 14 anni ha lasciato un’eredità di rigenerazione che lo stesso quartiere di Forcella, difficile ed infestato, non vuole sedare”. Questa iniziativa virale è partita dagli allievi del Liceo artistico Felice Faccio di Castellamonte, a seguito di un percorso di studio storico ed artistico sulle origini astronomiche della fondazione di Neapolis (datata nel Solstizio d’inverno del 472 a.c.) sotto la guida di Elviro Langella docente e coordinatore del progetto (di origini napoletane e residente in Giardini di Naxos)  e da lì si è messo in moto un percorso di apprendimento e coinvolgimento da Napoli a Torino fino a Taormina con la partecipazione di centinaia di ragazzi. In barba alle campagne di comunicazione in salsa “separatista” il progetto scolastico ha contagiato tanti docenti, Antonio Balestra dirigente scolastico del Liceo Cottini di Torino, docente di filosofia ha aggiunto un’altra costola con la collaborazione dei suoi studenti sulla base delle teorie elaborate dal filosofo napoletano Renato Palmieri, tratte dagli scritti di Dicearco da Messina (350-290 a.c.) L’opera si trasforma, ben presto, in un motivo di incontro della comunità piemontese con la comunità partenopea e, in particolare, con i giovani di Forcella, il cui quartiere prende il nome dalla forma ad “y” nella quale, non a caso (v. teoria Palmieri) si dirama il decumano inferiore. A fare da trait d’union tra le due comunità è ancora Annalisa Durante nella Biblioteca voluta dal papà Giannino, nella quale si svolgono attività educative e culturali, ivi compresa una “baby song”, per il recupero del territorio. I giovani piemontesi si legano talmente alla storia di Annalisa, che decidono di donare l’opera all’Associazione napoletana, la cui collocazione è stata effettuata l’11 maggio 2019 nella Chiesa di Sant’Agrippino, su quello stesso asse viario, per integrarla a pieno titolo nell’offerta turistica della “ZONA NTL – Napoli, Turismo & Legalità” di Forcella, Maddalena e Capuana, durante il maggio dei monumenti.  In quella stessa giornata la luce di Annalisa che non si è mai spenta illuminò anche il gemellaggio musicale tra l’Orchestra giovanile di Taormina e la “Baby Song Annalisa Durante” di Forcella, insieme all’unione artistica con i licei piemontesi, un concerto musicale di circa 100 giovani musicisti siciliani e napoletani.

La carovana di scambi artistici e culturali e di simbologie evocative tra i giovani continua alacremente, ed oggi oltre alla segreteria del ministro era in programma la quarta tappa a Roma. Nella capitale l’esperienza della “Meridiana dell’incontro” visiterà i giovani del Liceo Classico “E. Q. Visconti” e quelli del Liceo Artistico “Via di Ripetta”, a cui si chiederà di cimentarsi con elaborazioni creative sul tema della scrittura, della lettura e dell’arte, interpretando il ruolo di “giovani ribelli”. L’obiettivo formativo porta allo scoperto una risposta multidisciplinare ed inedita nella sfida quotidiana dei docenti in aula ma anche un immutato impegno civile nato dopo la tragedia della giovane di Forcella. “Un modello di intervento di promozione culturale, unito alla didattica” da diffondere come “case study” in tutta Italia – dichiarano i docenti intervenuti oggi a Roma – supportato anche da una pubblicazione corredata da documenti digitali fruibili in rete. Nel gruppo promotore che ha già incontrato i ragazzi di Forcella, artisti e testimonial come Roberto Bolle, musicisti come Carlo Faiello e Fiorenza Calogero che da ex studenti hanno sostenuto l’importanza di incontri e scambi culturali ed artistici tra giovani, insieme con Mauro Staccioli hanno sottolineato nel loro impegno con i ragazzi l’importanza dell’incontro tra diverse generazioni, con il coinvolgimento di studiosi, filosofi e testimonial tra cui Tullia Matania pittrice e scultrice napoletana, impegnata da sempre sul fronte della difesa dei diritti civili, che nonostante i suoi 94 anni di età è intervenuta al gemellaggio dello scorso maggio. Alla segreteria del ministro Franceschini è stata consegnata una memoria del progetto e la richiesta, veicolata contestualmente anche al MIUR, di sostenere l’adozione del modello sperimentato quale “buona pratica” di promozione culturale, sviluppo della creatività artistica, prevenzione dalle devianze sociali ed integrazione. “Il progetto fin dall’inizio – sottolinea Giuseppe Perna – è nato senza alcun finanziamento neanche da parte delle scuole ma – prosegue – dopo la venuta nei giorni scorsi del premier Giuseppe Conte a Forcella, la presidenza del Consiglio dei Ministri ha stanziato un piccolo contributo per sostenere la prosecuzione del percorso della Meridiana dell’Incontro” valutando positivamente l’iniziativa e la mission in favore dei giovani di Napoli, del sud ed oltre”. In programma ci sono ancora le tappe nelle città dell’Aquila sul tema della ricostruzione civile e di Venezia che, auspicano gli organizzatori, potrebbe ospitare la presentazione dell’intera esperienza della “Meridiana dell’incontro” presso il Peggy Guggenheim Museum (che commemora i 40 anni dalla scomparsa della sensibile mecenate, fondatrice della storica Collezione d’Arte moderna al Palazzo Venier de’ Leoni). La tappa finale, 31 maggio 2020, vedrà la restituzione dell’intero lavoro alla comunità di Forcella e alla città di Napoli, “Forcella On the Boat e La Meridiana dell’Incontro”.

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Ragazza investita e uccisa a Napoli, pirata fermato e messo in carcere

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È stato sottoposto a fermo e trasferito nel carcere di Poggioreale il 29enne ritenuto responsabile della morte di Sara Romano, la 21enne che all’alba di oggi è stata investita e uccisa da un suv in via Cattolica, tra Coroglio e via Cavalleggeri, a Napoli. Il provvedimento, notificato all’indagato dai carabinieri di Bagnoli, è stato emesso dal sostituto procuratore di Napoli Maurizio De Franchis che contesta il reato di omicidio stradale aggravato dalla fuga. Gli investigatori stanno attendendo i risultati del narco-test e dell’alcol test a cui il 29enne è stato sottoposto.

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Voto di scambio politico-mafioso, 7 arresti nel Napoletano

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Dalle prime luci dell’alba i carabinieri della compagnia di Torre Del Greco (Napoli) stanno dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare (sei arresti in carcere e uno ai domiciliari) emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea a carico di 7 persone. Gli indagati sono ritenuti gravemente indiziati di scambio elettorale politico-mafioso, associazione per delinquere finalizzata alla corruzione elettorale e di detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare i clan Fusco-Ponticelli e De Micco-De Martino. I dettagli saranno forniti durante una conferenza stampa del procuratore Nicola Gratteri.

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‘Infrastrutture al Sud per il rientro dei ricercatori’

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“Noi stiamo investendo sul Sud e sulle sue infrastrutture perché anche queste sono infrastrutture. Il modo migliore per portare progetti di ricerca, come questo, e ricercatori, come quelli che stanno seguendo questi progetti, è creare delle infrastrutture. Ed è anche il modo migliore per fare tornare i nostri ricercatori, che sono andati all’estero, e per fare venire ricercatori stranieri”. Così da Napoli la ministra dell’ Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha accolto alla Stazione zoologica Anton Dohrn la spedizione scientifica Trec, ovvero Traversing European Coastlines, che si occupa di studiare la biodiversità e gli ecosistemi lungo le coste europee.

“È importante creare delle iniziative di eccellenza, come queste, che non si fanno solo domande ma danno pronte risposte utili per la comunità globale”, ha detto Bernini che entro il mese di maggio incntrerà in un bilaterale la collega francese Sylvie Retailleau, che oggi non è potuta intervenire. Il progetto Trec è “un’occasione per noi di grande soddisfazione. Il fatto di poter gestire insieme con una collaborazione con la Francia, con l’Embl ( European Molecular Biology Laboratory) e con grandi istituzioni che si occupano di contenere la perdita della biodiversità è la rappresentazione di quello che dobbiamo fare tutti: affrontare i grandi problemi, le grandi criticità che affliggono il mondo insieme”.

E questo, ha aggiunto, “dimostra quanto la forza del network sia in grado di dare delle risposte. Devo dire che questa collaborazione ci è particolarmente grata perché ha un effetto concreto, con risultati immediati che sono quelli di cui abbiamo bisogno ora”. Trec è il primo progetto continentale che studia gli ecosistemi costieri e la loro risposta all’ambiente e arriva a Napoli dopo otto mesi, nel 2023, di attività dedicate al campionamento sulle coste dei mari Atlantico, Baltico e del Nord e con l’ingresso nel 2024 nel Mediterraneo sulle coste spagnole. Oltre 150 i gruppi di ricerca che collaborano alla spedizione e 90 le Istituzioni in 21 Paesi europei. Il progetto è coordinato dall’European Molecular Biology Laboratory, insieme alla Tara Ocean Foundation e all’Embrc (European Marine Biology Resource Centre).

Diversi i partner locali coinvolti lungo il percorso di campionamento, tra questi la Stazione Anton Dohrn di Napoli che è l’ente coordinatore di Embrc Italy ed ha già ospitato la goletta Tara presso la Marina militare nel 2014. A Napoli gli scienziati, che viaggiano con i laboratori mobili dell’Embl e a bordo della goletta Tara, raccoglieranno campioni d’acqua, suolo, sedimenti e aerosol in città, nell’area di Pozzuoli e nella zona del fiume Sarno. Farà tappa a Napoli, per oltre un mese presso la stazione Dohrn anche il principale componente della flotta di laboratori mobili, l’Advanced Mobile Laboratory che fornirà tecnologie all’avanguardia direttamente sul campo, aiutando i ricercatori a processare i campioni biologici subito dopo averli raccolti, con l’utilizzo di strumenti e metodologie avanzate.

Un monitoraggio punto per punto contro la perdita accelerata della biodiversità costiera. E la caratteristica paneuropea del progetto implica che i campioni saranno prelevati in modo standardizzato: ciò renderà possibile confrontare e sondare i dati in tutta Europa, superando le difficoltà dovute ai diversi sistemi di campionamento regionali o nazionali. I team scientifici raccolgono informazioni su fattori quali la presenza di inquinanti, antibiotici, pesticidi o ormoni, sulla temperatura, la salinità e sui livelli di ossigeno. In ogni punto i team campionano il suolo, i sedimenti e le acque poco profonde.

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