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Cronache

Emergenza febbre Dengue, un caso anche nel Goriziano: disinfestazioni e disinfettazioni a tappeto per fermare focolai di infezione

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Dopo Ravanne, un caso di febbre Dengue anche a Ronchi dei Legionari, nel Goriziano, dove è scattata l’emergenza sanitaria. Ne dà notizia il Comune che ha disposto a livello precauzionale una serie di disinfestazioni nel raggio di duecento metri dalla via dove abita la donna, di 36 anni, affetta dal virus e ora ricoverata, non in pericolo di vita, all’ospedale di Trieste, come precisa l’edizione odierna della stampa locale. Dall’amministrazione si informa che non c’e’ comunque alcun allarme. La donna avrebbe contratto la patologia nel corso di un recente viaggio in Thailandia. Dopo aver ricevuto l’informazione dalle autorita’ competenti, il Comune di Ronchi ha compiuta una disinfestazione urgente gia’ la scorsa notte. “Con nota dell’Azienda Sanitaria del 23 agosto e’ stato comunicato di aver accertato un caso di Dengue – si legge nell’ordinanza che dispone il trattamento eccezionale – e pertanto si sta procedendo alla disinfestazione adulticida.

Durante il trattamento di disinfestazione e’ obbligatorio chiudere le finestre, restare al chiuso con finestre e porte ben chiuse e sospendere il funzionamento di impianti di ricambio d’aria, tenere al chiuso gli animali domestici e proteggere i loro ricoveri, suppellettili e ciotole – abbeveratoi con teli di plastica; prima del trattamento raccogliere la frutta e verdura presente negli orti o in alternativa proteggere le piante con teli di plastica in modo ermetico”. Oggi, a partire dalle 9.00 si effettuera’ una disinfestazione larvicida in tutte le case private della zona e verranno verificati possibili focolai di infezione.

Caso di Dengue nel Ravennate confermato dagli esami

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Voto di scambio a Cercola: voti venduti a 30 e 20 euro

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Trenta euro a voto per la prima tornata elettorale e venti per il ballottaggio: questo il tariffario della compravendita delle preferenze a Cercola, in provincia di Napoli, in occasione delle elezioni amministrative del maggio 2023. E’ emerso nell’ambito di una indagine dei carabinieri e della DDA (pm Henry John Woodcock e Stefano Capuano) su una serie di episodi di voto di scambio politico-mafioso documentati nel comune vesuviano.

Tra gli arrestati figurano la figlia di un boss ergastolano, all’epoca dei fatti rappresentante di lista, una candidata legata da vincoli di parentela al clan De Micco, suo fratello, consigliere in una municipalità di Napoli, e anche loro padre. Le elezioni finite al centro delle indagini sono le amministrative del 14 e 15 maggio 2023, quindi del successivo ballottaggio del 25 e 26 maggio dello stesso anno.

Gli indagati (per loro vale il principio costituzionale di non colpevolezza fino a sentenza definitiva) sono accusati di compravendita di voti per essere eletti. Quando scoprono che la tornata elettorale è andata male fanno i moralisti e contestano agli elettori di avere promesso il consenso e intascato denaro da più di un candidato. Emerge anche questo nell’ambito dell’indagine dei carabinieri e della DDA di Napoli sul voto di scambio politico mafioso a Cercola. Nella conversazione intercettata dai militari della Sezione Operativa di Torre del Greco e di Cercola, a parlare sono alcuni indagati che avevano impegnato qualche migliaio di euro per accaparrarsi i voti: si lamentano del fatto che ciononostante per loro era andata male: “Se li sono comprati i voti… hanno i soldi e comprano…”.

Nel comunicato stampa diffusa dai carabinieri si fa rilevare che “il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva”.

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Uomo ucciso a Pavia, sospetti su amico

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E’ stato ucciso probailmente da un amico l’uomo di 36 anni trovato morto stamattina per strada alla periferia di Pavia. Il delitto sarebbe avvenuto in un appartamento vicino al luogo del ritrovamento e il cadavere portato in strada da una persona che la vittima conosceva, da cui era ospitata, ed ora è interrogata. L’omicidio sarebbe accaduto al culmine di una lite. Sul posto i carabinieri. L’allarme è stato dato da alcuni passanti che hanno visto il corpo per strada.

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Donna scomparsa a Lanciano e ritrovata viva a Castelvolturno, volevo farla finita

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La maestra di ballo e fitness di Lanciano, Milena Santirocco, di 54 anni, scomparsa il 28 aprile scorso e ritrovata viva sabato sera a Castel Volturno dopo sei giorni di ricerche sul litorale abruzzese si è allontanata volontariamente da casa con l’intento di suicidarsi: non si è trattato di un sequestro di persona, come dichiarato dalla donna ai primi soccorritori che l’avevano raggiunta nella caffetteria in Campania. La donna avrebbe confessato l’intenzione di uccidersi durante l’interrogatorio di ieri davanti al pm di Lanciano, Silvia di Nunzio. A riportarlo è il quotidiano regionale ‘Il Centro’.

Con questo articolo il racconto di questa storia finisce.

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