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Cronache

Avaria per la nave da crociera Msc World Europa al largo di Ponza: 8.500 persone a bordo

La nave da crociera Msc World Europa ha subito un’avaria ai motori al largo di Ponza con 8.500 persone a bordo. Rimorchiatori e Guardia Costiera in azione per condurla a Napoli.

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Mattinata di tensione per la Msc World Europa, la nave da crociera che con 8.585 persone a bordo — 6.496 passeggeri e 2.089 membri dell’equipaggio — si è fermata al largo di Ponza per un guasto ai motori. L’avaria, di natura elettrica, è stata comunicata alle 7.25 al Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo.

I soccorsi coordinati dalla Guardia Costiera

La Guardia Costiera ha subito rassicurato sulla gestione dell’emergenza: il mare è calmo, i generatori garantiscono i servizi essenziali e non ci sono rischi immediati per la sicurezza dei passeggeri. Due rimorchiatori, partiti da Gioia Tauro e Napoli, sono in navigazione per assistere la nave e condurla in porto. In mare anche le motovedette CP 308 e CP 280, mentre un elicottero AW 139 sorvola la zona.

L’intervento dei tecnici a bordo

I tecnici specializzati della compagnia stanno lavorando per riavviare i motori, almeno a regime ridotto, così da permettere l’arrivo a Napoli senza traino. Se i tentativi non dovessero avere successo, sarà necessario procedere al rimorchio: le operazioni potrebbero durare tra le 8 e le 9 ore, con arrivo in porto non prima della notte.

L’attesa dei passeggeri e dei turisti

Nel frattempo, i passeggeri raccontano le loro impressioni sui social: tra chi ha appreso la notizia dai telegiornali e chi chiede chiarimenti sulla logistica degli spostamenti da Napoli. Al porto partenopeo, centinaia di turisti attendono l’imbarco, come racconta un utente: «Stiamo aspettando qui per partire, speriamo vada tutto bene».

Le prospettive delle prossime ore

La priorità rimane garantire la sicurezza di chi si trova a bordo e far giungere la Msc World Europa a Napoli. Se le condizioni meteo resteranno favorevoli, la soluzione tecnica o il rimorchio potranno consentire l’arrivo in porto senza ulteriori disagi.

(La foto in evidenza è stata realizzata col supporto dell’Ia)

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Cronache

Roma, violenza sessuale a Tor Tre Teste: 26enne gambiano confessa lo stupro di una donna di 60 anni

Un 26enne gambiano ha confessato di aver violentato una donna di 60 anni a Tor Tre Teste. Fermato dai Carabinieri a Termini, ha ammesso di aver agito sotto l’effetto di droga.

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Ha confessato di essere l’autore della violenza sessuale avvenuta domenica mattina nel parco di Tor Tre Teste, alla periferia est di Roma. Si tratta di un 26enne di origini gambiane, incensurato, in Italia dal 2016 e titolare di un permesso di soggiorno speciale per motivi umanitari ottenuto nel 2024. È stato fermato dai carabinieri nei pressi della stazione Termini, luogo che frequentava spesso.

Il giovane ha ammesso le proprie responsabilità sostenendo di aver agito sotto l’effetto di sostanze stupefacenti acquistate poco prima della violenza al Quarticciolo, nota piazza di spaccio della Capitale.

La dinamica della violenza

L’aggressione è avvenuta alle 6 del mattino, quando la vittima – una donna di 60 anni – stava passeggiando con il suo cane. L’uomo l’ha sorpresa nel parco, strappandole il cellulare dal marsupio prima di violentarla. Solo dopo essersi allontanato, la donna è riuscita a rientrare a casa e a dare l’allarme. “È stato un incubo durato dieci minuti”, ha raccontato ai soccorritori. Trasportata in ospedale, è stata presa in carico con il protocollo rosa per le vittime di violenza.

Le indagini e il riconoscimento

I carabinieri hanno ricostruito i movimenti del 26enne grazie a ore di registrazioni delle telecamere, seguendone il percorso da Tor Tre Teste fino a Termini. Decisivi gli indumenti indossati: scarpe e berretto, riconosciuti anche dalla vittima.

Il giovane si appoggiava a un connazionale a Nettuno e lavorava come manovale con regolare contratto a Guidonia, ma gravitava spesso attorno alla zona della stazione Termini. Dopo la violenza, le telecamere lo hanno ripreso mentre prendeva un autobus verso il centro di Roma.

Le indagini sui legami con lo spaccio

Gli inquirenti stanno ora verificando se fosse realmente sotto l’effetto di droga al momento dello stupro e cercano di risalire ai suoi fornitori al Quarticciolo. Il quartiere, considerato una delle aree più difficili della Capitale e inserito nelle “zone rosse”, è da tempo al centro di operazioni contro lo spaccio e teatro di scontri con le forze dell’ordine.

Le indagini, coordinate dalla Procura, puntano a chiarire tutti i dettagli di un episodio che ha scosso profondamente la comunità locale.

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Cronache

Milano, il giallo di Silvana Damato: indagini a 360 gradi sulla 69enne trovata morta in vasca da bagno

Silvana Damato, 69 anni, trovata morta l’8 agosto nella vasca da bagno a Bruzzano. Indagini a 360 gradi: tumefazioni, segni di arma da taglio e chiavi di casa scomparse.

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Un’indagine definita “complessa, a 360 gradi” quella sulla morte di Silvana Damato, la 69enne trovata priva di vita lo scorso 8 agosto nella vasca da bagno della sua abitazione di via Bisnati a Bruzzano, periferia nord di Milano. A dirlo è l’avvocato Walter Felice, legale della famiglia, che chiede massimo riserbo nel rispetto della vittima, descritta da tutti come una donna sorridente e gentile.

Le indagini dei carabinieri del Ris

Per tutta la giornata, i carabinieri del Ris di Parma hanno ispezionato l’appartamento con il Luminol, alla ricerca di tracce di sangue e altro materiale biologico. “La scena del crimine è sempre determinante – ha spiegato il legale – ma qui è come un puzzle difficile da ricomporre”. L’appartamento non è apparso del tutto in ordine, ma neppure a soqquadro come in un tentativo di rapina finita male.

I dettagli inquietanti: ferite e chiavi scomparse

La sera dell’8 agosto, dopo l’allarme lanciato dagli amici che l’attendevano per una partita a carte, i vigili del fuoco hanno trovato la donna in vestaglia immersa nella vasca. Sul corpo, tumefazioni al volto e segni di un colpo al collo con un’arma da taglio o un oggetto appuntito, che avrebbe potuto provocare un’emorragia interna. Secondo l’autopsia nessuna ferita sarebbe stata da sola letale.

Un ulteriore mistero riguarda la scomparsa delle chiavi di casa, come se qualcuno avesse chiuso l’abitazione dall’esterno. Il cellulare della vittima, ritrovato nella vasca, è ora al centro delle indagini per ricostruire le sue frequentazioni.

Testimonianze e nuove piste

Una vicina ha riferito di aver visto la donna rientrare sola verso mezzogiorno dell’8 agosto. Le telecamere della zona non avrebbero fornito elementi utili, mentre le testimonianze raccolte dagli inquirenti sono numerose ma ancora frammentarie.

Un’indagine senza piste escluse

L’inchiesta, coordinata dalla pm Valentina Mondovì, non esclude alcuna pista. I carabinieri stanno analizzando ogni dettaglio della scena e ogni traccia utile per capire se la 69enne sia stata uccisa e chi possa aver avuto un movente.

“La scena del crimine parlerà – ha concluso l’avvocato Felice – ma ci vorrà tempo per ricomporre tutti i pezzi di questo puzzle”.

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Cronache

Il napoletano Emanuele Gatta nuovo direttore della Chirurgia Vascolare dell’Aou delle Marche

Il dottor Emanuele Gatta nominato direttore della Chirurgia Vascolare dell’Aou delle Marche. Con oltre 5mila interventi e riconoscimenti internazionali, guiderà una struttura ai vertici in Italia ed Europa.

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Il dottor Emanuele Gatta è il nuovo direttore della Chirurgia Vascolare dell’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, unica struttura complessa del settore nella regione. La nomina è stata ufficializzata con delibera del direttore generale il 19 agosto e diventerà effettiva il primo settembre.

Una carriera tra Napoli e le Marche

Napoletano, 49 anni, laureato in Medicina all’Università Federico II, Gatta si è trasferito nelle Marche nel 2000 e nel 2005 si è specializzato in Chirurgia Vascolare all’Università di Ancona. Già durante il percorso di studi aveva frequentato le sale operatorie cardiochirurgiche e di chirurgia generale dell’ateneo partenopeo, prima di avviare la sua lunga esperienza professionale nella regione.

Braccio destro e allievo del dottor Luciano Carbonari, da poco in pensione, Gatta ha collaborato con lui negli ultimi 25 anni contribuendo a portare la Chirurgia Vascolare di Torrette ai vertici nazionali ed europei per numeri e complessità delle procedure.

I dati Agenas e l’eccellenza delle Marche

Secondo i dati Agenas, l’Aou delle Marche è al primo posto in Italia, tra le strutture pubbliche, per numero di interventi su patologie aortiche e carotidee. Negli ultimi anni, la Sod di Chirurgia Vascolare di Torrette ha accolto pazienti da tutto il Paese, con casi clinici complessi spesso non trattabili in altri centri.

Esperienza, ricerca e riconoscimenti internazionali

Gatta ha all’attivo oltre 5mila interventi di chirurgia arteriosa e multidisciplinare, partecipa a congressi nazionali e internazionali come opinion leader nella patologia aortica ed è autore o coautore di oltre 40 pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche mondiali. Inoltre, è coinvolto in trial internazionali ed è membro del consiglio direttivo della Società Italiana di Chirurgia Vascolare.

Insieme al professor Di Eusanio, direttore della Cardiochirurgia, ha istituito il primo “Aortic Team” d’Italia, un modello di riferimento a livello internazionale.

La soddisfazione dell’Aou delle Marche

Il direttore generale Armando Marco Gozzini ha espresso soddisfazione per la nomina: “Il dottor Gatta è un chirurgo di grande esperienza, motivato e impegnato nella ricerca scientifica. La sua guida consolida l’eccellenza del Dipartimento di Scienze Cardiovascolari dell’Aou delle Marche. A lui e alla sua squadra auguro successi meritati”.

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