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Impresa Fiorentina, Barak regala la finale di Conference

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La Fiorentina batte il Basilea 3-1, grazie ai due gol di Nico Gonzalez e quello di Barak all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare e conquista la finale di Conference League che giocherà il prossimo 7 giugno a Praga contro il West Ham. Al St.Jacob Park avvio di primo tempo con la Fiorentina in difficoltà in fase offensiva nel riuscire a creare pericoli nell’area del Basilea e in fase difensiva, con i tanti errori e palle perse da Amrabat e Dodo, nel cercare di contenere le ripartenze degli svizzeri. Col passare dei minuti, però, l’intensità della squadra di Vogel è andata a diminuire, soprattutto con Augustin, Diouf e Amdouni che sin dal primo minuto hanno pressato molto sulle corsie esterne in particolar modo su Gonzalez e Brekalo.

La partita non sembra cambiare tema con pressione a tutto campo del Basilea e questo non permette alla Fiorentina di giocare come vorrebbe. Al 25′ cross interessante di Biraghi, stacca di testa Castrovilli che mette la palla di testa sul fondo. La Fiorentina si accende. Al 31′ la squadra di Italiano si fa pericolosa: cross di Biraghi dalla sinistra sul secondo palo per Gonzalez che di testa in anticipo su Calafiori cerca il diagonale vincente ma la palla esce di poco fuori. Un minuto dopo Bonaventura va vicino al gol con un tiro da dentro l’area del Basilea ma il portiere Hitz riesce a deviare in angolo. E sulla battuta (34′) la Fiorentina passa in vantaggio: calcio d’angolo dalla destra di Biraghi, Gonzalez lasciato solo solo al centro dell’area stacca di testa e mette dentro senza problemi. La Fiorentina adesso è padrona del campo e al 41′ va vicinissima al raddoppio: Gonzalez manda Dodo al cross, colpo di testa di Bonaventura in area avversaria ed il portiere Hitz si esalta con una grandissima parata in controtempo.

A inizio del secondo tempo Italiano lascia negli spogliatoi Brekalo e inserisce il francese Ikone cercando di dare maggior imprevedibilità alla propria fase offensiva ma il Basilea torna in campo con la voglia di trovare subito il gol del pareggio che arriva al 9’st: punizione da centrocampo, Amdouni aggira Igor in area viola dove avanza solitario e batte Terracciano. Un minuto dopo Italiano richiama lo stesso Igor in panchina (già ammonito) e inserisce Ranieri. Passano tre minuti e anche il difensore viola prende un cartellino giallo per fallo a centrocampo su Augustin. La Fiorentina, però, non molla. Si ributta nella metà campo del Basilea alla ricerca del gol che arriva meritatamente al 27’st ancora con Nico Gonzalez: sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla attraversa tutta l’area, Amdouni commette anche fallo di mano in area, ma in realtà accomoda la palla per l’esterno argentino che la spedisce in rete alla sinistra di Hitz. La partita cambia nuovamente, la Fiorentina ci crede e va vicino al gol al 36’st con Milenkovic bravo a saltare più in alto di tutti e colpire di testa sul calcio d’angolo viola ma la palla esce di poco sopra la traversa.

Dopo tre minuti di recupero, e il 2-1 dell’andata per gli svizzeri, la gara va ai supplementari. Italiano inserisce Jovic al centro dell’attacco al posto di Cabral che nel suo ex stadio non è riuscito a brillare. Tre minuti e Fiorentina vicinissima al gol proprio con Jovic che di testa, su cross centrale di Amrabat, colpisce a botta sicura ma Hitz si supera con una grande parata. A inizio del secondo tempo supplementare Italiano richiama Bonaventura, autore di una ottima partita, e inserisce Barak. Al 107′ minuto di gioco la partita si è fermata perché si è sentito male un tifoso della Fiorentina nel settore ospiti. Sono stati i calciatori viola che stavano riscaldandosi sotto quel settore a richiamare l’attenzione dei medici che sono intervenuti. Dopo dieci minuti di stop, mentre il tifoso veniva trasferito in ospedale, riprendeva la gara. In pieno recupero incredibile l’errore commesso da Jovic che si ritrova solo davanti a Hitz ma il suo tiro a volo da corta distanza finisce sopra la traversa. La Fiorentina ci crede, non molla e all’ultimo minuto di recupero conquista la finale con Barak bravo a riprendere una corta respinta in area e battere Hitz in uscita tra la gioia e il delirio dei tifosi viola presenti.

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Inter, vittoria di misura e testa al Barcellona: 1-0 contro il Verona con il rigore di Asllani

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Una vittoria preziosa, ottenuta con pragmatismo e ampio turnover: l’Inter supera il Verona per 1-0 a San Siro grazie a un rigore trasformato da Asllani e può ora concentrarsi con serenità sulla sfida decisiva contro il Barcellona.

Simone Inzaghi, squalificato e sostituito in panchina da Massimiliano Farris, rivoluziona la formazione rispetto alla gara europea: l’unico titolare confermato è Bisseck. Con lui in difesa De Vrij e Carlos Augusto, mentre sugli esterni agiscono Darmian e Zalewski. In mezzo al campo, Asllani in regia, affiancato da Frattesi e Zielinski. In avanti, spazio a Correa e Arnautovic.

L’inizio è tutto nerazzurro. Carlos è tra i più ispirati e già al quinto minuto propizia l’episodio chiave: imbucata per Arnautovic e fallo di mano netto di Valentini in area. L’arbitro Manganiello, dopo revisione al VAR, assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Asllani: esecuzione impeccabile e primo gol in campionato per il centrocampista albanese, che spiazza Montipò e firma l’1-0.

Il Verona fatica a reagire. Il 5-3-1-1 di Zanetti punta sulla densità e sul gioco sporco, ma l’Inter controlla senza affanni. Zalewski è particolarmente attivo sulla sinistra, mentre l’unica vera occasione per gli ospiti è un destro potente di Sarr, respinto con attenzione da Martinez. L’illusione del raddoppio arriva ancora da Asllani, ma il suo tiro colpisce solo l’esterno della rete.

Nella ripresa, il copione non cambia subito: il Verona prova timidamente ad alzare il baricentro, ma l’Inter gestisce il possesso senza forzare. L’ingresso di Dimarco e Mkhitaryan prima, poi di Taremi e Acerbi, porta forze fresche, ma l’atteggiamento rimane conservativo. I nerazzurri badano a contenere, Martinez si fa spesso coinvolgere nel giro palla per addormentare il ritmo e spegnere le iniziative dell’Hellas.

Nel finale qualche brivido, ma nessun vero pericolo per la porta nerazzurra. L’Inter archivia la pratica con un 1-0 di sostanza, senza entusiasmi ma con pieno controllo. Tre punti pesanti in ottica campionato e una spinta in più verso l’attesissimo ritorno con il Barcellona. Ora, sì, la testa può andare tutta lì.

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Tennis: Sabalenka batte Gauff e vince Masters 1000 Madrid

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Aryna Sabalenka trionfa a Madrid superando nella finale del Masters 1000 Coco Gauff per 6-3 7-6 in un’ora e 39 minuti di gioco. Per la Sabalenka, n.1 della Wta, è il terzo titolo a Madrid dopo il successo del 2021 su Ashleigh Barty e quello del 2023 su Iga Swiatek, e anche il terzo titolo dell’anno dopo le vittorie a Brisbane e Miami. Complessivamente è il 20esimo titolo della carriera.

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Raspadori, il goleador dai gol pesanti: calmi e gesso, dobbiamo lavorare ancora

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“Penso che di pezzettini ne abbiamo costruiti tanti durante l’anno, siamo alla fine, mancano tre partite, ma dobbiamo pensare solo alla prossima, quella che viene è la più importante. Penso che ci siano dei gol che vengono ricordati, ma quello che rimane a noi è quello che c’è dietro, il lavoro quotidiano per poter vincere queste partite. Siamo riusciti a portarla a casa, non è mai scontato”. Lo ha dichiarato l’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ai microfoni di Dazn dopo il match vinto 1-0 contro il Lecce. “La partita è stata molto difficile, avevamo pressione, l’importante è avere vinto, dobbiamo continuare così. Clean sheet? Parte dagli attaccanti, quando loro fanno bene è più facile anche per noi”, ha aggiunto Amir Rrahmani.

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