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Cronache

Uh, c’è un altro bonus: fino a 800 euro al mese per i padri separati

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Il genitore separato in stato di bisogno che deve provvedere al proprio mantenimento e a quello dei figli conviventi, che non ha ricevuto l’assegno di mantenimento a cui avrebbe diritto per inadempienza dell’altro genitore o coniuge o convivente, incapace di provvedervi a causa della crisi economica, potra’ contare su un sostegno che e’ stato gia’ soprannominato ‘Bonus per padri separati’, ma che andra’ in realta’ a madri e padri. Una cifra che sara’ erogata al genitore – madre o padre – destinatario dell’assegno di mantenimento non corrisposto, che puo’ arrivare a 800 euro al mese per un totale quindi di 9.600 euro all’anno e puo’ essere erogata solo se il richiedente non supera un reddito di 8.174 euro. Il contributo verra’ anche erogato anche ai genitori separati di figli maggiorenni portatori di handicap grave. La proposta di decreto, firmata dalla ministra per le Pari opportunita’ e la Famiglia Elena Bonetti, e’ alla firma degli altri ministri competenti. L’intento e’ quello di venire incontro ai genitori che, a causa del covid, abbiano avuto un calo delle entrate se non una cessazione della propria attivita’ lavorativa dall’8 marzo 2020 per una durata di almeno 90 giorni o comunque una riduzione degli introiti del 30% rispetto al 2019. All’inizio la formulazione della norma era stata ritenuta inapplicabie ed e’ stato necessario modificare il testo. La Lega aveva presentato un emendamento per inserirlo nel decreto fiscale di dicembre. Entro due mesi la misura sarebbe dovuta passare ma l’inapplicabilita’ del testo ha causato uno slittamento dei tempi. Adesso al testo mancano solo le ultime firme. “Grazie all’impegno di Matteo Salvini, che lo ha fortemente voluto, sara’ a loro disposizione un bonus fino a 800 euro al mese per pagare l’assegno di mantenimento, in caso di difficolta’ economiche. Un altro ottimo risultato che smonta la tesi di chi sosteneva che le elezioni anticipate avrebbero fermato il lavoro di governo. La Lega non perde tempo in vuoti slogan preelettorali e dimostra di essere vicina al paese reale per risolverne le vere problematiche”, dichiara il deputato e vicesegretario della Lega Andrea Crippa. Sulla stessa linea il senatore leghista Francesco Urarro: “Grazie al grande lavoro svolto da Matteo Salvini e dalla Lega, sono in arrivo aiuti per i padri separati. Finalmente grazie alla Lega il grido di aiuto di tanti papa’ non e’ restato inascoltato. La dignita’ di un genitore, soprattutto se in difficolta’, e’ sacra”. “Il contributo per i figli dei genitori separati e’ una misura che ha avuto un lungo iter perche’ nella formulazione con cui la Lega l’aveva presentata era di fatto inapplicabile – ha spiegato la ministra Bonetti – Era buona in gran parte degli intenti ma e’ stato necessario modificarla per renderla applicabile e equa verso tutti i figli di coppie separate. In questo modo riusciamo a erogare queste risorse necessarie ai ragazzi. Sono felice di aver portato a compimento questa misura firmando nel mese di luglio la proposta di decreto”. (

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Tabaccaio morto a Jesolo, non si esclude l’omicidio

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Una morte misteriosa ha turbato la tranquilla Jesolo Paese, la parte cittadina della località balneare veneziana. Questa mattina, i familiari hanno fatto una scoperta agghiacciante: il corpo senza vita di Roberto Basso, un uomo poco più che sessantenne, è stato trovato in un magazzino attiguo alla sua casa. Da quel momento sono scattate le indagini.

I Carabinieri del nucleo investigativo di Venezia e della compagnia di San Donà di Piave, insieme al sostituto procuratore Giovanni Zorzi, sono accorsi sul posto dopo la segnalazione dei parenti. La scena del delitto, se di delitto si tratta, è stata presa in consegna e analizzata attentamente. Non si è esclusa l’ipotesi più grave, quella di un omicidio, considerando le modalità del ritrovamento del cadavere e le condizioni in cui si trovava.

Roberto Basso, 64 anni, celibe e proprietario di una tabaccheria nella zona del Lido di Jesolo, era un uomo solitario, specialmente dopo la recente perdita della madre, con cui condivideva la casa. Questa tragedia ha colpito profondamente la comunità locale, con vicini e parenti sconvolti dall’accaduto.

Il medico legale, durante la prima ispezione cadaverica, ha notato sul collo di Basso dei segni che potrebbero far pensare a uno strangolamento, oltre al trauma cranico dovuto alla caduta al suolo. Tuttavia, tutte le piste sono ancora aperte, compresa quella di un incidente domestico.

Il procuratore Zorzi ha già annunciato l’autopsia, che sarà fondamentale per chiarire le circostanze della morte di Basso e per accertare se si tratti effettivamente di omicidio o di un tragico incidente.

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Sette alberi di magnolia: il regalo di Francesco Borrelli e di sua mamma alla città di Napoli

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Sette alberi di magnolia piantati in piazza Carlo III a Napoli: è il regalo che il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e sua madre Diana hanno voluto fare alla città di Napoli in occasione dei loro rispettivi compleanni. Francesco Borrelli ha infatti compiuto 50 anni e sua mamma 80: un bel modo davvero di festeggiare, con un gesto d’amore nei confronti della propria città.

 

 

 

Alla cerimonia di piantumazione anche il sindaco Gaetano Manfredi e alcuni cittadini che hanno voluto salutare il bel gesto. “È anche un invito, ha detto l’onorevole Borrelli, a rendere Napoli sempre più verde”. Le sette magnolie adesso contribuiscono a dare ombra e ristoro a chi attraversa la piazza napoletana.

 

 

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Cronache

Sicilia, tragedia sul lavoro: morti 5 operai per esalazioni tossiche, grave un sesto

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L’ennesima strage sul lavoro, stavolta a Casteldaccia, nel palermitano, dove cinque operai hanno perso la vita in seguito a un grave incidente sul lavoro. Un sesto operaio è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Policlinico di Palermo, dopo essere stato intubato, mentre gli altri sette coinvolti nel tragico evento stavano svolgendo lavori di manutenzione per conto dell’Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie a Palermo.

Secondo una prima ricostruzione, gli operai erano impegnati in lavori di manutenzione di un impianto di sollevamento delle acque fognarie quando alcuni di loro hanno cominciato ad accusare malori, verosimilmente a causa di un’intossicazione da idrogeno solforato, una sostanza che può provocare gravi irritazioni alle vie respiratorie e il soffocamento. Uno dei lavoratori è riuscito a uscire dall’impianto e a dare l’allarme, mentre gli altri sei sono rimasti intrappolati e hanno perso conoscenza a causa delle esalazioni.

I soccorsi sono stati immediati: vigili del fuoco e personale sanitario del 118 si sono precipitati sul posto e hanno tentato disperatamente di rianimare i lavoratori coinvolti nell’incidente. Purtroppo, per cinque di loro ogni tentativo è stato vano, mentre il sesto è stato trasportato d’urgenza al Policlinico di Palermo dopo essere stato intubato.

La notizia ha suscitato profondo dolore e sgomento, tanto che il presidente della Regione Renato Schifani ha espresso il più sincero cordoglio alle famiglie delle vittime, definendo l’accaduto una terribile e inaspettata tragedia. Le indagini sono in corso per chiarire le cause precise dell’incidente e per garantire che simili tragedie non accadano mai più sul luogo di lavoro.

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