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Spalletti: Napoli attento al Genoa e all’atmosfera del Marassi, non è un match semplice

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Luciano Spalletti risponde alle domande in conferenza stampa prima della seconda gara in campionato del Napoli con il Genoa allo stadio Marassi. La gara di esordio con il Venezia ha fornito spunti interessanti sulla personalità della squadra; alcuni aspetti vanno migliorati ma c’è tempo per lavorare bene, con una rosa competitiva. Per l’incontro di domani Elmas sostituirà l’infortunato Zielinski dal primo minuto (accanto a Fabian e Lobotka) per l’attacco l’unico dubbio è legato alla sostituzione dell’attaccante Victor Osimhen (squalificato per due turni dopo l’espulsione contro il Venezia). Molto probabilmente verrà preferito il trio Lozano, Insigne, Politano (con Insigne o Lozano nel ruolo di falso nueve) all’impiego di Petagna. Per il nigeriano e per incoraggiarlo, i compagni di squadra in settimana hanno realizzato un cartellone. Anche una iniziativa del genere serve a rafforzare il dubbio. Per quanto riguarda il mercato: Adam Ounas resta in azzurro.

Il confronto con il Napoli dallo scorso anno
Ho quasi sempre visto fare al Napoli cose bellissime. Ci sono momenti in cui gli avversari creano difficoltà e diventa fondamentale avere la personalità di non avere la visuale ristretta. Occorre lucidità specialmente dopo un rigore sbagliato e la squadra ha evidenziato di avere una mente forte.

Il confronto di domani con il Genoa
Sappiamo che l’ambiente dà un’atmosfera particolare ed una spinta diversa. Per noi non cambia nulla: è importante mostrare la propria forza a prescindere dell’avversario.

Quanto perde la serie A con la partenza di Cristiano Ronaldo
Un fuoriclasse da cui imparare tanto, molto professionale, ha dato consapevolezza e forza a tutti. Trasferisce agli altri il suo atteggiamento. Gli equilibri tra le big non cambiano perché ci sono altri campioni: Il nostro rimarrà un campionato di primo livello.
Sette squadre sono di livello superiore sulla carta: sarà poi il comportamento nel tempo che farà la differenza, grazie alla rosa. Ci saranno tante problematiche per trasferte, rientri, recuperi, infortuni, per cui dipende da tante cose ma 7 squadre possono veramente creare la classifica più alta. Nel Napoli non è partito quasi nessuno e sono contento così. Altre squadre si sono rinforzate ed organizzate: la Juve lo scorso anno ha lottato per il quarto posto, ma quest’anno sarà diverso.

Sull’espulsione di Osimhen con il Venezia
Fino al ricorso si sta buoni. Lo spogliatoio ha reagito bene. I ragazzi hanno fatto un cartello da appendere firmato da tutti, non si può dire cosa c’era scritto ma ne abbiamo parlato a lungo. Per un rinforzo last minute la società è attenta, se ci saranno occasioni di livello”.
Il Napoli se la può giocare per il vertice della classifica?
C’è l’inizio di un percorso di una squadra che vuole fare cose importanti per sé e per la città, che lo chiede. Lorenzo Insigne è uno di quelli che vuole aggiungere nuove giocate al manuale del calcio. Diventa naturale riprendere il pallone per battere il rigore dopo averne sbagliato uno: è giusto che Lorenzo sia un esempio di comportamento per tutti i bambini che lo guardano. Lui per ora lo sta facendo e la la squadra ha dato segnali importanti”.

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Conte vede il traguardo scudetto: chi vince scrive la storia gli altri la leggono

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“Chi vince scrive la storia gli altri la vanno a leggere. Nessuno si ricorderà di noi se arriviamo secondi, la storia va scritta vincendo”. Così Antonio Conte, ai microfoni di Dazn , dopo la vittoria del suo Napoli a Lecce. “Oggi è stata una vittoria importante ma non la più importante – aggiunge – Temevo questa partita, venivano da un pari con l’Atalanta. Poi c’è stata questa disgrazia che ha colpito una persona che io conoscevo, sono vicino al Lecce e ai leccesi. Noi abbiamo fatto la nostra gara, dovevamo mandare un segnale positivo e lo abbiamo fatto. Nel primo tempo abbiamo giocato bene poi siamo stati meno propositivi”.

A tre giornate dal termine il suo Napoli è saldamente al comando: “E’ una tappa importante questa. Siamo arrivati gestendo un’emergenza – le parole di Conte – Sembra tutto normale, oggi ha giocato Olivera centrale per la prima volta. La squadra ha risposto con tutti i suoi effettivi, tutti vogliono fare qualcosa di straordinario. Oltre all’unità d’intenti ci devono essere dei valori, siamo cresciuti tantissimo dalla partita con il Modena. Partita stressante? Sono partite che ti sfiniscono, comprendi l’importanza. Pareggiare o vincere oggi ci cambiava la vita, ecco perché sono rientrato prima, dovevo scaricarmi”.

“Oggi si è fatto male Lobotka – ha proseguito il tecnico – mi auguro che possa recuperare perché stiamo continuando a perdere dei pezzi, però non molliamo. E questa è la dote principale di questa squadra. Stiamo sul pezzo e vogliamo continuare fino alla fine. Ho perso e vinto degli scudetti all’ultima giornata, ho l’esperienza giusta per far capire ai ragazzi l’importanza. La storia la scrive chi vince, non si ricorderà nessuno se arriviamo secondi”.

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Nuoto: nuovo record mondo 100 metri farfalla per Gretchen Walsh

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La nuotatrice americana Gretchen Walsh ha battuto due volte il record mondiale dei 100 metri farfalla in vasca lunga, fissando il tempo a 54,60 secondi a Fort Lauderdale, in Florida. Walsh ha dapprima migliorato il suo record scendendo a 55,09 secondi nelle batterie, per poi scendere a 54,60 nella finale della Tyr Pro Swim Series. L’atleta ventiduenne deteneva già il record mondiale, conquistato il 15 giugno scorso con il tempo di 55,18 secondi, poche settimane prima di vincere la medaglia d’argento nella disciplina ai Giochi di Parigi dietro la connazionale Torri Huske.

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Inter, vittoria di misura e testa al Barcellona: 1-0 contro il Verona con il rigore di Asllani

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Una vittoria preziosa, ottenuta con pragmatismo e ampio turnover: l’Inter supera il Verona per 1-0 a San Siro grazie a un rigore trasformato da Asllani e può ora concentrarsi con serenità sulla sfida decisiva contro il Barcellona.

Simone Inzaghi, squalificato e sostituito in panchina da Massimiliano Farris, rivoluziona la formazione rispetto alla gara europea: l’unico titolare confermato è Bisseck. Con lui in difesa De Vrij e Carlos Augusto, mentre sugli esterni agiscono Darmian e Zalewski. In mezzo al campo, Asllani in regia, affiancato da Frattesi e Zielinski. In avanti, spazio a Correa e Arnautovic.

L’inizio è tutto nerazzurro. Carlos è tra i più ispirati e già al quinto minuto propizia l’episodio chiave: imbucata per Arnautovic e fallo di mano netto di Valentini in area. L’arbitro Manganiello, dopo revisione al VAR, assegna il rigore. Dal dischetto si presenta Asllani: esecuzione impeccabile e primo gol in campionato per il centrocampista albanese, che spiazza Montipò e firma l’1-0.

Il Verona fatica a reagire. Il 5-3-1-1 di Zanetti punta sulla densità e sul gioco sporco, ma l’Inter controlla senza affanni. Zalewski è particolarmente attivo sulla sinistra, mentre l’unica vera occasione per gli ospiti è un destro potente di Sarr, respinto con attenzione da Martinez. L’illusione del raddoppio arriva ancora da Asllani, ma il suo tiro colpisce solo l’esterno della rete.

Nella ripresa, il copione non cambia subito: il Verona prova timidamente ad alzare il baricentro, ma l’Inter gestisce il possesso senza forzare. L’ingresso di Dimarco e Mkhitaryan prima, poi di Taremi e Acerbi, porta forze fresche, ma l’atteggiamento rimane conservativo. I nerazzurri badano a contenere, Martinez si fa spesso coinvolgere nel giro palla per addormentare il ritmo e spegnere le iniziative dell’Hellas.

Nel finale qualche brivido, ma nessun vero pericolo per la porta nerazzurra. L’Inter archivia la pratica con un 1-0 di sostanza, senza entusiasmi ma con pieno controllo. Tre punti pesanti in ottica campionato e una spinta in più verso l’attesissimo ritorno con il Barcellona. Ora, sì, la testa può andare tutta lì.

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