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MotoGP a Jerez senza Marquez: bis di Quartararo e Valentino Rossi ritrova il podio

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 Nella giornata in cui Fabio Quartararo fa il Marc Marquez e bissa da dominatore la vittoria di domenica scorsa sul circuito di Jerez, torna sul podio Valentino Rossi, terzo, superato da Maverick Vinales al penultimo dei 25 giri. Era dalla gara di Austin dello scorso anno che il Dottore mancava la foto dei primi tre. Una tripletta Yamaha che vede il team clienti Petronas ancora davanti a quello ufficiale. Dopo il traguardo si e’ assistito ad un grande abbraccio tra il vincitore e Valentino, 21 anni il primo, 41 il secondo. I due l’anno prossimo si scambieranno le moto, chissa’ che gia’ non si trasmettano anche sensazioni e consigli. Il bilancio della pattuglia italiana in Spagna e’ stato impreziosito dal terzo posto di Celestino Vietti in Moto3 e dall’inedita tripletta in Moto2: Enea Bastianini (primo successo nella categoria), Luca Marini (gia’ vincitore la scorsa domenica) e Marco Bezzecchi. Avrebbe potuto essere ancor piu’ entusiasmante senza i ritiri di Franco Morbidelli e di Francesco Bagnaia. Il pilota della Ducati Pramac, autore di una bellissima prestazione, era secondo a sei giri dal traguardo quando il motore ha iniziato a fumare vistosamente, costringendolo al ritiro.

Deludente in gara come lo era stata nelle qualifiche la coppia del Ducati Team: Danilo Petrucci e’ caduto, Andrea Dovizioso e’ giunto sesto, ad oltre 12 secondi dal vincitore. Gia’ autore della pole, Quartararo e’ scattato subito velocissimo ed e’ rimasto sempre davanti, incrementando il suo vantaggio ad ogni giro, inavvicinabile come il miglior Marquez. Bagnaia, terzo in griglia e’ stato brillante finche’ il mezzo non l’ha tradito. Rossi ha ingaggiato un duello di staccate con Vinales, sbagliando solo nel finale, errore che ha permesso allo spagnolo di superarlo. “Un terzo posto che vale quasi come una vittoria”, ha commentato. “Questa mattina nel warm-up ho fatto due partenze talmente lente che una Moto3 sarebbe andata piu’ veloce – ha scherzato Quartararo – Ma sono davvero felice di come e’ andata la gara. Ho guidato meglio della settimana scorsa, pero’ ha fatto tanto, tanto caldo, mi bruciavano sia le mani sia i piedi, sembrava che avessi il fuoco addosso”.

E’ in testa al mondiale con 50 punti e, ammette Vinales, “ora il favorito per il titolo e’ lui. Io ho avuto problemi nella parte centrale della gara, quando sono rimasto tanti giri dietro Rossi e la moto ha sofferto il caldo”. Marquez tornera’ a Brno, “ma penso di poter vincere anche con Marc in pista – ha aggiunto Quartararo – Non credo di dover dimostrare niente. Marquez sa come guido io e alla fine anche lui non deve dimostrare nulla, e’ 8 volte campione del mondo”. “Ora arrivano tre gare dove noi facciamo un po’ piu’ fatica. C’e’ l’Austria, dove il motore della Ducati e’ un razzo. Poi Brno, che e’ una pista piu’ o meno favorevole e poi due tappe a Misano, dove alla fine non andiamo malissimo. Dobbiamo ragionare bene, non possiamo pensare sempre a vincere”. ha concluso.

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Attesa per voto su Emiliano. Conte, non aiutare destra

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In Puglia si contano le ore. Martedì nel consiglio regionale è atteso il voto sulla mozione di sfiducia al presidente Michele Emiliano presentata dal centrodestra e i fari sono tutti puntati sul gruppo del Movimento 5 Stelle. Il leader pentastellato Giuseppe Conte trascorre l’intero fine settimana nel ‘tacco’ della Penisola, in un tour che guarda alle elezioni europee, ma anche a quelle amministrative. E, tra un appuntamento e l’altro, esclude sgambetti.

“Il Movimento 5 Stelle non si presterà mai a iniziative strumentali del centrodestra”, rassicura. Intanto cresce il pressing di chi è pronto a votare la sfiducia a una giunta che, seppur rinnovata con un ‘mini-rimpasto’, è ancora scossa dal terremoto politico e giudiziario che l’ha investita. Italia Viva annuncia: “voteremo contro Emiliano”. E lancia l’appello a Cinque Stelle e Azione: “smettete di sostenere Emiliano e passate all’opposizione con noi se davvero volete essere credibili”. Il richiamo della compagine renziana è alle due forze che potrebbero essere decisive nel voto in assemblea. Anche se, nel territorio, è diffusa la sensazione che la giunta possa reggere al colpo sferrato dalla coalizione di centrodestra.

Emiliano ha da poco incontrato il gruppo di Azione, che conta tre consiglieri, accogliendo le condizioni politiche poste per restare in maggioranza: rotazione dei dirigenti e dei funzionari della Regione, compresa quella simultanea e immediata dei direttori generali delle Asl. Il presidente pugliese ha anche aperto al “patto di legalità” e al “progetto del nucleo ispettivo” avanzati dal M5s. E così Conte, da Bari, può tendere la mano: “c’è un riscontro positivo, quindi non ci sono gli elementi per offrire il destro a questa azione strumentale”. Il leader assicura una valutazione “dell’azione amministrativa a livello regionale” e aggiunge: “noi siamo corresponsabili, fieramente responsabili, di tanti progetti positivi che abbiamo avviato prima di lasciare gli incarichi in Regione”. L’assessora M5s Rosa Barone ha sì lasciato gli incarichi – gesto di discontinuità voluto dai pentastellati -, ma Conte sembra non voler buttare a mare il laboratorio del campo largo rappresentato dalla giunta Emiliano.

Una decisione già anticipata dai 5s pugliesi e che non è frutto di un confronto tra l’ex premier e la segretaria dem Elly Schlein. Tra i due i rapporti restano gelidi. E Conte preferisce piuttosto puntare il dito contro la destra, sia a livello nazionale che locale. L’opposizione alla giunta Emiliano, attacca il leader M5s, “fa bene a non dare lezioni a nessuno perché potrei fare l’elenco dello scambio politico mafioso che riguarda le amministrazioni di centrodestra in tutta Italia”. Intervento che stimola la risposta piccata di Teresa Bellanova di Iv.

“Conte – dice – continua con il suo linguaggio ambiguo, ma in realtà vuole continuare a sostenere Emiliano”. E va all’assalto anche il capogruppo alla Camera di FdI Tommaso Foti: “il dubbio è che quando parla di corresponsabilità, Conte si associ al sistema di potere targato PD, consolidatosi anche grazie ai silenzi dei 5 Stelle”. Schermaglie che continueranno fino a martedì. Poi, dal giorno dopo, tornerà sul piatto l’ipotesi di un rimpasto più profondo della giunta Emiliano. Così come inizialmente auspicato dai vertici nazionali del Pd. Non è escluso che Emiliano possa temporeggiare fino a dopo il voto delle amministrative. Intanto, sul possibile rientro dei 5s in giunta, Campo Marzio fa sapere che “non è all’ordine del giorno oggi, come non lo era prima”.

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Addio a Cesar Luis Menotti, il ct ‘mundial’ del 1978

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Luis Cesar Menotti, commissario tecnico della nazionale argentina che vinse i Mondiali di casa, nel 1978, è morto all’età di 85 anni. Lo rende noto via social la federcalcio argentina. Menotti non era in buone condizioni di salute dall’agosto dell’anno scorso, quando aveva avuto un malore in casa.

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F1: sorpresa McLaren, Norris vince a Miami. Leclerc 3/o

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Impresa della McLaren e di Nando Norris che conquistano il Gran Premio di Miami. La scuderia e il pilota britannico vedono premiato il lavoro delle scorse settimane che ha permesso di portare in Florida il pacchetto di miglioramenti della monoposto. Battuta così la Red Bull con il campione del mondo Max Verstappen, che si deve accontentare del secondo posto. Bilancio in parte positivo anche per la Ferrari grazie al terzo e quarto posto conquistati da Charles Leclerc e Carlos Sainz.

Ma la Rossa può sognare perché è riuscita a tenere il ritmo della Red Bull e soprattutto perché nel prossimo Gran Premio a Imola potrà portare in pista il proprio pacchetto di miglioramenti con la speranza che sia determinante come quello della McLaren. Norris, che ha saputo anche sfruttare al meglio l’ingresso della safety car, ha vinto il suo primo gran premio in carriera, dopo tanti podi conquistati. A festeggiarlo, oltre alla sua scuderia, anche tutti i piloti del circus di Formula 1.

“Era ora – sono state le prime parole del pilota britannico – “L’ho aspettata tantissimo. Sono al settimo cielo”. La McLaren ha di fatto riaperto il mondiale, almeno in prospettiva: ottimi i tempi anche di Oscar Piastri che però ha pagato caro un errore e non è andato a punti. La Red Bull, pur avendo qualcosa in più degli altri, sembra aver perso il vantaggio delle scorse stagioni sugli inseguitori. Nel Gp di Miami, Verstappen può in parte lamentarsi per l’ingresso della safety car che, seguendo il regolamento, lo ha comunque leggermente penalizzato. L’olandese dopo il pit stop è rientrato al quarto posto, proprio mentre Norris ha iniziato ad inanellare una serie di giri sempre più veloci.

“Sono felicissimo per Lando, oggi ha meritato”, ha commentato a fine gara. “Ci aspetta del lavoro da fare”, ha concluso. “Non sono partito alla grande e ho rischiato un po’ – ha commentato Leclerc – Abbiamo avuto un po’ di sfortuna con la safety car che non è stata ottimale per noi. Ora sta a noi migliorare e accelerare”.

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