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Udinese e Verona si dividono la posta: 1-1 al debutto in Serie A con tre traverse

Al debutto in Serie A, Udinese ed Hellas Verona pareggiano 1-1 in un match equilibrato e ricco di emozioni: gol di Kristensen e Serdar, tre traverse e buone prove dei giovani.

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Alla Dacia Arena Udinese e Hellas Verona chiudono sull’1-1, un risultato giusto per quanto visto in campo. La sfida, caratterizzata da grande intensità, ha offerto anche tre traverse e diverse occasioni che avrebbero potuto cambiare il risultato finale.

Le scelte iniziali dei tecnici

Runjaic si affida in gran parte alla vecchia guardia, con il solo Bertola come novità dal mercato estivo. Zanetti, invece, scommette sul giovane gambiano Fallou, classe 2006 e lo scorso anno in Serie D alla Scafatese, schierando davanti Sarr e Giovane.

Emozioni nel primo tempo

La prima occasione è per l’Udinese al 22’: Davis approfitta di un rimpallo e serve Zemura, che però calcia malissimo. Il Verona risponde al 41’ con Giovane, che si inventa un’azione personale e impegna Sava con un rasoterra insidioso. Prima dell’intervallo Davis sfiora il bersaglio con una conclusione alta.

Ripresa scoppiettante

Il secondo tempo si apre con il Verona più intraprendente: Giovane va vicino al gol due volte, prima con un tiro potente respinto da Sava e poi con un sinistro a giro che si stampa sulla traversa. Sul ribaltamento di fronte, però, l’Udinese colpisce: Kristensen svetta su corner e firma l’1-0.

I friulani vanno vicini al raddoppio con Zarraga, entrato al posto di Lovric, che esplode un destro dalla distanza deviato da Montipò sulla traversa.

Il pareggio scaligero

Al 73’ il Verona trova il meritato pari: Giovane spizza sul primo palo e Serdar insacca da distanza ravvicinata. Nel finale, Kamara sfiora l’impresa con un tiro potente che colpisce ancora la traversa.

Un punto per ripartire

Il match si chiude sull’1-1, con i tifosi veronesi soddisfatti e quelli bianconeri delusi per l’occasione mancata. L’Udinese, però, guarda avanti con fiducia: già dal prossimo turno potrà contare sul nuovo acquisto Adam Buksa, atteso per dare peso e gol all’attacco.

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Carlo Ancelotti annuncia i convocati del Brasile: debutto al Maracanà senza Neymar

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«Sono molto emozionato di poter giocare per la prima volta con il Brasile nel Maracanà». Con queste parole Carlo Ancelotti, ct della nazionale verdeoro, ha aperto la conferenza stampa di presentazione dei convocati per le prossime partite di qualificazione ai Mondiali. Il Brasile affronterà il Cile il 4 settembre al Maracanà e la Bolivia il 9 settembre a El Alto.

Le aspettative del ct

Ancelotti ha dichiarato di attendersi un miglioramento rispetto alle prime due gare di giugno contro Ecuador e Paraguay, concluse con un pareggio e una vittoria: «La squadra può crescere ancora in qualità e intensità, ma sono soddisfatto di quanto visto contro il Paraguay». Sul piano personale, il tecnico ha sottolineato la positiva accoglienza ricevuta: «L’ambiente è familiare, preparato e organizzato. Nessun problema di adattamento».

Neymar assente, Wesley sorpresa

La novità più rilevante della lista è la convocazione del terzino destro della Roma, Wesley, protagonista con un gol all’esordio all’Olimpico. Non ci sarà invece Neymar Jr, escluso per un lieve infortunio: «Non è una scelta tecnica – ha precisato Ancelotti – Neymar lo conosco bene, non devo testarlo. Questo turno serve per conoscere meglio altri giocatori».

I convocati del Brasile

Portieri: Alisson (Liverpool), Bento (Al-Nassr), Hugo Souza (Corinthians).
Difensori: Alexsandro Ribeiro (Lille), Alex Sandro (Flamengo), Caio Henrique (Monaco), Douglas Santos (Zenit), Fabricio Bruno (Cruzeiro), Gabriel Magalhães (Arsenal), Marquinhos (PSG), Vanderson (Monaco), Wesley (Roma).
Centrocampisti: Andrey Santos (Chelsea), Bruno Guimarães (Newcastle), Casemiro (Manchester United), Joelinton (Newcastle), Lucas Paquetá (West Ham).
Attaccanti: Estevão (Chelsea), Gabriel Martinelli (Arsenal), João Pedro (Chelsea), Kaio Jorge (Cruzeiro), Luiz Henrique (Zenit), Matheus Cunha (Manchester United), Raphinha (Barcellona), Richarlison (Tottenham).

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Us Open 2025: avanzano Paolini e Darderi, Cocciaretto e Nardi eliminati. Kvitova si ritira, Medvedev in crisi

Agli Us Open Paolini e Darderi superano il primo turno, mentre escono Cocciaretto e Nardi. Clamoroso addio al tennis di Kvitova, Medvedev crolla ancora.

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Buone notizie per il tennis italiano agli Us Open 2025. Jasmine Paolini ha superato in due set l’australiana Destanee Aiava, mostrando di aver ritrovato fiducia dopo mesi difficili. Sulla stessa scia Luciano Darderi, che ha battuto nettamente l’australiano Rinky Hijikata con il punteggio di 6-2, 6-1, 6-2.

Cocciaretto e Nardi fuori al debutto

Si ferma invece subito la corsa di Elisabetta Cocciaretto, sconfitta dalla kazaka Yulia Putintseva per 6-4, 7-6. Dopo un inizio promettente (4-1 e doppio break), l’azzurra non è riuscita a mantenere il vantaggio. Eliminato anche Luca Nardi, che non ha superato il primo turno.

Le sorprese del torneo: Keys e Mboko eliminate

Non solo italiani: a New York non sono mancate le sorprese. L’americana Madison Keys, campionessa agli Australian Open di gennaio, è stata clamorosamente eliminata al debutto dalla messicana Renata Zarazua (n.82 del ranking). Stessa sorte per la giovane canadese Victoria Mboko, battuta dalla ceca Barbora Krejcikova.

Addio al tennis di Petra Kvitova

A far parlare è anche l’addio al tennis di Petra Kvitova. L’ex numero 2 del mondo, due volte vincitrice di Wimbledon (2011 e 2014), ha perso nettamente contro la francese Diane Parry (6-1, 6-0) e a 35 anni chiude così una carriera di altissimo livello.

Medvedev in crisi profonda

Tiene banco anche il caso Daniil Medvedev. Il russo, eliminato al primo turno dal francese Benjamin Bonzi, ha vissuto l’ennesima crisi di nervi. A lui si è rivolto pubblicamente Boris Becker, invitandolo a «farsi aiutare da un professionista». Quest’anno, per Medvedev, il bilancio negli Slam è disastroso: uscite sempre al primo turno, tranne agli Australian Open, dove si è fermato al secondo.

La nota di colore di Casper Ruud

A stemperare la tensione ci ha pensato Casper Ruud, finalista del 2022, che ha scherzato sull’atmosfera di New York: «Qui c’è odore di marijuana dappertutto, ed è fastidioso per noi giocatori doverla respirare mentre siamo stanchi».

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Inter devastante: 5-0 al Torino nel debutto a San Siro

Esordio perfetto per Cristian Chivu sulla panchina dell’Inter: i nerazzurri battono 5-0 il Torino a San Siro con doppietta di Thuram, gol di Bastoni, Lautaro e Bonny.

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L’Inter apre la stagione di Serie A con una vittoria travolgente: 5-0 al Torino a San Siro. Dopo la delusione della finale di Champions contro il Paris Saint-Germain, i nerazzurri mostrano freschezza, intensità e fame di successi, nel segno del nuovo tecnico Cristian Chivu, al debutto sulla panchina.

Gol e spettacolo sotto gli occhi di San Siro

A sbloccare il match è Alessandro Bastoni, che al 18’ gira di testa un corner di Barella. La doppietta di Marcus Thuram, applaudito sugli spalti da padre e fratello, conferma la sua forma scintillante. Lautaro Martínez, oltre a un gol da vero rapinatore d’area, trascina la squadra con assist e pressing alto. A completare la festa ci pensa Bonny, che trova la rete al debutto su assist del capitano argentino.

I nuovi acquisti convincono subito

Tra le note più positive, il debutto di Luka Sucic: il croato incanta per visione di gioco e qualità tecniche, offrendo a Thuram un passaggio illuminante che ricorda i tocchi del suo compagno di nazionale Modric. Anche gli altri nuovi innesti sembrano già ben integrati nei meccanismi di Chivu.

Un’Inter pronta a sfidare il Napoli

San Siro applaude una squadra intensa, compatta e aggressiva, capace di mettere alle corde gli avversari. L’Inter dà l’impressione di essere già pronta a contendere il titolo al Napoli di Conte, che parte da campione in carica.

Torino travolto e in difficoltà

Per il Torino di Marco Baroni, invece, una serata da dimenticare. I granata hanno perso tre palloni pesanti nella propria metà campo, subendo altrettanti gol. La squadra non ha mai trovato la forza di reagire, lasciando delusi i duemila tifosi presenti a San Siro. Baroni dovrà rivedere presto la sua impostazione per evitare nuove batoste.

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